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 Il lavoro Terza Algebra del Tempo di Giovanni Albini (http://www.albini.biz/) si ispira alla quarta e alla quinta fase della storia dell’universo: dalla formazione delle stelle, fino ai pianeti, alla vita e all’uomo. Dai gesti e dalla spazializzazione iniziali che simbolicamente riprendono l’antichissimo ideogramma cinese 天 (tian), letteralmente “cosmo”, “cielo”, “astri”, ma anche ‘natura’ e ‘testa’, si sviluppa un vorticoso ritmo costruito su un preciso processo generativo di origine algebrica. Una… metafora delle molteplici ed interconnesse rivoluzioni dei corpi celesti che gradualmente si vanno definendo in un universo in continua espansione. Poi dall’evento ritmico si emancipa l’altezza, il ciclo si esprime allora nel ciclo armonico, con la proposta di una delle successioni armoniche che hanno caratterizzato la produzione di Albini: sono la vita e l’uomo che fanno la loro comparsa nell’Universo. Infine, nella virtuosa cadenza della cassa chiara finale, è l’uomo a confrontarsi con l’immensità che lo circonda, a ripercorrerla, a interrogarsi su di essa e su se stesso, in un misto di meraviglia e di inquietudine. Ritornano le algebriche costruzioni che hanno caratterizzato tutta la composizione, e si rivelano astratte, icastiche, ormai collocate nella dimensione del pensiero.”

Domani sera, Padova, Auditorium Pollini, ore 20.
Finito illimitato – Viaggio temporale cosmologico dello sviluppo dell’universo Concerto multimediale per pianoforti, percussioni, live electronics, motion capture, regia del suono multicanale, immagini video.
Musiche di Giovanni Albini, Luciano Berio e Ivan Fedele.
Video a cura di Fine Tuning