Caro fondo, quanto mi costi?
La questione dei costi dei fondi comuni è senz’altro una delle più dibattute da sempre.
E’ una idea diffusa che i fondi comuni di investimento siano cari ma non è sempre così.
Le spese accessorie dei fondi
Chiariamo innanzitutto la peculiare differenza che c’è tra le spese una tantum e le spese correnti.
Fra le spese una tantum vanno annoverate ad esempio le spese di ingresso, di uscita, di switch, di performance.
Ovvero tutte quelle spese accessorie che da sempre hanno creato disaffezione verso il mondo dei fondi comuni di investimento.
Beh, se stai prendendo in considerazione di investire in fondi comuni ma sei frenato da tutti questi costi, sappi che ci sono buone notizie per te!
Sì perché ormai tutti i broker online scontano totalmente questi costi, non hai più scuse per non comprare un fondo comune di investimento.
Le spese fisse dei fondi
Fra le spese fisse, ovvero che ancora oggi dobbiamo pagare per detenere un fondo comune troviamo la spesa di negoziazione e le spese correnti.
Anche in questo caso, le spese di negoziazione sono spesso vicine allo zero, i broker online ormai consentono una negoziazione dei fondi ad un costo pari a quello di una comune azione.
Le spese correnti sono le uniche che ancora permangono inalterate ma non sono per forza sempre un male.
Servono infatti a remunerare il gestore del fondo affinché possa amministrare il nostro denaro come fosse il gestore della nostra impresa di famiglia.
Certo, è indiscutibile che se il gestore si limita a fare il compitino, rimanendo sempre a benchmark, allora può essere considerata una spesa eccessiva ma se il gestore è bravo e riesce a battere il benchmark allora, a nostro avviso, si merita una giusta remunerazione. Esattamente come noi tutti pretendiamo una giusta remunerazione per il nostro lavoro, al pari non sarebbe corretto negare il compenso ad un bravo gestore.
Se acquisto un ETF spendo di meno
Non è sempre così semplice, esistono infatti diverse problematiche anche legate agli ETF.
Innanzitutto esiste il problema della liquidità degli ETF, la quale colpisce unicamente gli ETF e che è in grado di creare un enorme divario fra le performance teoriche e quelle reali.
I fondi comuni di investimento al contrario, non avranno mai il problema della liquidità in quanto non dobbiamo attendere una controparte che desideri acquistare le nostre quote ma sarà sempre il gestore a riassorbirle.
Inoltre, con un ETF difficilmente riuscirei ad esempio a fare un investimento diversificato tanto quanto un singolo fondo, probabilmente dovrò acquistare più ETF per ottenere il medesimo grado di diversificazione. A quel punto, è chiaro che fra la sommatoria di costi bancari e di TER andrò a spendere tanto quanto un singolo fondo. E’ senz’altro vero che un singolo ETF ha un costo di gestione annuo inferiore, ma se devo fare una sommatoria di ETF devo far bene i miei conti.
Te ne parlo qui.