L’ignoranza è la peggiore delle povertà.
Italiani, brava gente. Ma devono studiare di più. Dall’ultimo rapporto della Consob sulla ricchezza delle famiglie emerge drammaticamente che sei investitori su dieci, tra quelli che preferiscono avere azioni in portafoglio, credono che le stesse azioni siano meno rischiose delle obbligazioni. In sostanza, non sanno dove stanno mettendo i loro soldi. Anche le conoscenze di nozioni pur basilari quali «inflazione» o «tasso di interesse semplice» sono oscure: ne dà definizione corretta una percentuale che sta tra il 33 e il 53% degli investitori. Ai disarmanti dati del Garante di Borsa se ne aggiungono altri arrivati oggi dall’Ocse: «Oggi l’Italia è bloccata in una situazione di equilibrio di basse competenze e scarsa domanda di lavoro: ci sono 13 milioni di adulti con basse competenze, il 40% della popolazione tra 25 e 65 anni, un livello molto più alto che negli altri paesi Ocse dove è al 27%», ha detto il segretario generale Angel Gurria, presentando il rapporto sulle competenze al ministero dell’Economia. Un giovane italiano su quattro (tra 15 e 29 anni) non lavora, non studia nè partecipa a percorsi di formazione (Neet), la seconda posizione più alta dell’Ocse. I giovani laureati tra 25 e 34 anni sono solo il 20%, a fronte di una media Ocse del 30 per cento.
In mezzo a così tanta nebbia spunta però una speranza: il Politecnico di Milano ha organizzato una Caccia al tesoro finanziaria. 45 ragazzi delle IV e V dei Licei Classici della città hanno invaso il dipartimento di Matematica del Politecnico per sfidarsi a colpi di quiz finanziari. Il 30 ottobre la stessa università lancerà anche un corso online gratuito «Finanza per tutti» sulla piattaforma MOOC del Politecnico di Milano www.pok.polimi.it. Il corso è curato da Emilio Barucci, docente di Finanza matematica del Politecnico, in collaborazione con Altroconsumo e fornirà le conoscenze di base per svolgere con cognizione di causa tutte le operazioni finanziarie della vita quotidiana, evitando rischi e insidie.