La vittoria di FdI guidati da Giorgia Meloni che si appresta a essere investita del titolo di Presidente del Consiglio dal Capo di Stato Sergio Mattarella ha scosso la politica e i media spagnoli. Soprattutto quelli a sinistra. Nel Regno di Spagna che ha una Costituzione e un Casa Reale non va giù che i cugini italiani abbiano deciso di essere governati dalla Destra che, per loro, esiste solo nell’accezione di “ultra destra” o “estrema destra”. Dopo quasi mezzo secolo di polarizzazione, la Spagna è sempre stata divisa tra Partito Socialista Operaio Spagnolo e Partito Popolare, senza un partito di centro. Poi, con le contestazioni delle piazze sono arrivati Podemos e Ciutadans: il primo, di impronta comunista-socialista è nato per contestare la vecchia politica dei Socialisti e dei Popolari, il secondo, invece, un movimento, sempre di contestazione,ma più moderato, cattolico, più al centro che a destra, d’animo borghese e liberale. Tuttavia già da una decina d’anni esisteva Vox, un vero partito di ultra destra che, dopo anni in stato dormiente, nelle elezioni in Andalusia del 2017, ha iniziato a prendere, passo dopo passo, potere e consensi, fino a entrare nel parlamento centrale di Madrid. Chi conosce Vox e il suo programma sa che non esiste niente di simile nel Parlamento italiano. Quindi è abbastanza stupido che El País e gli altri giornali a sinistra ci tirino da lunedì’ scorso palle di fango in faccia, accusando gli italiani di essere “fascisti”, “sovranità di estrema destra”.
Provate a leggere le corrispondenze da Roma di Daniel Verdù, uno che apprezza le leccornie romane e italiane, ma che non manda giù come l’Italia sia caduta in basso in mano a una camerata di fascisti. Sembra che sia imminente una marcia su Roma, un’alleanza con i peggiori movimenti neo-nazi tedeschi e ungheresi, la costruzioni di muri e lo schieramento della Marina Militare Italiana per sparare contro le navi delle Ong che ripescano i clandestini nel Mediterraneo.
Pur non piacendomi la Meloni, dico che nel suo programma e nelle sue intenzioni non ho letto nulla di questo. Non ho sentito che le donne devono occuparsi della famiglia e della cura e del benessere del marito, che le pari opportunità sono una castroneria e ai massimi livelli direzionali gli uomini sono necessari. Perché è questo che afferma e vuole Santiago Abascal di Vox, un politico molto carismatico e che non ammette le mezze misure.
Lasciamo stare i clandestini che anche Pedro Sánchez ha tentato in tutti i modi di fermare, riprendendo le politiche poco socialiste di José Luis Zapatero, per poi nascondersi dietro alla finta accoglienza della sindaca di Barcellona che bacchettava l’Italia de ministro degli Interni Maroni che si opponeva all’ennesima nave di una Ong spagnola che, invece di distribuire i clandestini nel loro Paese, continuava a scaricarli nei porti italiani, fregandosene delle nostre leggi sui flussi migratori.
Ecco come la stampa dei socialisti spagnoli vede gli italiani. Come i fascisti del 1940, mentre i veri estremisti li ha in casa. Lo steso timore per la sbandata a destra, anzi nell’ultra destra, lo hanno espresso le televisioni, tra cui la TVE la Rai spagnola, che ha messo in guardia Bruxelles che ora ci controlla come se fossimo l’Ungheria di Orban.

I toni dell’esecutivo di Madrid, all’indomani del risultato delle urne, sono molto critici, come quelli adottati da José Manuel Albarès, ministro degli Esteri e consigliere chiave del premier Sánchez. Albar: “I populismi finiscono sempre in un disastro. La loro risposta è sempre la stessa: chiudiamoci in noi stessi e torniamo al passato”.
Vox, invece, ha festeggiato. Sperano di emulare i Fratelli d’Italia. “Stanotte milioni di europei ripongono le loro speranze sull’Italia. Giorgia Meloni ha indicato la strada per un’Europa orgogliosa, libera e di nazioni sovrane”, ha cinguettato il leader Santiago Abascal. Ma i FdL c’entrano ben poco con Vox.