Investire in obbligazioni: non commettere gli errori del 99% dei risparmiatori
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Per prima cosa abbiamo visto come inutili e prolisse esasperazioni teoriche, prive di ogni legame con la vera pratica dei mercati, si traducano nell’utilizzo di modelli di valutazione delle obbligazioni ormai superati o in alcuni casi concettualmente errati rispetto al reale mondo degli investimenti con le obbligazioni. Poi abbiamo parlato di come moltissimi investitori non stiano prestando attenzione ai mercati obbligazionari, con la convinzione che i rendimenti siano ancora bassi, mentre in realtà stiamo per entrare nella fase del ciclo economico e finanziario favorevole alle obbligazioni. E infine abbiamo messo in evidenza come le grandi banche d’affari USA conseguano i loro maggiori profitti con il trading sulle obbligazioni, ottenendo risultati economici con un rapporto rischio/rendimento almeno 10 volte superiore all’investimento in qualunque altra asset class finanziaria. Ora, è giunto il momento di rispondere alla domanda più importante di tutte. Come si investe da professionisti e con profitto sui mercati obbligazionari? È molto importante rispondere a questa domanda, perché ci permette di comprendere gli errori commessi da migliaia di investitori quando approcciano le obbligazioni. Per non fare come loro. Nella stragrande maggioranza dei casi le obbligazioni vengono scelte spulciando le tabelle di ranking dei vari quotidiani finanziari o dei siti di informazione finanziaria. Spesso si guarda anche alle tabelle delle piattaforme di trading. E la scelta su cosa inserire in portafoglio è quasi sempre guidata da due sole caratteristiche delle obbligazioni osservate: il rendimento e la scadenza. In alcuni casi si considera molto sommariamente anche l’eventuale rischiosità dell’emittente. L’errore di questo modo di procedere sta in questo: il rendimento, la scadenza e il rischio emittente in termini assoluti non servono a nulla. È il confronto di questi e altri parametri in termini relativi e non assoluti che ci permette davvero di elevare la nostra capacità di selezionare solo le obbligazioni migliori e comprendere appieno rischi e opportunità nell’investimento. Anche noi, prima di sapere cosa sappiamo oggi, sceglievamo le obbligazioni in questo modo e solo dopo molto lavoro abbiamo capito quanto tutto questo fosse inefficiente prima di raggiungere i risultati che, con le competenze che abbiamo oggi, avremo raggiunto in meno della metà del tempo. Risultati che sono stati possibili perché abbiamo imparato a costruire e utilizzare i modelli di valutazione giusti, abbiamo imparato l’arte della valutazione delle obbligazioni e le strategie operative adatte. Una vera metodologia che tutti possono imparare ed utilizzare, basata su solidi principi matematici che con pochi semplici calcoli apre un mondo di possibilità di investire come i professionisti. La metodologia è basata in 4 step:
- Censimento delle obbligazioni di interesse
- Calcolo o stima dei rendimenti e dei principali parametri finanziari
- Valutazione in Asset Swap Spread
- Scelta della strategia operativa più adatta
Per partecipare è sufficiente iscriversi al link qui sotto.
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Infine, come preannunciato, ecco la nostra piccola sorpresa. Come ringraziamento per averci seguiti in questa serie di articoli, abbiamo reso disponibile una lezione molto importante di Bond Mastery, in cui spieghiamo dettagliatamente perché alcuni modelli di valutazione sono assolutamente da evitare. Per accedere alla lezione direttamente, questo è il link: Dov’è la curva Free Risk?