Hai ascoltato il recente dibattito sul ritorno dell’Uranio e delle centrali atomiche, spinte anche dalle nuove tecnologie di fusione nucleare sempre più performanti  e vorresti investire in questa risorsa ma non sai come fare?

Partiamo con una brutta notizia: purtroppo non esiste un ETF quotato su Borsa Italiana, ma solamente al NYSE, dunque non armonizzato.

Pertanto, per chi decidesse di investire in questo ETF è necessario riporre la massima attenzione alla questione dichiarativa prima di approcciare tale investimento.

Il recente dibattito sull’uranio

Dopo i celebri disastri di Chernobyl e il più recente a Fukushima, avvenuto nel 2011, l’interesse verso le materie prime nucleari, e quindi anche nei confronti dell’uranio, è andato scemando. Molti Paesi hanno deciso di chiudere le proprie centrali nucleari mentre altri hanno continuato a investire in questa fonte energetica.

Ma poi, qualcosa è cambiato.

D’altronde, nonostante tutti i problemi relativi alla sicurezza è anche vero che l’uranio permette di produrre energia verde, non emettendo Co2, a differenza delle controverse fonti fossili come il petrolio. Per questo motivo, Stati come la Francia e gli USA hanno proseguito la sperimentazione in questo campo.

Ci sono molti Paesi, come la Germania, i quali ritengono che i rischi, anche quelli di smaltimento, sovrastino i benefici.

Insomma, come sempre ognuno va per la sua strada.

Tuttavia, dopo gli Accordi di Parigi, nel 2016, e tutt’ora dopo il COP26, a livello globale si sono imposti target ambientali per ridurre le emissioni, contenere il riscaldamento e velocizzare la transizione energetica. Inoltre, la recente inflazione sul petrolio e sul gas naturale e i problemi di scarsità delle terre rare indispensabili per il fotovoltaico, hanno nuovamente acceso l’interesse verso le fonti nucleari.

Un ETF per investire sull’uranio

Il Global X Uranium, è un ETF che investe a tutto tondo sull’uranio sia dal lato estrattivo che produttivo. L’ETF è in quotazione dall’11 aprile 2010, è quotato in dollari sul NYSE con simbolo URA e ISIN US37954Y8710.

Al 10 marzo 2022 il suo patrimonio in gestione ammontava a circa 1,75 miliardi di dollari; su questo aspetto è interessante notare come gli asset in gestione ammontavano a 1,13 miliardi al 31 gennaio 2022, sottolineando un rapido e acceso interesse da parte degli investitori. L’ETF è a distribuzione semestrale.

La politica di investimento prevede la replica del benchmark Solactive Global Uranium & Nuclear Components, un indice Total Return che come tale prevede il reinvestimento periodico dei proventi.

 

Provaci gratis e senza impegno per 7 giorni qui>>

 

Cosa dice Trendycator sul Global X Uranium

GlobaX Uranium con BUY di Trendycator. Fonte RendimentoFondi.it

Il nostro indicatore proprietario Trendycator aveva anticipato questo acceso trend al rialzo.

L’indicatore aveva dato il suo segnale di BUY nella settimana del 12 giugno 2020, quando il NAV quotava circa 10,93$.

Da quel momento, il prezzo della quota unitaria ha mostrato una crescita di base durata 91 settimane, fino ai giorni nostri. Seguire le indicazioni del Trendycator avrebbe garantito al lettore un rendimento, considerando il NAV attuale di 25,64$, di circa il 134,6% in meno di due anni.

 

Prospettive per il futuro?

Nel futuro questo asset ha ancora un grande potenziale di crescita, infatti, se si osserva il grafico sul lungo periodo si vede come nel corso degli anni abbia subito un calo drastico delle quotazioni, proprio dovuto al progressivo calo di interesse e relativo innalzamento dell’interesse sulle rinnovabili.

Pertanto, se in un prossimo futuro si andranno a risolvere alcune criticità quali le scorie e la stabilità degli impianti, potenzialmente l’Uranio potrebbe tornare ad essere un investimento dal grande potenziale.

Global X Uranium sul lungo periodo. Fonte RendimentoFondi.

 

Provaci gratis e senza impegno per 7 giorni qui>>