E’ alla sua terza edizione, un evento musicale assai particolare, per palati e orecchie fini. Si tratta del Festival milanese – alla Casa degli Artisti e a Villa Litta Modignani – <Pianosofia>, che sta per pianoforte e filosofia (da sabato 1° ottobre a sabato 8). Proposta per gli appassionati sia di note sia di “scienza” del pensiero, percorso aperto a quanti vogliono incontrare la musica di qualità insieme a discussioni su temi importanti sui quali riflettere, in compagnia di chi sa farlo, filosofi ma non solo.

I creatori di questa rassegna sono il poliedrico pianista-musicologo Luca Ciammarughi e la collega-pianista Silvia Lomazzi. Che anche quest’anno hanno preparato una programmazione degna di nota (info: www.pianosofia.it). Alla vigilia del primo appuntamento – sabato 1° ottobre alle ore 21, in scena il pianista Adam Laloum insieme ai filosofi Fiorinda Cambia e Carlo Sini che dialogheranno polifonicamente su temi nietzschiani – abbiamo parlato con il Maestro Ciammarughi, per avere qualche elemento in più.

<Una delle novità di quest’anno – attacca Luca Ciammarughi – è che diamo spazio anche agli amateur o a chiunque voglia suonare su pianoforte di alta qualità come il gran coda Kawai. Prima del concerto lasciamo a disposizione il bellissimo strumento sulla scena per circa mezz’ora (bisogna prenotarsi in anticipo). Questo per dare un senso di maggiore condivisione, senso di comunità con il nostro Festival>. Inaugurazione con un pianista francese, Laloum, molto noto a livello internazionale, ma che in Italia ha suonato poco, musicista più intimista che spettacolare. E ancora.

 

Un altro pezzo forte Boris Bloch (4 ottobre) pianista ucraino di Odessa cresciuto a Mosca, <un appuntamento importante perché nella parte introduttiva – continua – io e Franco Pulcini rifletteremo sulla scuola russa e ucraina. La maggior parte dei grandi pianisti arriva proprio dall’Ucraina>. Personaggi come Horowitz, per dirne uno. Anche un compositore come Prokofiev. Durante il concerto di Bloch, fare attenzione alle note del compositore  Mykola Vitalijovyč Lysenko (1842-1912) – “Elegia”, <compositore importante in ucraina> che qui in Italia si conosce poco o niente.

Nel programma, sei incontri in tutto, si individua subito il recital che vedrà protagonista lo stesso Ciammarughi al pianoforte, ad accompagnare il tenore  Blagoj Nacoski (2 ottobre) entrambi alle prese con uno dei massimi capolavori del repertorio romantico, ovvero <Winterreise> (Viaggio d’inverno), ciclo di 24 lieder composti da Schubert su testi di Wilhelm Muller.

Di più, da non mancare – insieme agli altri recital – anche quello di Giovanni Bertolazzi, (5 ottobre) <un talento formidabile che quest’anno ha vinto il Secondo premio al Concorso “Franz Listz” di Budapest, ed è stato anche al Premio Alkan, un concorso che si tiene da un po’ di anni a Milano>. Durante questo appuntamento si avrà modo di incontrare la neuroscienziata Alice Mado Proverbio, grande studiosa del rapporto tra musica e cervello  <che ci porterà con mano in un percorso impervio, fino a toccare termini scientifici come corteccia motoria, stimolazione tattile, esercizi motori bimanuali complessi>. Buona musica! E buona filosofia!