fondi sì, fondi no, il dilemma del risparmiatore
I fondi comuni di investimento non sono ne buoni ne cattivi, dipende sempre dall’uso che ne facciamo.
Vediamo un paio di consigli pratici sui pro e i contro dei fondi comuni.
I pro di un investimento in fondi comuni
Il primo pregio dell’investimento in fondi comuni è quello della diversificazione a basso costo.
L’economia di scala è uno dei fattori premianti dei fondi comuni di investimento; certo lo sanno tutti che gli ETF costano meno, ma attenzione a fare le giuste distinzioni.
Con un fondo comune di investimento è possibile investire anche una somma bassissima, per assurdo 100 euro e avere una diversificazione ottimale perchè il gestore del fondo mi venderà un pezzettino del suo fondo.
Investire in un fondo è paragonabile a diventare socio di una azienda per una piccola somma e partecipare così agli utili di quella società.
Se quella società vende i suoi prodotti in tutto il mondo automaticamente il mio investimento sarà fortemente diversificato.
Per ottenere lo stesso grado di diversificazione in ETF, i quali generalmente sono monotematici, sarò costretto ad acquistare più ETF, creando così una sommatoria di costi da non sottovalutare.
Il secondo aspetto peculiare è gestione attiva del capitale di cui spesso si sente parlare in termini negativi.
In realtà, avendo gli strumenti giusti per individuare il fondo giusto è possibile scovare fondi azionari che nonostante la crisi di inizio 2022 hanno continuato a salire.
Un terzo vantaggio da non sottovalutare è la liquidità di questi strumenti. Un vantaggio per l’investitore perché non dovendosi confrontare con il mercato direttamente, non avrà mai bisogno di trovare una controparte disposta ad acquistare le suo quote.
Al contrario, questo aspetto può essere, in taluni casi, problema sugli ETF.
I contro di un investimento in fondi comuni
Sappiamo che i fondi comuni richiedono al sottoscrittore maggiori commissioni rispetto ad un ETF.
D’altro canto, gli elevati costi dei fondi comuni se vengono visti come un giusto compenso per un amministratore capace vengono sopportati meglio.
Abbiamo assimilato il gestore di un fondo ad un amministratore e il risparmiatore ad un stakeholder; vista in quest’ottica chi non vorrebbe dare il giusto compenso ad un amministratore capace.
Quanto meno con un fondo comune di investimento avrò la possibilità, non la certezza chiaramente, di fare meglio del mercato.
Di converso, con un ETF avrò la certezza di fare uguale al mercato e nessuna speranza.