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Al poliedrico maestro del jazz Enrico Intra, in effetti, mancava la pubblicazione di un suo metodo per l’improvvisazione. Ora lo ha realizzato: “Improvvisazione altra?” (Rugginenti). “Vuole semplicemente indicare altre possibilità per inventare musica partendo dalla mia esperienza di artista ed evita il classico, e ormai storicizzato, sistema basato sulla costruzione di frasi sopra una sequenza armonica, che risale alla fine degli anni Venti – spiega nell’introduzione il maestro, che è  direttore della Civica di Jazz a Milano – il mio punto personale punto di partenza è il suono. Una sfida per andare oltre all’improvvisazione jazzistica, direi che si tratta di composizione estemporanea”, raggiunto telefonicamente aggiunge.

Del libro e dunque del suo punto di vista si parla martedì 8 aprile alle ore 18 presso Villa Simonetta a Milano (via Stilicone 36); insieme a Intra, che a un certo punto del summit aperto al pubblico terrà un breve recital, interverrà una serie di esponenti della cultura musicale italiana; ognuno di loro ha “affidato” in forma di mini-saggio il proprio punto  di vista. In sala dunque ci saranno il direttore della Civica Scuola di Musica Andrea Melis (nell’opera presente con “apprendistato jazzistico tra scrittura della memoria e invenzione), il musicologo Maurizio Franco (meccanismi della memoria e improvvisazione),  il compositore e direttore del Conservatorio Verdi Alessandro Melchiorre (musica elettronica, bande sonore, live electronics), lo storico Luigi Pestalozza (improvvisazione e musica del ‘900; emancipazione del suono e fine dell’ordine costituito) e il compositore Giacomo Manzoni (suono-dissonanza-invenzione). E ancora nel libro, Damiani (arte delle improvvisazioni) e Caporaletti (cosa fa l’improvvisazione).

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“Il mio sistema, che è nato da una necessità intima – conclude il maestro – è stato anche sperimentato nella Scuola che io dirigo. L’ho proposta a una classe che così ha potuto apprenderlo, testarlo e sperimentarlo”. Non più suoni precostituiti secondo tradizione, ma invenzione sonora in tempo reale. L’ambito è chiaramente imparentato con i percorsi europei del Novecento. Quando a bel dato momento sono subentrati l’elettronica e ancora di più l’interesse per il suono, non più soltanto come esito, ma come materia da costruire, manipolare e mescolare. Intra ci riprova a suo modo, nel nome di quella ricerca musicale che lo ha sempre caratterizzato e reso noto in Italia e all’estero.
In allegato. musiche di Enrico Intra