L’ultimo rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti ha superato le aspettative, con 254.000 nuovi posti di lavoro contro i 150.000 previsti. Questo ha spinto gli analisti a rivedere le previsioni sulle prossime mosse della Fed. Larry Summers critica la politica di taglio dei tassi, temendo inflazione persistente, mentre Austan Goolsbee adotta un approccio più prudente. Gli occhi sono puntati sui prossimi dati sull’inflazione, cruciali per decidere se vi saranno ulteriori riduzioni dei tassi nel 2024.

La posizione di Larry Summers e i rischi per l’economia

L’ex segretario al Tesoro, Larry Summers, ha espresso preoccupazioni sulla possibilità di un “no landing”, un scenario in cui l’economia continua a crescere senza segni di rallentamento, spingendo l’inflazione a livelli più alti. Questo scenario potrebbe rendere difficili le manovre future della Fed, che rischia di trovarsi intrappolata tra la necessità di evitare sia un brusco rallentamento (“hard landing”) sia un’espansione incontrollata.

Inflazione e prossimi sviluppi per la politica monetaria

La Fed monitora attentamente l’andamento dell’inflazione. I dati sui prezzi al consumo in arrivo giovedì potrebbero influenzare le decisioni future. Con un’inflazione core stabile al 3,2%, superiore all’obiettivo del 2%, la possibilità di nuovi tagli dei tassi rimane aperta, ma con cautela. Gli investitori attendono il prossimo incontro del FOMC per capire le implicazioni globali delle scelte della Fed.

 

Raccontati che tipo di investitore sei: Il Circolo degli Investitori – Affrontiamo insieme i mercati (circoloinvestitori.it)