Il mio primo incontro ravvicinato con Jacob Aue Sobol risale al maggio del 2012, quando il suo mitico reportage a bordo della Transiberiana testimoniò la bellezza del bianco e nero dell’allora nuovissima Leica M Monochrom, prima fotocamera digitale a telemetro della casa tedesca a scattare escludendo qualunque lettura dei colori dal sensore. La Monochrom venne allora presentata a Berlino durante un evento affollatissimo, tra mondanità, collezionismo e vero interesse per un prodotto che è perfezione. Il lavoro lì esposto di Sobol (si intitolava “Arrivals and Departures”), mi restò in mente indelebile per il suo modo empatico di approcciare i soggetti. Mi chiesi, di fronte ai suoi scatti, quanti fotografi saprebbero scendere da un treno in una terra sconosciuta, tra gente poco abituata all’invadenza di un obiettivo, ed entrare così in sintonia con loro tanto da riuscire a ritrarre persone con focali corte, riprese ravvicinate, dentro le loro case, nei loro letti, nelle loro anime. La peculiarità di Sobol sta proprio in questo suo modo così intimo, eppure discreto, di lavorare quasi abbracciando le sue storie. Le sue immagini sono indagini psicologiche, sono un diario intimo dove anche lui pare essere incluso, seppure non sia mai nelle inquadrature. Sono fotogrammi che ci parlano di emozioni e condivisione, di stati d’animo enfatizzati da un uso unico dei contrasti e dei toni del bianco e del nero, nettamente separati eppure amalgamati, autonomi eppure due parti inseparabili dello spazio e del tempo che racconta.

 

 

MOSTRA

Ho voluto introdurre la sua arte perché l’autore tra poco sarà a Milano. Con una mostra e con un workshop da non perdere. Andiamo con ordine. Il fotografo danese, classe 1976, membro dell’agenzia Magnum e già vincitore di numerosi premi internazionali, ha deciso di esporre il suo lavoro dal titolo “Con te” alla MC2 Gallery di via Malaga 4, primo spazio meneghino a ospitarlo. Le immagini esposte sono ugualmente prodotte su quella mitica tratta ferroviaria: l’idea alla base è documentare le storie più intime delle persone che incontra nelle diverse città, utilizzando il treno come strumento di connessione tra le diverse realtà di Mosca, Ulan Bator e Beijing. Sebbene tutto appaia nuovo agli occhi dell’artista, la sua ambizione rimane invariata: utilizzare la fotocamera come strumento per creare un contatto vicino e intimo, incontrando l’altro. L’esposizione inaugura il 13 gennaio e chiuderà il 20 febbraio. La sera dell’apertura Sobol sarà presente per firmare libri a collezionisti e appassionati, e per farsi intervistare dai giornalisti.

WORKSHOP

A lezione con Jacob Aue Sobol per trovare il tuo stile attraverso teoria ed esercizi pratici: a scelta, 3 o 5 giorni di incontri, lezioni, assegnazione di temi e lettura portfolio con i partecipanti, per una esperienza unica e intensa di grande fotografia.

3 giorni: venerdì, sabato e domenica 16-17-18 Gennaio 2015 (500 €)
5 giorni: da mercoledì a domenica 14-18 gennaio 2015 (700 €)
Lezioni ogni giorno dalle 10.00 alle 19.00.

Per informazioni: tel/fax +39 0287280910; www.mc2gallery.com

 

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