Boeing-777: le prove russe e i silenzi dell’Occidente
Il 21 luglio scorso, il Ministro della Difesa russo ed il Comandante di Stato Maggiore dell’Areonautica hanno reso pubblici in una conferenza stampa alcuni elementi che sembrerebbero confutare molte delle ricostruzioni ufficiose e di stampa uscite nei giorni successivi all’abbattimento del Boeing-777 malese in Ucraina. Su questa conferenza stampa e sui suoi contenuti è sceso uno strano silenzio da parte dei media occidentali e dell’opinione pubblica internazionale. I grandi giornali americani ed europei, e le tv non hanno dato risalto a ciò che è stato detto dalle autorità russe.
La cosa è ancora più inspiegabile considerando che, la conferenza stampa, corredata di foto satellitari e di video dei tracciati aerei, è disponibile integralmente sul canale web della tv “Russia Today” e trascritta in versione inglese sul sito del Ministero della Difesa della Federazione Russa.
Le prove portate sono quattro e sembrerebbero confutare la versione ufficiale secondo cui l’abbattimento del Boeing malese e la morte di 298 persone, sarebbero stati causati dai ribelli filo-russi armati da Mosca.
1) La deviazione del Boeing
Secondo i tracciati mostrati dalle autorità russe, Il Boeing malese, superata la città di Donetsk, avrebbe inspiegabilmente deviato la rotta verso nord allontanandosi dal tracciato ufficiale fino a 14 km, prima di virare per rientrare nel corridoio previsto dove non è mai arrivato. Non è chiaro il motivo di questa curvatura, se avvenuta per un errore del pilota o per ordine della torre di controllo di Donetsk. Certo è che dalle 17.20, dichiarano i russi, (cioè tre minuti prima della sua scomparsa dai radar) il Boeing avrebbe subito una “diminuzione costante della velocità”.
2) In zona missili antiaerei ucraini
I satelliti russi hanno registrato la presenza nella zona di Donetsk di alcune batterie contraeree dell’esercito ucraino formate dai sistemi missilistici Buk M1 “in grado di colpire bersagli ad una distanza di 35 km fino ad un’altezza di 22 km”. Il dispiegamento, provato dalle immagini fotografiche, è quanto mai anomalo se si considera che i ribelli filo-russi non dispongono di aerei.
3) Una strana attività
Dalle foto dei satelliti russi mostrate dal ministro, si evince che i sistemi missilistici ucraini si trovavano nella zona di abbattimento del Boeing almeno dal 14 luglio (cioè 3 giorni prima); il 17 (giorno dell’abbattimento) vengono spostati in un’area molto vicina a quella occupata dai filo-russi e il 18 scompaiono dalla zona.
Non solo ma i russi sostengono di aver registrato una crescente attività dei radar delle postazioni contraeree che avrebbe toccato il massimo proprio il 17 luglio.
4) Il caccia ucraino
La quarta questione, la più inquietante, riguarda la presenza di un caccia ucraino del tipo SU25, nella rotta del Boeing-777 abbattuto. Le autorità russe hanno mostrato il video dei tracciati aerei registrati della zona di Donetsk nel periodo compreso tra le 17.19 e le 17.25, periodo dell’abbattimento. Nella zona volavano tre aerei civili: un Boeing-772 da Copenaghen a Singapore, il Boeing malese abbattuto in viaggio da Amsterdam a Kuala Lampur e, in direzione opposta, un Boeing da Nuova Dehli a Birmingham.
Nel tracciato si nota come a 50 km dal confine russo, il Boeing malese perde inspiegabilmente velocità e alle 17,21 sul punto dell’abbattimento appare il segno di un altro velivolo che, secondo il Centro di Controllo russo di Rostov, era privo degli elementi di identificazione civile (qui lo schema grafico, mentre nel video di RT è possibile vedere visivamente i tracciati). Secondo i russi il velivolo militare avrebbe girato “attorno alla zona della distruzione del Boeing” come per “monitorare lo svolgimento della situazione”. Gli ucraini hanno sempre negato la presenza di aerei militari nella zona.
Alla luce di questi elementi, le autorità russe hanno posto quattro domande:
- Perché l’aereo malese ha deviato dalla rotta ufficiale?
- Perché le forze armate ucraine hanno dispiegato unità di contraerea nella regione di Donetsk in assenza di aerei in dotazione ai ribelli?
- Perché i missili ucraini vengono avvicinati al territorio controllato dai militanti filo-russi poco prima dell’abbattimento del Boeing?
- Qual’era la missione dell’aereo militare che percorreva l’area di volo degli aerei civili, nello stesso momento di loro passaggio e alla loro stessa altezza?
Il ministro della Difesa russo ha inoltre confermato che nell’orario del disastro, un satellite americano per il monitoraggio dei lanci missilistici è passato sopra la zona sud-est dell’Ucraina. Oltre ad evidenziarne la curiosa coincidenza, i russi chiedono perché gli americani non mostrino alla comunità internazionale le immagini prese dal loro satellite?
Da Washington si attende una risposta.
Su Twitter: @GiampaoloRossi