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Alberto Savinio, l’artista compositore fratello del pittore de Chirico, anche lui continua a essere soggetto-oggetto di studi e riflessioni. Uno dei personaggi chiave del Novecento italiano che, anche recentemente, è stato analizzato e proposto attraverso una serie di iniziative che si sono tenute in quel di Milano. Risultato: <L’uomo isola> (nel video la presentazione) ovvero una parte di un progetto omaggio a questo protagonista della cultura realizzato dall’associazione meneghina NoMus (fondata dal suo presidente Maddalena Novati) per il Museo del Novecento di Milano. Uno sforzo che ha prodotto anche un volume che raccoglie gli atti di tutte le iniziative che si sono svolte dal 17 gennaio al 15 maggio 2017, ovvero esposizioni, incontri di studio, concerti e proiezioni di filmati dedicati proprio a Savinio “musicista”. Obiettivo proprio quello di approfondire specialmente il rapporto tra lui e l’arte dei suoni. Già, proprio così.

A quanto pare una relazione non ritenuta sempre facile; all’apparenza solo “marginale” qualora si consideri soltanto la sua produzione di compositore. In realtà, come gli studiosi hanno dimostrato, la musica fu per l’artista Savinio una presenza irrinunciabile che corre parallela a tutto il suo percorso artistico e letterario; forse il solo punto di vista che permette di valorizzare appieno il suo pensiero e la sua poetica nella globalità di tutte le sue manifestazioni.

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Questa su Alberto Savinio si presenta come una seconda pubblicazione, dopo quella dedicata a Marino Zuccheri and friends, del percorso che NoMus e Die Schachtel intendono fare attraverso la musica del Novecento italiano. Al libro su Savinio è allegata la prima riedizione in compact disk del Récital Savinio, Musicien 1914 originariamente pubblicata su vinile da Multhipla Records nel 1978.