‘Sono nata il ventitré’… in scena all’Ambra Jovinelli
Teresa Mannino debutta all’Ambra Jovinelli con il suo nuovo spettacolo ‘Sono nata il ventitré’, in scena fino al 29 marzo.
In un’ora e mezzo, in cui in si ride di cuore sin dalla prima battuta, la filosofa e comica siciliana mette in scena un monologo fortemente autobiografico, come dichiara esplicitamente il titolo che si rifà alla sua data di nascita, che in alcuni momenti è un simpatico dialogo con il pubblico, una chiacchierata tra amici che hanno il gusto ed il piacere di stare insieme.
L’incipit è intelligente e brillante, costruito per far sentire gli spettatori a proprio agio.
Scoppiettante, esilarante per tutto il corso dello spettacolo, Teresa Mannino, racconta se stessa attraverso la sua infanzia nella ‘bellissima’ Palermo e le giornate al mare, che si raggiungeva andando in otto nella vecchia e piccolissima 500.
Confronta le dinamiche familiari degli anni ’70 con quelle odierne, i calciatori, che ai nostri giorni hanno una forte valenza erotica.
Tratta l’amore, il rapporto tra genitori e figli. Con la diffusione dei figli unici si è diventati iperprotettivi e non si lasciano giocare i bambini nemmeno nel giardino, davanti la propria abitazione, controllato da telecamere: nella Sicilia della sua fanciullezza, invece, al mattino venivano letteralmente buttati fuori di casa.
Partendo dall’interpretazione dell’Odissea, dal rapporto di Ulisse e Penelope, dagli eroi e eroine che nella letteratura hanno tradito, dei quali solo le seconde, però, muoiono suicide o uccise, “Otello nel dubbio di essere tradito uccide. Madame Butterfluy nella certezza di essere tradita si uccide.”, parla del tradimento, nella diversa prospettiva maschile e femminile ed evidenzia quelle variazioni, che si apportano nella vita di tutti i giorni, soprattutto in quella degli uomini, e per le quali è impossibile non comprendere di ‘aver le corna’: il telefonino che non si perde mai di vista, sempre senza suoneria, che viene portato anche in bagno, una maggiore cura del proprio corpo, il farsi la doccia con maggiore frequenza nel corso della settimana e addirittura della giornata, l’andare a giocare a calcetto il più possibile… di contro un uomo capisce difficilmente se la propria donna lo ha tradito, se non a distanza di diversi anni, anche se lei compra un intero negozio di intimo.
Terza ed ultima figlia, ha dovuto superare diversi traumi durante l’infanzia:“ primo figlio è dell’amore, la terza nasce perché capita”, “quando ci si fa il bagno: il primo nell’acqua pulita, la terza dopo i due lavaggi dei precedenti fratelli, sempre nella stessa acqua, fa al contempo anche i fanghi”!
Il quotidiano viene trattato con ironia e raffinata simpatia, le esperienze personali forniscono la base per costruire il testo, partendo dalla considerazione che per far divertire le persone, le stesse hanno bisogno di immedesimarsi nelle situazioni presentate.