Tanti amici mi chiedono per che cosa votare e come voterò. Più che altro, un modo per sfogare il proprio malcontento e dichiararsi schifati o indignati, per poi concludere con l’immancabile frase: “Sono ladri, non mi sento rappresentato da nessuno”. Vorrei provare a indagare su quest’ultima considerazione, che trovo essenziale. Si vota per l’avere o per l’essere? Questa è la domanda capitale, quella che dovrebbe frullare nel cervello quando si entra nell’urna. Al di là delle chiacchiere di propaganda. Al di là delle simpatie per i personaggi che si propongono, attori dello spettacolo di massa chiamato democrazia. Il Novecento fu […]