Venerdì,  25 novembre 2022 – Santa Caterina d’Alessandria – da Casa Spirlì, a Taurianova

(Un bacio tra due giovani, per le vie di Bologna. Il momento di intimità tra Saman Abbas e il suo fidanzato, da lei postato sui social tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, secondo quanto accertato dalle indagini, fu una delle scintille che alimentò la rabbia dei familiari della giovane pachistana, scomparsa la notte del 30 aprile 2021. Lo scatto risale al periodo in cui la ragazza viveva in una comunità protetta. Un cugino, sentito dai carabinieri di Reggio Emilia, ha riferito di aver ricevuto l’immagine e che il padre Shabbar, la madre Nazia e il fratello della diciottenne “si lamentavano in continuazione di tale situazione”. ANSA)

Recupero, in questa notte di riflessione spirituale, una discussione religiosa sul perdono.
Ebbi modo di confrontarmi sull’argomento con emeriti padri spirituali: resto della mia, non avendomi convinto con le loro.
Il perdono NON è azione scontata e necessaria, per essere un “buon Cristiano”. Perdonare non è prerogativa dell’umano. Noi, i creati, possiamo solo consegnare la nostra disponibilità a “dimenticare” il torto, fino a non pensarci più; o, almeno, a non pensarci con insistenza. E sperare che la malazione ricevuta con dolore possa entrare nell’ordine delle cose, stabilito dal Creatore, fino a sciogliersi nel Suo Tutto Misericordioso.
Del resto, il perdono è pesato (e, forse, pesa) anche all’Onnipotente.
Il manto della Misericordia, infatti, NON ha coperto Giuda suicida: nessuno ha fatto spezzare il ramo del fico sicomoro (albero debolissimo e fragilissimo), che avrebbe potuto o dovuto arrendersi al peso di un giovanottone giudeo nel vigore dell’etá. Né ha coperto entrambi i crocefissi ai lati del Nazareno: uno, infatti, lo ha raggiunto in Paradiso. L’altro è stato destinato all’abisso. Perché?
Mysterium Fidei.
Eppure, sul perdono sono stati scritti i migliori libri. E vissute le migliori chiamate alla santità.
Ma, il tutto, senza riuscire a consegnare una convincente e definitiva certezza.
Non ci chiede, la Chiesa moderna e quella contemporanea, addirittura, di perdonare sempre e chiunque, dimenticando la citazione dell’Apocalisse “distinguerà i capri dagli agnelli”, scritta proprio a conferma che, nel giorno del Giudizio, il perdono non è contemplato come possibilità?
Insomma, grande confusione intorno al problema, nelle ultime pagine della Fede, che creano grande ansia in chi crede e si sente inadeguato e colpevole.
E, dunque, come vivere il dubbio del se e quando e chi perdonare?
Nessun rimorso, se, dopo tutti i tentativi, non ci riusciamo, a dimenticare il torto.
Meglio affidarsi alla propria serenità: Dio ci chiede di “essere a posto” con la nostra anima. Niente di più.
Anche la Misericordia ha i suoi tempi e le sue leggi…

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