Continua il progetto radiofonico “Sulle Strade della Musica” ideato da Isoradio e promosso dal Ministero della Cultura e da SIAE per sostenere il futuro dei giovani cacciatori di note. Ogni settimana un appuntamento con la storia e la musica dei giovani emergenti italiani. Da ascoltare e condividere.

 

Sulle strade della musica (ascolta puntate) è il nome del format creato dalla collaborazione di Isoradio con il Ministero della Cultura e SIAE per promuovere i giovani cantautori emergenti. Sul modello dei talent il programma lascia spazio al pubblico e alle sue emozioni trasmettendo dal 25 giugno di quest’anno i sogni musicali dei giovani talenti italiani. Il programma condotto da Max Locafaro ed Elena Carbonari offre agli artisti selezionati dagli enti patrocinatori lo spazio per farsi conoscere e raccontarsi attraverso un nuovo modello narrativo in cui gli ascoltatori possano riconoscersi e riconoscere nella loro musica, radici, luoghi, gli affetti, tradizioni.

Il maestro Mogol, presidente della SIAE e  primo sostenitore dell’iniziativa, ha dichiarato: “Non possiamo che essere dalla parte di chi crea e di chi mantiene vivi i sogni da sempre e, in particolare durante la pandemia, la radio è stata veicolo privilegiato per continuare ad essere in contatto con la musica anche quando essere vicini è stato impossibile. Attraverso queste canzoni e queste voci vedremo delinearsi l’attuale panorama musicale in tutte le sue declinazioni.” Così da un esperimento nato per passione il format ha trovato, lungo la sua strada, il gradimento del pubblico e il viaggio che doveva concludersi in settembre è destinato a continuare presentando ogni settimana le voci di tanti giovani artisti lungo il variegato panorama musicale italiano.

“Il Ministero della Cultura – sostiene il sottosegretario Lucia Borgonzoniha appoggiato l’iniziativa con la consapevolezza di quanto sia fondamentale per le giovani promesse della musica trovare sempre nuovi spazi che permettano il confronto diretto con il gusto del pubblico non solo per la loro crescita ma per la loro esperienza creativa. I 48 giovani che fino ad ora si sono raccontati facendoci ascoltare la loro musica in uno spazio strettamente dedicato al tempo sospeso di chi viaggia con il qualificante supporto del maestro Mogol ci permettono di incontrare pezzi di vita del territorio italiano che nella loro musica fa emergere contaminazioni particolari e uniche”.

 

 

Il progetto di Isoradio non prevede giurie o premi ma lascia spazio al gusto del pubblico che rimane sovrano. Si pone così nel solco storico dei talent radiofonici inventati negli anni Trenta che con il loro successo decennale hanno plasmato il gusto artistico della nostra contemporaneità diventandone i modelli. Parliamo del programma radiofonico/televisivo americano Arthur Godfrey’s Talent che lanciò un numero incredibile di artisti (bocciando però Elvis Presley), del Carroll Levis Discoveries (che approdato nella tv inglese sopravvisse fino al 1959) o della serie britannica Opportunity Knocks (ripresa fino al 1989) che nel 2004 consegnò definitivamente lo scettro dei talentThe X Factor (ideato dal produttore Simon Cowell). Questi format non sono però novità per i media italiani. La RAI fin dalle origini seguì il percorso dei primi esempi inglesi soprattutto con Primo Applauso di Enzo Tortora o Settevoci di Pippo Baudo successivamente fonte di ispirazioni per  Amici di Maria de Filippi. Questa lunga storia dei talent musicali dimostra come, attraverso i media e il digitale, il pubblico abbia preso il sopravvento sullo scouting tradizionale influenzando direttamente l’offerta creativa che si è sempre più amalgamata al gusto collettivo creando un particolare processo di condivisione tra artista e pubblico in cui anche con una sola canzone i nuovi artisti riescono a conquistare una fetta sempre più crescente di notorietà facendo leva sui social e sul passaparola.