Giovedì, 25 gennaio 2023 – Santi Timoteo e Tito – da Casa Spirlì, a Taurianova


Non è compito mio – né me lo voglio arrogare – stabilire chi abbia ragione o torto nelle amare vicende umane della signora Luigia da Subiaco. Probabilmente, la bontà, la generosità di sé, la disponibilità, e, perché no, una sorta di ingenuità sentimentale, hanno contribuito a consegnarla a miserie terrene che, sicuramente, non meritava. Il piedistallo d’oro che ha costruito con le proprie mani, fatiche, sudori e dolori, l’hanno resa appetibile al meglio e al peggio della nostra bassa umanità. Lei, adorabile canaglia, donna e Diva, ha tentato di battersi, lottare, guerreggiare. Poi, chissà perché, si è arresa. Almeno in Terra.

(Voglio credere profondamente che Le sia apparsa, chiara, la Luce in fondo al Sentiero e abbia saputo valutare divinamente sia il piedistallo che quanto c’era sopra. Rinunziando a difenderlo a costo della propria Anima Bella!)

Quello che, invece, mi strugge di amorevole tenerezza familiare è il forziere colmo di giorni di felicità e vera gioia di cui si è fatta dono al fianco di quel giovane “parente scelto”, che molti invidiano, ma ben pochi sanno emulare. Mi sono piaciuti molto, Gina e Andrea, nei loro momenti di abbandono, di serenità. Una giostra di sorrisi e sicurezze, affidamenti e rassicurazioni, che vivo io stesso, giorni dopo giorno, a fianco a mia Madre. Ogni Suo sorriso, ogni Sua serenità, tranquillità, gioia, diventano il mio premio. Il mio “pane quotidiano”. E, grazie a questi istanti di paradiso, comprendo la Novella. Ecco, così credo abbiano vissuto i due Amici Speciali, la “Diva” e il Suo assistente: come una Madre col Suo bambino. A prescindere dalle rispettive età. E questa storia, questa nuova fiaba, voglio raccontare ai miei pronipoti: la favola dell’Amore Fedele, Paziente, Servizievole e Sincero. Altro, non c’è, su questa Terra invasa, ancora una volta, dai Caini assetati di cose. Cose senza nome vero: cose. L’importante che queste “cose” garantiscano possesso e senso del possesso stesso. Cose per le mani. Non per il cuore… “La Lollo” è viva grazie a quegli istanti d’Amore. Luigia è sepolta a Subiaco. Gina è nel cuore di un giovane che L’ha fatta sorridere e ridere…

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