Ora vorrebbero spedirlo a Castel Gandolfo assieme al Papa. Per non perdersi in ciance, l’hanno per il momento issato sulla croce. Ma se il soldato Bersani non merita salvezza e farebbe bene (anche a se stesso) a dimettersi, è oltremodo oltraggioso, oltre che ingeneroso, sparare sul pianista. D’accordo. Bersani ha sbagliato tutto: slogan, campagna, toni, strategie. Ma Pier Luigi è quello là, lo sapevano tutti i maggiorenti che si sono acquattati nella sua ridotta per tutto questo tempo. Anzi, che l’avevano scelto apposta, salvo poi scoprire che anche il segretario aveva un cuore e un’anima, e nutriva le sue ambizioni. […]