Il nuovo paradigma etno-regionalista

Le dinamiche socio-politiche del Medio Oriente si intrecciano con quelle dell’Europa fino a sovrapporsi. E’ evidente che esistono alcuni gruppi di pressione che mirano alla destabilizzazione di queste due regioni attraverso tre strumenti perfettamente identificabili, collegati fra loro e consequenziali: il terrorismo jihadista, la deportazione di milioni di rifugiati ed infine la creazione di nuove regioni indipendenti sulle ceneri di Stati-Nazioni depotenziati dalla crisi economica o dalla guerra. Stiamo progressivamente entrando in un nuovo paradigma geopolitico che vede l’arretramento del Califfato in “Siraq” insieme ad un inquadramento reale dei flussi migratori da parte di tutti i governi e la transizione verso una frammentazione dell’Europa e del Medio Oriente via le rivendicazioni “etno-regionaliste”. La teoria diffusa per cui […]

  

La notte delle lunghe scimitarre

Più che una crisi diplomatica quella tra gli Al Thani e i Saud sembra un regolamento tra due clan diventati improvvisamente rivali. Lo strappo tra il Qatar e l’Arabia Saudita (nonché Egitto, Emirati Arabi e Bahrein) avviene in un momento storico che vede tutte le potenze riposizionarsi in vista della fine dell’esperienza del sedicente Stato Islamico in Siraq. Se la Turchia è stato il primo Paese a cercare un’intesa con la Russia e l’Iran – vedi colloqui di Astana – ora è il turno degli altri sconfitti – quelli che volevano indebolire l’asse sciita destabilizzando i governi di Damasco e […]

  

RIP Monsignor Capucci

Il Cristianesimo si è istituzionalizzato ad Occidente ma è nato ad Oriente. Due anime religiose si sono sviluppate nei secoli, su binari paralleli, con ritualità, dottrine e letterature distinte, ma in qualche modo unite da un filo invisibile tessuto dalla figura di Gesù Cristo. Lo stesso Giovanni Paolo II affermò: “non si può respirare come cristiani, direi più, come cattolici, con un solo polmone; bisogna aver due polmoni, cioè quello orientale e quello occidentale”. Ma in fin dei conti dovremmo parlare di “cristianesimi orientali” perché ancora oggi tra Asia, Medio Oriente e Africa si contano svariate correnti religiose, dai coopti […]

  

L’Occidente della mezzaluna (rovesciata)

Attenzione, attenzione. Dopo l’esecuzione di 47 persone nella monarchia del Golfo, tra cui quella del leader sciita Nimr Baqr Al Nimr, e la conseguente rottura dei rapporti diplomatici tra Riad e Teheran, i professionisti della disinformazione vogliono spostare il dibattito dall’Arabia Saudita ai diritti umani nel mondo, in particolare in Medio Oriente. Insomma, far saltare il banco sfruttando l’ignoranza dell’opinione pubblica per difendere il regno alleato dei Saud. L’obiettivo è uno solo: screditare l’Iran, che a sua volta, pratica la pena di morte, ma che a differenza della monarchia costruita in pochi anni da un branco di beduini del deserto […]

  

Alcuni muri sono più xenofobi di altri

Sono mesi che i liberal di sinistra riuniti intorno al quotidiano La Repubblica criminalizzano il premier ungherese Victor Orban per aver avviato la costruzione del muro al confine con la Serbia con l’obiettivo di fermare i migranti che percorrono la rotta balcanica. Tanto che oggi a pagina 7 il giornalista Andrea Tarquini ci regala un articolo strappalacrime su Ferencs Gyurcsány, ex premier riformatore, oggi giovane popolare dell’opposizione, che insieme alla sua famiglia ha deciso di ospitare a casa sua alcuni rifugiati siriani e sudanesi. Nelle pagine successive, un’intervista ad Abdullah Kurdi, padre di Aylan il bambino trovato morto sulla spiaggia […]

  

Nucleare, io non ho paura dell’Iran

“È un accordo di portata storica. Il fatto che sia avvenuto con il benestare dell’America nonostante le dichiarazioni rabbiose di Israele, vuol dire che anch’essa vuole dare una svolta alla sua politica estera in Medio Oriente. Non sempre gli Stati Uniti ragionano in maniera monolitica, lo abbiamo potuto verificare con la crisi siriana, c’è una parte che rema in una direzione, e un’altra parte legata ad alcune lobby che invece va dall’altra parte. Così è avvenuto anche per l’accordo sul nucleare”. Così Federico Capnist, giornalista del quotidiano online L’Intellettuale Dissidente, ha commentato ai microfoni di IRIB, la radio in lingua […]

  

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