Sappiamo ormai tutti che lo Stato, per abbattere il debito, sta cercando tutti i modi possibili per fare cassa. Vorrebbe vendere – senza molto successo a causa anche delle difficoltà burocratiche –  il suo in gran parte inutilizzato e sempre male amministrato patrimonio immobiliare, cede le partecipazioni che le rimangono nelle poche grandi aziende italiane, vorrebbe disfarsi di un po’ di municipalizzate, ma la strada rimane in salita. Lanciamo allora un’idea che sicuramente farà molto discutere: mettiamo all’asta (non tutto insieme, perché deprimerebbe il mercato)  quella immensa parte del nostro patrimonio artistico che giace da sempre inutilizzato, e quindi non goduto dal pubblico, nei magazzini dei grandi musei […]