C’è il Lombardia, gara monumento che chiude la stagione dei pro e ( il giorno dopo) ci sarà Il Lombardia degli amatori. Va così adesso. Sempre più spesso le gare dei professionisti diventano anche quelle aperte al popolo del ciclismo che ama ripercorrere strade, salite e discese delle sfide che hanno fatto la storia. E il Lombardia è una di quelle corse che la storia l’hanno scritta eccome. Sarà una Gran Fondo per scalatori quella che si correrà il prossimo 9 ottobre con partenza a arrivo da Cantù dopo 117 chilometri e 1.700 metri di dislivello.  Con il Muro di Sormano e la Madonna del Ghisallo da affrontare , due delle più iconiche salite della Classica Monumento. “La filosofia della Gran Fondo, come anche per le Strade Bianche, è quella di posizionarla il giorno dopo la corsa dei professionisti- spiega Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia e di tutte le corse organizzate da RCS Sport- È un percorso molto selettivo con salite che hanno fatto la storia del Lombardia. La novità di quest’anno è che villaggio e ritiro pacchi gara sarà il sabato a Como per permettere a tutti gli iscritti alla Gran Fondo di poter seguire dal vivo il finale de Il Lombardia dei professionisti. Siamo certi che anche quest’anno la scelta di abbinare Il Lombardia con la sua Gran Fondo nello stesso weekend sarà vincente.” “È una Gran Fondo Il Lombardia molto dura- spiega Damiamo Cunego– Sormano e Ghisallo sono salite storiche molto impegnative che personalmente conosco bene. Il mio consiglio per gli amatori è quello di cercare di gestirsi sul Sormano per arrivare quanto più freschi possibili sul Ghisallo e nel finale…”.