Kathleen Kennedy: la mia America riparte con Joe Biden

Suo padre, Robert F. Kennedy, pronunciò queste parole dopo l’assassinio di Martin Luther King: “Amore, saggezza, solidarietà per coloro che soffrono, giustizia per tutti, bianchi e neri”. Sono questi i valori che hanno sempre guidato la vita di sua figlia, la primogenita Kathleen Kennedy. Politica e avvocato, è stata vicegovernatore democratico del Maryland dal 1995 al 2003. Con la sorella Kerry si occupa della RFK  Human Rights,  un’organizzazione no profit che è attiva anche in Italia e sta mettendo in campo una serie d’iniziative per contenere i danni della pandemia, che ha duramente colpito il nostro Paese. Le abbiamo chiesto cosa pensa del delicato passaggio che stanno vivendo gli Usa, con la turbolenta chiusura dell’era di Donald Trump e l’arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca.

Signora Kennedy, così è cominciata l’era Biden. Cosa ne pensa?

Sono stata molto felice che Joe Biden abbia vinto. Tuttavia, penso che il fatto che Trump abbia ricevuto così tanti voti è un avvertimento che lui e la sua politica non scompariranno rapidamente. Lascia la Casa Bianca con il punteggio di popolarità più basso di sempre, appena il 29%. Il suo incoraggiamento all’insurrezione ha sicuramente danneggiato lui e il suo partito. Vedo però che i repubblicani sono in contrasto tra loro. Alcuni cercano di riscrivere la storia di quello che è successo.

Come ha giudicato il comportamento di  Trump dopo la sconfitta?

È una persona debole che non rispetta la Costituzione, la democrazia e gli americani.

Parliamo della pagina nera di Capitol Hill…

Gli Stati Uniti hanno sempre incubato forze oscure: il Ku Klux Klan, fascisti, seguaci di persone come Huey Long e Padre Coughlin. Fino ad ora non abbiamo mai avuto un presidente degli Stati Uniti che incoraggiasse le loro bugie e la loro violenza. La nostra sfida ora è smorzare quelle voci rendendo loro più difficile comunicare e organizzarsi.

Pensa che Trump vada perseguito? Può continuare ad essere il leader dei repubblicani? 

Penso che dovrebbe essere messo sotto accusa perché, come dicevo, incoraggiare la violenza è inammissibile. Penso che tagliare i suoi principali account, Twitter, Facebook, Instagram, renderà più difficile per lui essere un leader. Ci sono molti altri repubblicani che vorrebbero assumere quel ruolo.

Temeva ulteriori disordini per l’insediamento di Biden alla Casa Bianca? 

No, non temevo altre rivolte perché ho girato per il centro di Washington nei giorni scorsi ed era, ed è, una città fortemente sorvegliata. Mi chiedo cosa succederà nei mesi a venire. L’FBI e la polizia saranno in grado di gestire i terroristi domestici?

Ha fiducia nel neopresidente Biden? 

Sì, penso che abbia il potenziale per essere un grande presidente. Ovviamente sono di parte! Ero un delegato di Joe Biden e facevo parte del comitato della sua piattaforma. Arriva nel Paese in un momento di grande crisi e le sue azioni proposte sull’economia, sulla pandemia, sui cambiamenti climatici e sull’immigrazione sono forti. È in politica da molto tempo e sa che la crisi può stimolare un’azione significativa.

Biden ha voluto molte donne in posizioni chiave. Una rivoluzione? 

Non è una rivoluzione. Anche Obama ha nominato molte donne. Non sono le nomine che contano, ma se riceveremo un congedo familiare retribuito come il resto delle nazioni economicamente sviluppate, se la retribuzione delle donne sarà uguale a quella dell’uomo e se avremo un numero uguale di donne in tecnologia e finanza rispetto agli uomini. Questo è quello che io vorrei giudicare.

Che ruolo ha giocato la gestione della pandemia alle elezioni presidenziali? 

Ha contribuito a eleggere Biden. Molti americani erano disgustati e delusi dall’incapacità dell’amministrazione Trump di gestire la pandemia. Hanno appreso che conosceva la sua gravità e ha mentito al popolo americano. Avrebbe potuto salvare vite umane e non lo ha fatto.

Ritiene che il vaccino possa risolvere realmente il problema?

Penso che il vaccino aiuterà. Abbiamo anche molto lavoro da fare per superare la paura dei vaccini. Mia figlia Kerry, che è un medico, ha scritto un articolo sul New York Times su questo. Dovremo ancora usare la mascherina per un po’.  Gli scienziati stanno anche studiando i modi per curare la malattia. L’immunità di gregge non è un’opzione praticabile in quanto porterebbe troppe persone a morire.

L’Europa sta affrontando la pandemia nel modo giusto? 

Questa affermazione è eccessivamente ampia. Paesi diversi hanno adottato approcci diversi in momenti diversi. Alcuni hanno funzionato ma poi hanno ceduto troppo rapidamente e hanno provocato una rapida diffusione della malattia.

Quali sono le attività di RFK (Robert F. Kennedy) Human Rights Italy? 

La nostra sede italiana, che ha sede presso l’ex carcere cittadino delle Murate a Firenze, è a disposizione della Croce Rossa Italiana da marzo. Con loro stiamo collaborando alla distribuzione dei beni di prima necessità e nelle nostre postazioni sono ospitati operatori del 118 esposti al virus. Da allora abbiamo avviato un progetto comunitario a Firenze, oltre che con la Caritas Diocesana di Milano.

Quale?

Abbiamo recentemente aperto un emporio di solidarietà a Rho. Inoltre sono orgogliosa che a Firenze aiutiamo 100 famiglie in modo permanente. Per quanto riguarda i nostri progetti educativi, abbiamo avviato il primo corso di educazione civica, da quest’anno obbligatorio nelle scuole italiane. Il nostro corso CivicAttiva, che si è concluso il 10 dicembre, ha visto la partecipazione di 1.438 docenti provenienti da tutta Italia e la collaborazione di importanti organizzazioni nazionali che si occupano di diritti civili e umani.

Cosa fate nello specifico per difendere i diritti umani? 

Oltre ai nostri progetti di educazione ai diritti umani, per i quali siamo un ente di formazione presso il Ministero dell’Istruzione Italiano, collaboriamo al corso in management per la sostenibilità all’Università Cattolica di Piacenza e manteniamo, da sei anni, un corso che spiega le implicazioni dei diritti umani nel turismo. Stiamo anche lanciando un progetto sull’inclusione sociale di migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Italia. Dal 2020, come già accennato, abbiamo avviato progetti a sostegno della comunità in difficoltà, che proseguiranno anche dopo l’emergenza Covid. Vi invito a visitare il sito http://www.rfkitalia.org  per saperne di più, per fare donazioni e per seguire le nostre attività sui social media.

Cosa augura al mondo per il nuovo anno? 

Cosa desidero? Che ci trattiamo con rispetto e dignità, che siamo aperti ai fatti, a cambiare idea, allo stupore e alla curiosità.

grimaldiveronica8@gmail.com

 

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