Un’altra puntata della rubrica risponde a una domanda sempre più diffusa, soprattutto in previsione di una possibile inversione delle politiche monetarie. Oggi si analizzano le obbligazioni in Usd ad alto rendimento, con un punto poi sul cambio €/$, si fa un confronto fra un Btp e un Unione europea (con una promessa!) e infine si esamina un dividendo azionario da record.

Il report della domenica

Dopo il grande successo riscosso dalla prima puntata della ricerca di rendimenti fra il 6 e il 7% eccone una seconda. Questa volta diversifichiamo sul fronte valute e analizziamo – nella prima parte – la disponibilità di obbligazioni con tale forchetta di yield espresse in dollari Usa. Fra le quali la possibilità di conquistare risultati così elevati è nettamente più rilevante rispetto all’area euro. Non solo: la loro stragrande maggioranza ha taglio 1.000 o 2.000. Quindi sono più facili da gestire. Inevitabile però una raccomandazione: meglio operare con un conto in valuta, sui cui vantaggi abbiamo già scritto in passato e torneremo in futuro.

 Cinque alternative in $ di Banca Intesa per il retail

La principale banca italiana ha emesso molto in Usd negli ultimi tempi. Ecco allora un confronto fra cinque strutture diverse, che possono integrarsi fra loro consentendo di affrontare il quadro Usd in maniera dinamica. Sono tutte a taglio 2.000 $.

Tasso misto Usd (quotazione in corso 98,8 $) XS2641797852 Scadenza 29/6/2028 1° e 2° anno 6,15% – dal 3° anno tasso variabile Sofr (min. 4,2% – max 6,15%)
Step-up/Cedola crescente (quotazione in corso 99,3 $) XS2641775452 Scadenza 29/6/2027 1° anno 3,6% – 2° anno 4,6% – 3° anno 5,6% – 4° anno 6,6%
Tasso fisso (quotazione in corso 102,8 $) XS2591231191 Scadenza 24/2/2025 5,4%
Tasso fisso (quotazione in corso 100,6 $) XS2698043515 Scadenza 10/11/2025 5,6%
Step-down/Cedola decrescente (quotazione in corso 101,9 $) XS2698043606 Scadenza 10/11/2029 8% (1° e 2° anno) – 6% (3° e 4° anno) –

5% (5° e 6° anno)

Domanda inevitabile: perché il tasso fisso febbraio 2025 quota decisamente di più rispetto all’altro tasso fisso, il più lungo novembre 2025? Ciò dipende dalla curva particolarmente inclinata al ribasso delle scadenze a due anni, un’anomalia che si inserisce nell’anomalia più ampia di tutta la “yield curve” Usa.

 Sempre in Usd, alla ricerca di alti rendimenti su Borsa Italiana

La quantità di titoli disponibili è talmente ampia che se li pubblicassimo tutti metteremmo forse in crisi la vostra pazienza! Ci limitiamo allora a una selezione estendendo il rendimento base al 5%.

SudAfrica 6,25% Mz41 Usd US836205AP92 Yield 8,3%

(Rating BB-)

Taglio 100.000 Usd – Liquidità media
Turchia 8% Fb34 Usd US900123AT75 Yield 8,0%

(Rating B)

Taglio 2.000 Usd – Liquidità elevata
Romania 7,625% Ge53 Usd XS2571924070 Yield 7,3%

(Rating BBB-)

Taglio 2.000 Usd – Liquidità media
Uber 7,5% St27 Usd USU9029YAC40 Yield 6,8%

(Rating B+)

Taglio 2.000 – Liquidità media
Ungheria 7,625% Mz41 Usd US445545AF36 Yield 6,7%

(Rating BBB-)

Taglio 2.000 – Liquidità elevata
Italy 3,875% Mg51 Usd US465410CC03 Yield 6,5%

(Rating BBB)

Taglio 200.000 Usd – Liquidità bassa
Ford Motor 6,625% Ot28 Usd US345370BY59 Yield 6,2%

(Rating BBB-)

Taglio 1.000 Usd – Liquidità media
Bank of America 3,248% Ot27 Usd US06051GGA13 Yield 5,2%

(Rating A-)

Taglio 2.000 Usd – Liquidità elevata
Apple 3,85% Ag46 Usd US037833CD08 Yield 5,1%

(Rating AA+)

Taglio 2.000 Usd – Liquidità media
Amazon 4,250% Ag57 Usd US023135BM78 Yield 5,1%

(Rating AA)

Taglio 2.000 Usd – Liquidità media

Consigli operativi – Inevitabile, in questa fase, la scelta, di scadenze soprattutto lunghe, al fine di cogliere rimbalzi delle quotazioni in presenza di una Fed che dovesse cominciare a tagliare i tassi – La selezione di emissioni a piccolo taglio consente di costruire strategie con entrate scaglionate nel tempo per ottimizzare via via i prezzi di carico – Attenzione naturalmente al rating: ne abbiamo indicati di tutti i livelli, per permettere una diversificazione del rischio di credito – La liquidità talvolta meno favorevole varia logicamente anche in funzione dell’andamento dei mercati e può quindi subire rialzi o ribassi di seduta in seduta.

 Il punto su una bella cedola brasiliana in Usd

Emissione Brasile 7,125% 2037
Isin US105756BK57
Scadenza 20/1/2037
Quotazione Borsa Italiana (Tlx)
Taglio 1.000 Usd
Rating BB
Ultimo prezzo 105,2 Usd
Rendimento in corso 6,6%
Duration 8,1
Trend Sui minimi dell’ultimo anno
Aliquota fiscale 12,5%
Scambi su Tlx Significativi
Punto forte Rendimento cedolare
Punto debole Il rating di un Paese esposto a varie incertezze economiche

 I riferimenti tecnici per il cambio euro/dollaro

Comprare bond in dollari rende nettamente di più rispetto a quelli in euro e ha anche altri vantaggi ma logicamente c’è la variabile del cambio. Forniamo in merito una valutazione tecnica del cross in corso.

Debolezza del $ se… ►►►► Salita sopra 1,107 e 1,123
►►► Cambio in corso 1,088 Eur/Usd ▲▲▲  ▼▼▼
Forza del $ se… ►►►► Discesa sotto

1,064 e 1,047

 E ora un confronto tutto in euro, con una promessa…

Torniamo sulla valuta di casa nostra e realizziamo un raffronto fra un Btp e un’emissione dell’Unione europea con scadenza poco più che decennale.

Emissione Btp 5% Ag2034 Eu (Unione europea) 3,25% Lg2034
Isin IT0003535157 EU000A3K4D41
Scadenza 1/8/2034 4/7/2034
Taglio 1.000 Eur 1.000 Eur
Rating BBB AAA
Ultima quotazione 107,6 Eur 100,8 Eur
Rendimento in corso 4,1% 3%
Duration 8 8,7
Trend Nettamente rialzista da metà ottobre Fortemente rialzista da inizio ottobre
Aliquota fiscale 12,5% 12,5%
Riferimenti grafici L’area fra 108 e 109 Eur costituisce una resistenza già toccata varie volte nel corso del 2023 Il titolo è stato emesso a marzo 2023 e quindi ha uno storico troppo corto per consentire una valutazione attendibile
La novità Nei giorni scorsi asta del Btp 4,2% 1/3/2034 (7° e 8° tranche) a prezzo di aggiudicazione 100,58 Dal 24 novembre è entrato in quotazione sul Mot il titolo Eu 3,125% Dic2028 (Isin EU000A3K4EN5)

Diamo per scontata l’osservazione di chi ci legge: questi bond non rientrano nella categoria dei rendimenti indicati nel titolo del report di oggi, ovvero fra il 6 e il 7%. Perché? Ve lo spiegheremo la prossima settimana, quando proporremo degli stratagemmi per aumentare la redditività di Btp e compagni che abbiano yield in corso sotto il 5% (il massimo per i nostri governativi si attesta al 4,7% riferito all’1/10/2053). Appuntamento fra sette giorni.

 Un super dividendo italiano 2023, che forse lo sarà anche nel 2024

E’ in testa alla classifica dei prevedibili rendimenti azionari relativi a titoli quotati su Borsa Italiana. Si tratta di Banca Ifis, attiva soprattutto in servizi e soluzioni di credito alle imprese e nell’acquisizione/gestione di portafogli di crediti deteriorati. Questi tutti gli elementi per valutarne l’interesse in termini di “total return”.

Isin IT0003188064
Ultima quotazione (1/12/2023) 15,93 Eur
Dividendo versato nel 2023 1,6 Eur (0,4 Eur stacco 20/11/23 e 1,2 Eur stacco 20/11/2023)
Rendimento lordo alla chiusura di venerdì (sulla base del dividendo 2023) 10,04%
Strategia futura del dividendo In una dichiarazione alla stampa economica il presidente di Banca Ifis, Ernesto Furstenberg Fassio, ha dichiarato che Banca Ifis è al lavoro per il passaggio da un dividendo stabile a uno progressivo attraverso un’ottica espansiva del payout ratio. Il consiglio di amministrazione ha avviato in merito un progetto di revisione delle attuali politiche di dividendo con l’obiettivo di formalizzare una nuova policy che salvaguardi la solidità patrimoniale della banca e soddisfi le aspettative dei soci di ritorno del proprio investimento, in linea con le best practice italiane ed europee
Quindi prospettive ancor più interessanti? Il payout ratio previsto è attorno al 50%. Si consideri poi che l’utile netto del gruppo nei primi nove mesi del 2023 è stato pari a 124,7 milioni di euro, in crescita del 18,2% rispetto ai 105,5 milioni di euro dei primi nove mesi del 2022
Analisi tecnica dell’azione Il titolo è inserito in un trend rialzista avviatosi dai minimi dell’autunno 2022 e supportato dallo scorso aprile da una media mobile a 200 periodi inclinata positivamente. La chiusura venerdì a 15,93 Eur si confronta con una prima tenue resistenza a 16,12 Eur e con una seconda più rilevante a 17,05. Debolezza in presenza di un ritorno sotto i progressivi supporti di 15,59 Eur e poi di 15,17 e 14,84 Eur

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