Immigrati: la misura è colma
11.000 migranti, nessuno proveniente dal Medio Oriente, ma tutti dall’Africa occidentale,”salvati” dalle navi della nostra Marina e di varie organizzazioni umanitarie e sbarcati in Sicilia in sole 48 ore! Non voglio barare, sostenendo che di questo passo nel giro di un anno arriverebbero in Italia via mare QUASI DUE MILIONI DI PERSONE. La cifra record dei giorni scorsi era dovuta, probabilmente, alla decisione dei mercanti di carne umana di sbarazzarsi di un po’ di gente in attesa di imbarcarsi in vista di possibili ulteriori sconvolgimenti della situazione libica, a condizioni metereologiche particolarmente favorevoli e ad altri motivi che non conosciamo. Ma la semplice notizia che tanta gente è riuscita ad arrivare finalmente in Europa in un arco di tempo così breve incoraggerà altre centinaia di migliaia a partire, con un effetto moltiplicatore devastante. Che, tra le persone tratte in salvo poche ore dopo la partenza ci siano sempre più donne e bambini è significativo per due ragioni: primo, gli scafisti hanno capito che, in questo modo, “inteneriscono” l’opinione pubblica italiana ed europea; secondo, che i potenziali migranti considerano ora – nonostante l’alto numero di vittime – il viaggio più sicuro perchè, con tutte le navi impegnate nell’operazione di salvataggio, c’è la quasi certezza di essere raccolti e portati in Italia.
Dal punto di vista umanitario, non possiamo che compiacerci del fatto che siano state salvate tante vite, ma dobbiamo anche renderci conto che non possiamo continuare così per molto tempo ancora. La nostra capacità di accoglienza è notoriamente al limite, anche perchè costringere le comunità che non vogliono accogliere stranieri (almeno oltre una certa misura) è una forzatura che pagheremmo con una reazione “all’ungherese”. La prima cosa, specie ora che ci stiamo avviando verso l’inverno, è di FARE SAPERE IN TUTTI I MODI ai potenziali migranti economici che le nostre navi non incroceranno più sistematicamente al largo della Libia per prendere a bordo chi si avventura in una traversata di centinaia di miglia su un gommone cinese o una carretta del mare. La legge del mare prescrive che ogni nave che riceve un SOS corra in soccorso di chi si trova in difficoltà, non che si vada deliberatamente a cercare chi si caccia volontariamente nei guai. Quando sapranno che non c’è più, a dodici miglia, un’intera flotta ad attenderli, molti rinunceranno al viaggio. Ci saranno sempre, naturalmente, le navi di Frontex, dei Médecins sans frontiere e i mercantili di passaggio, ma dobbiamo opporci fermamente a che queste sbarchino tutti coloro che raccolgono in Italia.
Il problema numero uno, anche per evitare nuove morti, è che tutti coloro che in Africa cercano una vita migliore si mettano in viaggio, perchè l’Italia non li può accogliere tutti. Il buon Renzi si è inventato a questo fine il cosiddetto Migration compact, cioè un grande programma euroepo di aiuti e investimenti nei Paesi di origine. Suona bene, ma non può funzionare, perchè per fare in Africa investimenti tali da dare lavoro a milioni di giovani ci vorrebbero risorse che nessuno ha (e anche se le avesse non so se le metterebbe a disposizione). Inoltre, molti dei Paesi che sui dovrebbe aiutare hanno governi corrotti ed inefficienti, che farebbero sparire i nostri soldi con scarsi o punti benefici per la popolazione.
L’unica soluzione rimane perciò quella già prospettata molte volte, ma mai attuata. Fare, e CON LA DOVUTA SEVERITA’, la selezione di coloro che hanno diritto allo status di rifugiati politici o alla cosiddetta protezione umanitaria in appositi centri da creare in Libia e in Egitto (Tunisini e soprattutto algerini sono per fortuna abbastanza efficienti nel bloccare le partenze) e distribuirli – con normali mezzi di trasporto – nei Paesi dove vogliono andare e che sono disponibili ad accoglierli. TUTTI COLORO CHE NON PASSANO L’ESAME devono essere considerati clandestini e rimandati indietro, e se si mettono egualmente in mare riportati al porto di partenza. L’Italia, anzi l’Europa, avranno mai il coraggio e la capacità di attuare un programma del genere? Francamente, ne dubito.