“Cari amici, fratelli, compagni o come altro preferite chiamarvi, poco importa… Nel breve appello al voto che vi rivolgo, non vi prometterò di risolvere magicamente i gravissimi problemi che affliggono il nostro Paese. Non posso garantire di risanare l’economia né le casse dello Stato, di fare tagli agli sprechi né di abbassare le tasse, di ripulire l’Italia dalle caste e dal malaffare generalizzato, di estirpare i mille gangli mafiosi che strangolano le nostre risorse e i nostri cittadini. Così come non vi assicuro di riuscire a riparare i danni enormi che stiamo arrecando alla natura e al territorio di uno dei Paesi più belli del mondo e di poter tutelare ogni miniera culturale di cui la nostra inventiva, nel corso di più di duemila anni, ha disseminato il Paese. Sono tutte misure indispensabili, verso le quali posso solo assicurarvi che rivolgerò ogni mio sforzo.

Ma il motivo per cui intendo chiedervi il voto è un altro, perché senza questa precondizione gran parte degli sforzi e delle promesse sono parole vane, inutili, truffaldine. Il mio impegno primario sarà perciò volto a ottenere, in ogni sede possibile, l’azzeramento delle attuali istituzioni europee. Proporrò che tutti i vertici politici degli Stati Uniti d’Europa siano eletti direttamente dai cittadini, senza distinzione di razza, nazionalità, sesso, lingua, di religione, di condizioni personali e sociali . Essi assumeranno l’obbligo di provvedere, nel minor tempo possibile, a dotare la Federazione dei meccanismi atti all’integrazione delle economie, del fisco, della giustizia, dei diritti civili, della sicurezza, del lavoro e di tutte le altre competenze che verranno dichiarate di interesse federale. La nuova costituzione europea sarà votata e approvata direttamente dai 27 popoli dell’Unione. Chi ci sta ne farà parte, chi la rifiuta resterà fuori, anche dall’euro. Se gli altri capi di Stato dovessero assumersi la responsabilità di rifiutare questo progetto, proporrò in Italia un referendum per far scegliere al popolo se restare sottomessi alla finanza e alla burocrazia europee, come il popolo greco, o sia meglio uscire al più presto da questo gigantesco imbroglio. Grazie”. Ecco, io un politico che facesse un discorso del genere, lo voterei.

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