E il viaggiatore si sposta verso il centro dell’Europa, ma non troppo e va a scroprire una città che faticosamente, forse, ha alzato la teste. Si vede dal suo centro storico che ha avuto fasti, Bratislava, capitale della Slovacchia: l’altro pezzo, quello ceco, ha come stella che scalda e illumina, niente meno che Praga. Repubblica divisa a metà, si è portata con sé i suoi araldi, musicali e non. Il viaggiatore riferisce che, durante una timida e un po’ casuale esplorazione della città ceca, si imbatte in un negozietto appena fuori alle mura che proteggono il cuore del centro abitato. Un negozietto di musica ben fornito, cose ricercate e presentate bene, autori locali e no, molte offerte, partiture in Italia introvabili. E, naturalmente, incisioni di compositori dell’Est. Ma prima di parlare di questo, la sorpresa: una porta dà su un cortiletto, in fondo al cortiletto un piccolo ingresso sbarrato, a lato del cortiletto, una targa avverte che il luogo è la casa del compositore di Bratislava Johann Nepomuk Hummel (1778-1837). Strano modo di scoprire una meta storico-musicale. Per farla breve: un’attività commerciale costruita davanti, a ridosso, appiccicata all’abitazione di un grande musicista locale, e perdipiù, a volte proprio il calendario non aiuta, quel giorno quell’abitazione è chiusa.  Peccato, amareggiato il viaggiatore dice fra sé e sé, sul web la casa di Hummel si può vedere lo stesso; ma è la stessa cosa? Comunque l’incontro con quel luogo è l’occasione per fare conoscenza con la musica contemporanea slovacca, nella sporta finisce un cd con brani eseguiti dalla Slovak Chamber Orchestra; direttore Bohdan Warchal, tra gli autori: Alexander Moyzes, Ladislav Burlas, ILja Zeljenka, Pavel Simai, Vitazoslav Kubicka.
In allegato: musiche classico moderne slovacche