Maradona, verità di popolo bugie di parrucconi
Non andrei a lezione di bon ton da un ragazzo cresciuto nel quartiere più malfamato di una megalopoli sudamericana. Non lo eleggerei magister elegantiarum neppure se avesse fatto fortuna grazie allo speciale talento nel gioco del pallone. Semmai vorrei averlo avuto come compagno di squadra, o magari allenatore. O mi contenterei di sentirlo parlare della sua romanzesca parabola; meglio ancora, di continuare a vedere – come ho fatto ai tempi – le sue parabole incredibili in campo, i magici palleggi con un limone, il senso tattico, i dribbling che hanno esaltato la comune giovinezza. Segno di tempi grami e karma del […]