Crimi, la funzione non sviluppa l’organo

Non è il solito piagnisteo sui bei tempi andati. Non è la classica invettiva sulla volgarità del presente. Eppure va segnalata una linea di tendenza che dimostra, senza tema di smentita, il degrado della vita pubblica di questo Paese, ma anche privata (precedente o almeno contemporanea all’altra). Vorremmo dire ancor più chiaramente: il degrado della vita privata di ognuno di noi italiani che si riflette implacabilmente nei rappresentanti che scegliamo di mandare in Parlamento. Non c’è più scusante, né alibi. Non si può dire che ci siamo fidati e siamo stati traditi. La marcia trionfante dei Cinquestelle si reggeva non […]

  

Femminicidio, l’acido maschio sepolto in te

Nei cosiddetti salotti buoni della sinistra, così come nei circoli avanguardisti di certa destra, si fa un gran parlare di femminicidio, recente anzi nuova piaga del Belpaese. Tanto “nuova” da richiedere “nuovi” inasprimenti al codice penale. Eppure, non appena si cerca di analizzare un po’ più a fondo il fenomeno, ecco le vestali della “novità” rifugiarsi nella confortevole verità d’un femminismo duro e puro: “Ah, ma gli uomini hanno sempre fatto violenza alle donne, cosa vecchia, vecchissima… Emerge ora perché prima le donne tacevano”. Ma il sentenziare non spiega niente, e trasforma l’ultimo grido in fatto d’allarme sociale nel simbolo […]

  

Casaleggio, il cuoco di Lenin e gli sguatteri del Web

Che sia andato a Cernobbio per rilanciare l’immagine della propria società informatica, in forte declino, o piuttosto per “esporre le idee del Movimento e spiegare le evoluzioni delle reti e della politica” (come nel consueto e poco comprensibile bisbiglìo ha sostenuto lui), l’intervento di Gianroberto Casaleggio al workshop Ambrosetti, la “Bilderberg de noantri“, ha lasciato intatti dubbi e perplessità che gravano sul misterioso ideologo dei Cinquestelle. Pare che le “banalità” (Brunetta dixit) esposte da Casaleggio abbiano però riscosso gran successo tra la platea di politici e imprenditori poco avvezzi alle meraviglie del Web (in particolare Mario Monti: ma s’era capito […]

  

Su Marte con Grillo, io spero che ce la caviamo

Ecco sì, bene, ottimo, geniale idea, come sempre. Caviamocela con un bel “Vaffa“, che era tanto tempo che non lo facevamo più. “Vaffa” alla destra e “vaffa” alla sinistra”, al “centro”, ai problemi e, soprattutto, ai giornalisti. Un giorno da ricordare, come sempre, un “Vaffa” galattico, di quelli che durano ventiquattr’ore di fila. Grazie, Beppe Grillo, grazie. Era tanto tempo che te lo volevamo dire, che c’era malcontento nel gruppo, serpeggiava come un cobra velenoso tra i nostri banchi. Ma al “Vaffa” nessuno di noi ci sarebbe arrivato, come sempre ci hai illuminato. Ci hai risolto un bel problema. Anche […]

  

Asilo Beppuccia

Qualcosa dev’essere andato storto nella villeggiatura di Beppe Grillo, che pure era cominciata felicemente in Sardegna rinviando un appuntamento con il Capo dello Stato (chiesto da Grillo, non da Napolitano, per amor di cronaca e rispetto – univoco – dell’educazione). Il prematuro rientro, l’affaire Berlusconi o un pesto mal digerito devono aver ridestato un gusto (mai sopito) per la carne al sangue. Unito alla crescente insofferenza dei propri scolaretti in Parlamento (per non dire dell’angoscia di vederne alcuni scappare persino per un Letta bis), il Gran Guru della Casaleggio & Associati dev’essersi convinto che gli italiani sentivano la mancanza di […]

  

Il nano del cortile

Nessuno ha voglia dell’intervento in Siria, sia chiaro. Per Obama si tratta di una scelta obbligata, che probabilmente costerà molto agli Usa e alla sua personale immagine, dettata dai gravi errori compiuti in precedenza. Primo dei quali, i due ultimatum lanciati a Bashur Assad sull’utilizzo di armi chimiche, “linea rossa da non oltrepassare”. Visto che il macellaio di Damasco l’ha oltrepassata in (almeno) due occasioni, come restare inermi e non perdere la faccia? Questo è stato il dilemma dell’amministrazione americana, che però sembra ormai decisa a impartire una severa punizione al presidente siriano, stando ben attenta a non lasciarsi trascinare […]

  

L’Autunno arabo

Per favore, che ci sia risparmiata la retorica sull’intervento americano in Siria. Gli alti lai delle menti illuminate che vedono profilarsi un “nuovo Iraq”, il giustificazionismo degli intellettuali e dei politici che debolmente protestano per il mattatoio di Damasco ma che finiscono per sostenere oggettivamente i macellai di Assad. Assad il “chimico”. Di tutta la cosiddetta “Primavera araba” è sfuggito il senso e il pericolo, preferendo tutti gioire della (presunta) ondata di libertà. Al di là e dietro qualche élite di ispirazione filo-occidentale, si è trattato di rovesciamenti dettati da fattori interni e già da tempo sono visibili le forze […]

  

L’apologia dell’ignoranza

L’ignoranza non è obbligatoria. Non la prescrive il medico, non colpisce tra capo e collo per un accidente della vita. Può essere legata a condizioni di sfavore, per lo più economico, ma per fortuna è reversibile. All’opposto del coraggio, che chi non ce l’ha non se lo può dare, chi si trova nel tunnel dell’ignoranza può uscirne. Con un po’ d’umiltà e qualche fatica, d’accordo. Ma chiunque è in grado di farcela. Studiando o, almeno, informandosi quel minimo. Così da evitare l‘esibizione dell’ignoranza, la sua apologia, che è uno dei mali del secolo. E’ stata una delle prime cose che […]

  

Rinchiudersi nel bunker con il Capo

Non amo pazzamente il bravo Luca Ricolfi, non sempre sono d’accordo con le sue analisi, ma quella sul movimento Cinquestelle è perfetta. Sia per equilibrio, sia per rigore. Stiamo ben alla larga da qualsiasi moto di simpatia o antipatia per Grillo e i suoi adepti – sempre più adepti e sempre meno cittadini in grado di esprimere giudizi in piena autonomia di pensiero. E’ come nel meccanismo innescato dalle guerre, e in ciò vedo ulteriori elementi di pericolosità. Che cosa resterà delle grandi speranze innescate dal M5S? Di questo passo, potrà costituire l’ennesima minoranza di militanti fanatici (talora minorati) in […]

  

Le pantofole di Epifani

Toh, chi si rivede. La sinistra di lotta che si tiene ben distante da quella di governo seduta a Palazzo Chigi. Distinta, distante e ricambiata, visto che il leader postcigiellino Guglielmo Epifani giunge alla svolta più eclatante per un ex sindacalista: mettersi in pantofole e vestaglia per disertare la piazza dei lavoratori. Proprio come accadde nel Settantasette a Enrico Berlinguer, ritratto da Forattini nella celebre vignetta mentre sorseggia un tè davanti alla finestra dalla quale sale la vibrante protesta dei metalmeccanici. Ci risiamo, ecco ancora la Fiom, e se allora il Pci era alla vigilia del governo di solidarietà nazionale, […]

  

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