St. Tropez… da villaggio di pescatori a cittadina del jet set!

St. Tropez, località balneare situata nel sud della Francia tra Nizza e Marsiglia, ha origine, come altre città portuali, da un villaggio di pescatori.

Perla della Costa Azzurra, a confine con la Provenza, chiamata Eraclea fino ai primi anni del 1800, è stata ribattezzata St. Tropez dal nome di un ufficiale di Napoleone, decapitato per essersi convertito.

La descrizione della località in un’opera di Guy de Maupassant, Sur l’eau, incuriosisce diversi pittori che ne scoprono la bellezza della luce e dei colori del luogo. Paul Signac vi si stabilisce per dipingere, Matisse vi crea ‘Lusso, calma e voluttà’,Sidonie-Gabrielle Colette vi scrive diverse opere, ma anche altri pittori, scrittori, cineasti, registi, stilisti, come Ernest Hemingway, Coco Chanel, Picasso si sono potuti incontrare nel corso del XX secolo.

Il villaggio, estremamente semplice con case colorate che evidenziano il suo aspetto rustico e tradizionale, si contrappone alla ricchezza del porto, dove sono attraccati yachts estremamente belli e grandi.

Da studio a cielo aperto per pittori, attirati dalle acque cristalline e dai magnifici paesaggi, St. Tropez, diventa meta del turismo glamour.

E’ con il film del 1956 ‘Et Dieu créa la femme’, in cui la protagonista, Brigitte Bardot, fa girare la testa agli uomini di St. Tropez, che la luce di tutti i riflettori è puntata sulla cittadina, apostrofata anche St. Trop’.

Brigitte Bardot nel 1958 vi si stabilisce acquistando una villa sul mare un po’ fuori, la Madrague, che, dopo la sua morte, diverrà, per testamento, un museo, le cui entrate dovranno finanziare la Fondazione Brigitte Bardot nata nel 1986, per i diritti degli animali e la loro salvaguardia da ogni tipo di sopraffazione. Impegno che all’epoca finanziò raggruppando la cifra astronomica di 3 milioni di franchi con la vendita di tutti i suoi gioielli e tanti oggetti personali.

Ci si reca a St. Tropez per l’innegabile bellezza del paesaggio, le meravigliose spiagge, alcune del colore di quelle caraibiche, come la Pampelonne, per la Cittadella, dalla quale è possibile una vista a 360°, i bastioni che la circondano con le sue due torri, che le permisero di proteggersi da attacchi dal mare, il museo dell’Annonciade, cappella del XVI secolo vicino al porto, che raggruppa opere di grandi pittori come Matisse, ma anche per fermarsi nelle meravigliose terrazze dei caffè, in cui lo sport preferito è ‘vedere e essere visti’, nelle famose brasserie vicino al porto come ‘Le Gorille’ e ‘Sénéquier’, nelle numerose boutique di stilisti di alta moda o del prêt-à-port, ma anche in botteghe dove è possibile trovare capi d’abbigliamento tipici ed oggetti d’arredamento in stile provenzale, e per passeggiare nelle vie del centro, visitare il martedì ed il sabato il tipico mercato provenzale nella Place des Lices.

Molto ricca ed animata è la vita notturna: ogni sera vengono organizzate feste nelle lussuose ville, dove alcuni inviati arrivano in elicottero per evitare il traffico.

La movida non si ferma mai: dall’ora dell’aperitivo fino a notte inoltrata: si può decidere di rimanere in spiaggia: molti stabilimenti, come il Club 55, servono anche la cena ed il dopo cena, o cenare in uno dei tanti ristoranti, come l’Olivier, all’interno de “la Bastide de St. Tropez”,  dimora elegante in stile tropezienne, immersa in un parco lussureggiante di essenze esotiche e fiorite e poi andare a ballare nel Caves du Roi, per mescolarsi con il jet-set o nel VIP Room, per trascorrere una serata di lusso con musica moderna.

 

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