Articolo a cura di Lorenzo Raffo, editorialista ed esperto di obbligazioni di LombardReport.com.

Fa propri i due guru di OpenAI e lascia intendere di voler investire pesantemente sul settore dell’intelligenza artificiale. Che merita uno sguardo nella sua globalità. Un’analisi inoltre della stessa Microsoft, titolo che non conosce crisi.

Intelligenza artificiale di nuovo sotto i riflettori di Wall Street. Questa volta protagonista della scena è stata Microsoft. L’occasione è utile per fare il punto sia sul settore sia sulla leader Usa della tecnologia.

Cosa è successo? Il ceo di Microsoft, Satya Nadella, ha dichiarato che la società assumerà Sam Altman di OpenAI e altri membri del relativo staff pochi giorni dopo il suo licenziamento. “Sam Altman e Greg Brockman, insieme ai colleghi, si uniranno a Microsoft per guidare un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata”, ha infatti annunciato Nadella in un post su X, ex Twitter
Breve curriculum di Altman. E’ davvero un geniaccio? Il suo passato lo conferma e la creazione di OpenAI, laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale, è stato il punto di arrivo di una carriera eccezionale
Però lo hanno fatti fuori da OpenAI? Meglio riportare le dichiarazioni ufficiali della stessa OpenAI. Ha annunciato così il benservito: “L’allontanamento di Sam Altman fa seguito a un processo di revisione da parte del consiglio di amministrazione, il quale ha concluso che Altman non sempre è stato sincero nelle sue comunicazioni”. Dietro al linguaggio un po’ diplomatico ci sarebbero stati contrasti sui piani di sviluppo futuri della società
Microsoft è tuttavia azionista di OpenAI. Qualcosa non quadra? Voci e indiscrezioni sono circolate a tutto tondo negli ambienti della tecnologia Usa. Riportarle vorrebbe dire navigare in un mare di pettegolezzi. Inutile farlo, anche perché i rapporti fra Microsoft, OpenAi e Altman sono talmente complessi e occulti da non escludere futuri colpi di scena
È il caso di fare allora il punto sull’andamento dell’azionario legato all’Intelligenza artificiale. Che è di nuovo sui massimi? Sui massimi del 2023 ma non su quelli di lungo periodo. Lo conferma uno dei vari Etf specifici, l’L&G Artificial Intelligence (Isin IE00BK5BCD43 – chiusura ieri a 15,1 Eur su Borsa Italiana), tornato su una resistenza già toccata o sfiorata altre volte nel corso dell’anno. Nel 2021 raggiunse i 18,5 euro per poi crollare sui 10,6 euro. Seguendolo con l’Rsi (indicatore di forza relativa) su base settimanale non ha ancora dato quel segnale di vigore che il mercato si attendeva
Intanto Nvidia, leader del settore, è stata un perfetto titolo da trading negli ultimi mesi, con veloci discese e più progressive salite, sebbene sui quasi 500 Usd abbia sempre interrotto il trend rialzista. Quali previsioni su questa azione? Da tempo ci sono valutazioni contrastanti sul futuro di Nvidia, leader della produzione di processori grafici destinati anche all’intelligenza artificiale. Un confronto fra i vari rating degli specifici analisti evidenzia ora soprattutto un “hold” (mantenere), che è un modo diplomatico per indicare incertezza. Una certezza comunque c’è: se scendesse violentemente fornirebbe un segnale “orso” per i mercati

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I parametri per valutare l’azione Microsoft

Isin US5949181045
Ultima quotazione (chiusura 20/11/22023) 377,4 Usd
P/e ratio 36,5
Cosa segnala la sintesi degli indicatori Continua il “buy” che caratterizza il titolo da tanto tempo e che si è trasformato in “strong buy” nelle ultime settimane. C’è chi dice che sia l’effetto dell’operazione Altman ma la concatenazione degli eventi relativi al suo licenziamento da OpenAI lo smentisce
Cosa dice l’analisi grafica Di strappo in strappo all’insù è ormai prossima ai 400 Usd. C’è chi la detiene da anni e questa strategia è risultata certamente vincente, all’opposto di quanto sostenevano i pessimisti. I quali consigliavano a fine 2022 di vendere, in assenza di nuove strategie tecnologiche! Il titolo è inserito in una trendline rialzista ma attenzione all’ipercomprato, che ha caratterizzato tutto il mese di novembre
Prima resistenza importante Non esiste, dato il massimo storico che caratterizza il titolo
Primi supporti importanti Nell’area dei 340 Usd e poi dei 313 Usd, dove si collocano ora la media a 200 e un sostegno che viene da lontano
Rilevatore di rischio Ai golpe si susseguono spesso dei controgolpe, in politica come in economia. Se qualcosa andasse storto nella vicenda Altman il titolo ne risentirebbe certamente
Segnale di forza Impossibile identificarlo, dato l’eccezionale contesto dell’andamento dell’azione

 

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