Riccardo Venturi torna a raccontare Haiti
Oggi alle 18.30, presso lo spazio My Loft di via Ariberto 31, a Milano, il fotoreporter Riccardo Venturi racconterà il suo progetto passato e futuro sull’isola di Haiti. L’autore era stato lì nel 2010, quattro giorni dopo il sisma, per documentare la tragedia e, come dice lui stesso “la crudeltà della terra che trema”. Quel viaggio produsse un reportage dal titolo “Haiti Aftermath” nato così, su due piedi e senza un assignment, ma dall’intima convinzione che fare il fotoreporter oggi, in un’epoca in cui tutto sembra già visibile e a portata di mano, significa offrire un servizio di mediazione culturale, traducendo atmosfere, sensazioni e urgenze in immagini. Nel corso del tempo Venturi è poi tornato più volte sull’isola, meravigliandosi di come i media abbiano smesso di interessarsi all’argomento nonostante l’emergenza sia ancora attuale.
Oggi, trascorsi cinque anni dal sisma, sarebbero oltre 170mila gli sfollati, 600mila gli haitiani che vivono in condizioni di insicurezza alimentare, mentre si registrano più di 50mila nuove infezioni di colera ogni anno. Per questo motivo, per tornare a parlare di Haiti e della popolazione in difficoltà e documentare lo stato delle cose andando oltre i dati e le statistiche ufficiali, Riccardo Venturi, che dal 1988 si occupa di fotogiornalismo, ha deciso di avviare una campagna di crowdfunding che gli permetta di finanziare un secondo reportage a Port-au-Prince e la pubblicazione di un libro fotografico che si estenda su un arco temporale di 5 anni.
All’incontro di oggi prenderanno parte l’autore Riccardo Venturi e l’inviato di Anno Uno Pablo Trincia. Nel corso della serata, che sarà ad ingresso libero, saranno proiettate le fotografie scattate da Riccardo Venturi ad Haiti.
A questo indirizzo tutte le informazioni per la campagna di crowdfounding
http://www.kisskissbankbank.com/it/projects/haiti-aftermath–2