Benvenuti nel mondo fiabesco, cangiante e incantato di Paolo Coggiola. Navi in bottiglia raccontate dall’orchestra, foreste incantate “suonate” dalle arpe e magiche e suggestive ninne-nanne. E ancora, tra le novità. “The Dragons sleeps? Il pezzo richiama un’idea umanistica del fare musica. Voglio precisare, senza nostalgie. Attraverso un linguaggio condiviso, con al centro la tonalità”. Così il compositore e musicologo milanese già allievo del grande novecentesco Bruno Bettinelli (https://it.wikipedia.org/wiki/Bruno_Bettinelli) – il 7 maggio all’Ascoli Piceno Festival una giornata di studio dedicata al Maestro scomparso nel 2004, tra i relatori proprio lo stesso Coggiola -. Carattere comunicativo e aperto, ma a tratti anche schivo e contemplativo – è particolarmente legato anche al mondo della natura che a volte ispira i suoi lavori – Coggiola è stato incluso con un suo pezzo sui  “sonni del drago” nella raccolta musicale della recente pubblicazione “Images” (Preludio records: http://www.preludiomusic.com/), incisione realizzata dal duo Michele Fontana (pianoforte) e Angelo Cavallo (tromba), che annovera in tutto 14 lavori, di autori vari, storici – tra i quali Ligeti – e viventi.

[youtube Y2pZuPjC-KA nolink]

“Il brano in questione – continua – nasce da una trascrizione di un movimento lento di un concerto per eufonio e orchestra. Ci sono echi di un mondo immaginario tra lirismo e ironia. Richiama, appunto, l’idea del drago, che torna spesso nella mia musica. In questo caso reminescenza della fiaba musicale Sulle ali del drago”, un lavoro precedente.

[youtube 97CzcLs_FAc nolink]

Scrive il musicologo Andrea Bedetti, nelle note che accompagnano il cd già sul mercato su questo lavoro di 5,15 minuti: “Qui l’elemento fiabesco assume i contorni di una mesta ballata per ricordarci che in fondo ogni anelito di libertà a volte può trasformarsi in un senso di solitudine”.
In allegato: brani di Paolo Coggiola

[youtube CiL_QZUIOUo nolink]