Ultima fermata Idlib

A fine agosto ero in Siria nelle vesti di testimone di nozze della persona che mi ha accompagnato in questi ultimi tre anni di spericolati reportage sul campo. Un momento straordinario, nella cornice rocciosa di Maalula, che solo un Paese così fiero può regalarti. Altrimenti non si spiegherebbe com’è possibile che un popolo intero abbia sconfitto da solo un’internazionale jihadista appoggiata dalle cancellerie occidentali. Finiti i festeggiamenti, nei caffé damasceni non si faceva altro che parlare delle colonne di blindati carichi di soldati, in viaggio verso Nord, a Idlib, l’ultima roccaforte in mano a Tahrir Al Sham, ex Jabhat al […]

  

Deraa figlia prodiga

A Deraa, città tradizionalmente bassista, iniziarono le prime manifestazioni nel marzo del 2011 contro il governo siriano. Ci andai per la prima volta nel Marzo del 2018 per raccogliere preziose testimonianze sulle origini della guerra (nelle foto che ho scattato mentre mi avvicinavo alla prima linea in pieno centro urbano e nella provincia appena riconquistata) tra quei residenti che in un primo momento presero parte alle mobilitazioni ma che si ritirarono non appena si resero conto – molto presto – che i gruppi jihadisti presenti nel Paese stavano mettendo il cappello sulle rivolte. Allora la città era ancora divisa in due, c’era una calma […]

  

Notizie chimiche in Siria

Non conta solo quanti soldati schieri sul campo, se le tue armi sono altamente sofisticate per la battaglia, se i tuoi alleati ti tradiranno durante le operazioni militari, se la raffica del kalashnikov trancerà o meno il nemico. La guerra, prima ancora che nelle steppe fangose, nei deserti aridi, o dentro le trincee scavate nel sottosuolo, si combatte, oggi, nel salotto di casa dell’uomo occidentale a colpi di notizie perfettamente gerarchizzate, orientate, a volte persino fabbricate in toto. L’informazione è un rullo compressore che alterna “spirale del silenzio” e sovra-esposizione in funzione di un’agenda politica oppure semplicemente sulla base di un […]

  

Passaggio ad Oriente

Ho conosciuto SOS Chrétiens d’Orient per puro caso nel settembre del 2015 a Damasco. Mi ero recato in Siria per la prima volta e anche loro da poco avevano lanciato la missione. L’associazione umanitaria, con sede a Parigi, è stata pertanto fondata nel 2013, in seguito alla presa di Maalula da parte dei gruppi jihadisti, con l’obiettivo di aiutare i cristiani d’Oriente a rimanere nella loro terra d’origine sostenendoli con l’invio di materiale e lo sviluppo di iniziative in collaborazione con i partner locali, indifferentemente dalla confessione religiosa, poi col passare degli anni hanno aperto delle sedi permanenti anche in […]

  

Cosa ci insegna il popolo siriano

L’attacco sarà stato anche circoscritto ed estemporaneo, come dicono i politologi sempre pronti a perdonare all’alleato americano qualsiasi sopruso, ma intanto questa notte gli abitanti di Damasco sono saltati dal letto credendo che fosse arrivato il giorno dell’Apocalisse. Ora staremo a vedere se davvero si tratta solo di una rappresaglia perché anche se fosse non nasconderebbe il supporto diretto e indiretto che gli Stati Uniti insieme ai loro alleati della regione hanno dato in tutti questi anni ai gruppi terroristici che hanno portato la guerra in Siria. Da questo episodio fulmineo, quasi inaspettato dopo che le tensioni sembravano essersi calmate, alcuni aspetti […]

  

Armi chimiche ad orologeria

Presunte armi chimiche, ancora. Il governo siriano è sotto inchiesta dal potere mediatico internazionale per aver colpito la città di Duma, dove è in corso una battaglia contro Jaish al Islam, con gas tossici. In poche ore i video dal campo diffusi sono diventati virali e senza alcuna verifica tutti i mezzi d’informazione occidentale gli hanno rilanciati sui loro siti web e ritrattati in forma cartacea sulle prime pagine. E’ evidente però che siamo di fronte ad un’evidente operazione di “spin” giornalistico, vale a dire di una notizia che è stata fabbricata, confezionata o per lo meno riadattata, per poi […]

  

I non detti di Ghouta

Tutto ciò che accade in queste ore nella periferia di Damasco, di preciso a Ghouta, è filtrato da una sconcertante quanto irresponsabile narrativa. In Siria c’è la guerra da oltre sette anni eppure i grandi e autorevoli mezzi d’informazione sembrano accorgersene solo ora perché gli ingredienti per la mistificazione della realtà non mancano affatto. La meccanica comunicativa è più o meno sempre la stessa: una produzione di notizie scollegate fra loro e confezionate dentro un frame, cioè la cornice giornalistica da cui è impossibile sfuggire, in questo caso “la mattanza di Ghouta perpetuata dall’aviazione del governo siriano”. Seguono immagini  scioccanti […]

  

Al guinzaglio dei terroristi siriani

La guerra in Siria ha svelato i meccanismi perversi dei mainstream media e il loro posizionamento di subalternità rispetto ad agende politiche legate al complesso militare-industriale. Per tutti questi anni la cosiddetta  piramide dell’informazione ha visto in cima “una fonte originaria” che è stata rappresentata da istituzioni (i governi occidentali e i loro alleati della regione) e agenzie di stampa (i primis l’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani), le quali, tramite i loro spin doctor, hanno costruito un frame, cioè una cornice o una narrativa giornalistica, la favola dei “ribelli moderati” in lotta contro il governo di Bashar al Assad, su cui […]

  

Povera Siria

E’ una storia di giornalismo italiano, se così possiamo definirlo, che non può passare inosservata. Il 4 gennaio 2018 sul quotidiano La Repubblica è apparso un articolo sorprendente dal titolo “Siria, le narrazioni fasulle dell’Osservatorio Siriano dei Diritti Umani che copre i crimini dei cosiddetti ribelli” firmato da un certo Carlo Ciavoni. Veniva sostenuto quello che in pochi, tra cui il sottoscritto (qui ne parlavo su Radio 1, qui su Il Giornale nel lontano 2015), sostenevano da diversi anni: l’agenzia d’informazione con sede in Inghilterra, fondata nel 2006 e diretta da un solo uomo, Rami Abdel Rahman, è un generatore […]

  

Bannato da Facebook

Come non detto. Il mio profilo Facebook privato Sebastiano Caputo è stato nuovamente bloccato, questa volta per 7 giorni. Senza nessun preavviso ovviamente. Ai censori d’Oltreoceano non è piaciuto l’album fotografico in cui ho raccontato per immagini tra settembre e ottobre nel quartiere sciita di Beirut la ricorrenza dell’Ashura (commemorazione dell’Imam martire Hussein, figlio di Fatima, nipote di Maometto) durante la quale è intervenuto in diretta video Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah (partito riconosciuto che governa il Paese insieme ai cristiani maroniti del generale Aoun). La mia non è propaganda ma un lavoro foto-giornalistico che sto portando avanti da anni con serietà, […]

  

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