I complottisti sono di due tipi: i “patologici” e gli “ignari”. I primi sono quelli che pensano che l’intera storia del mondo sia spiegabile sotto forma di congiure, grandi vecchi manovratori, trame oscure di cui solo loro sono a conoscenza. Quello di cui soffrono è una malattia vera e propria, una sorta di disturbo ombroso che si portano dentro e scaricano sul divenire della storia. Per certi versi sono dei semplificatori di realtà: niente processi complessi, niente eterogenesi dei fini. Da Filippo il Bello ai Rosacroce, dai Protocolli dei Savi di Sion, all’11 Settembre, per loro è tutto un profluvio […]