La triste storia di una Miss Italia
La vicenda del quarantacinquenne Andrea Soldi di Torino morto durante un trattamento sanitario obbligatorio sulle cui cause la procura della Repubblica sta indagando ci riporta , purtroppo alla memoria vecchi casi di abbandoni e prevaricazioni a cui sempre le persone più deboli ed indifese sono, loro malgrado , costrette a subire .
Accade molte volte che chi si occupa d’informazione arrivi sempre a tragedia avvenuta; in questo caso voglio narrare una storia triste i cui contorni giudiziari sono ancora da comprendere ma che, dal punto di vista umano può considerarsi (ahimè ) paradigma di tante altre storie di ordinaria solitudine .
Lei si chiama Erika Jorger ed è una elegante e distinta signora di settantasei anni dal luminoso passato.
Era bella e desiderata Erika che partecipo’ a Miss Universo nel 1965 per rappresentare il nostro paese (credo che sia arrivata addirittura terza in quel concorso di bellezza).
Erika Jorger partecipa anche ad alcun film con Walter Chiari e Carl Giuffre’ fin quando si sposa con un facoltoso uomo persiano Jack Razagnia vivendo tra Londra, Panama , Milano e Ginevra.
Con il passare degli anni ad Erka viene diagnosticata un disturbo dell’umore definito “distonia bipolare”.
Ma il vero dramma per Erika si rappresenta nel 2005 alla morte del marito; ad Erika viene affiancato un amministratore di sostegno dal Tribunale di Merano dove intanto la ex Miss Universo viveva in un appartamento di proprietà .
La Jorger aveva bisogno sempre di qualcuno che potesse fornirle le cure necessarie , le terapie , per il suo disturbo; tutto questo avvenne fin quando un giorno chi si doveva occupare di lei ebbe la necessità di assentarsi .
Quella fu l’occasione , era il 23 marzo 2012, in cui l’amministratore di sostegno chiese che Erika fosse messa in una struttura protetta .
Fu quello l’ultimo giorno in cui la Jorger vide il suo appartamento ; oggi pare sia in una struttura protetta in alto Adige senza alcuna possibilità di comunicare con persone terze oltre a chi il Tribunale ha identificato.
Su questa vicenda esistono denuncia penali nei confronti dell’amministratore di sostegno oltre ad una vera e propria catena di amici con i testa la signora Anita Rocca a cui debbo l’accorata segnalazione
Da oggi vorrò sapere la verità su questa povera donna abbandonata probabilmente senza alcuno scrupolo perché un paese che non ha rispetto per i propri anziani non è un paese civile