Voglio cominciare con un’affermazione forte, anche se sono consapevole che non tutti la condivideranno: la mia generazione, che ha vissuto la guerra da bambino ed è poi stata la protagonista della ricostruzione, è stata la più fortunata nella storia d’Italia (e se si guarda oltre frontiera, forse anche della storia dell’Occidente). Abbiamo vissuto, con brevi interruzioni, 50 anni di continuo progresso, in cui il Paese rinasceva intorno a noi con tanti difetti ma anche moltissimi pregi. Non abbiamo mai avuto seri problemi per trovare lavoro, e neppure per cambiarlo a nostro piacimento, perché nascevano sempre nuovi posti che aspettavano di essere occupati […]