26Mar 15
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TATOOINE Nella saga di Star Wars si chiamava Tatooine ed era il pianeta desertico illuminato da due soli, patria di Anakin Skywalker il Cavaliere Jedi che poi si convertì alla Forza Oscura. Qui lui fu addestrato dal mitico Obi-Wan Kenobi e sempre qui, riparò suo figlio Luke, altro eroe di questo capolavoro narrativo. Il nome di Tatooine fu scelto dal regista George Lucas ispirandosi al luogo dove, fin dal primo episodio girato nel 1976, sono state ambientate le scene ed allestito il set che ricostruiva il pianeta. Questo luogo era la città di Tataouine nella Tunisia meridionale. UNA WAY-STATION PER L’ISIS Oggi […]
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21Mar 15
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IL SIMPATICO LUTTWAK Il prof. Edward Luttwak, politologo e analista americano più conosciuto a Roma che a Washington, da tempo presenzia tutti gli spazi mediatici del nostro Paese; da Vespa a Formigli, da Lilli Gruber alla Zanzara, Luttwak è intervistato da tutti su tutto e dispensa consigli agli italiani sull’intero scibile umano; alcuni geniali (come quando propose di dare in gestione il sito di Pompei alla Disney), altri un po’ meno, soprattutto quando parla di politica estera e si abbandona alla strenua e difesa a prescindere della Casa Bianca. Qualche tempo fa, a Piazza Pulita, l’ha detta grossa; parlando della […]
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05Mar 15
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I “FIANCHEGGIATORI” DI PUTIN Qualche giorno fa sul Corriere della Sera, Angelo Panebianco ha scritto un editoriale duro e incisivo contro “gli amici italiani di Putin” di fatto fiancheggiatori di un “regime brutalmente disvelato dall’omicidio del dissidente Nemtsov”; un regime chiaramente neo-imperialista all’esterno e autoritario all’interno. L’assassinio di un oppositore di Putin ha aperto la diga ai commenti isterici di molti analisti europei. Ovviamente è da complottisti osservare che Nemtsov, figura ormai marginale della variegata dissidenza anti-Putin, sia stato ucciso in mezzo alla strada, nel centro di Mosca, un giorno prima di una manifestazione delle opposizioni; mancava solo che i […]
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20Feb 15
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I Foreign Fighters, i combattenti stranieri islamici impiegati in Siria e in Libia, sono oggi considerati una delle principali minacce alla sicurezza dell’Occidente, principalmente per due ragioni: 1) il fattore di rischio espansione del conflitto (legato a combattenti che non operano con legami territoriali); 2) la possibilità che molti di loro possano rientrare nei paesi di origine (soprattutto europei) sotto forma di minaccia terroristica. Ecco cinque cose da sapere su di loro per compredere il pericolo: 1) QUANTI SONO VERAMENTE? Le cifre sui Foreign Fighters impegnati in Siria sono controverse perché non esistono dati ufficiali e i servizi d’intelligence faticano […]
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17Feb 15
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“L’Occidente deve scegliere tra me o il caos del terrorismo”. Mu’ammar Gheddafi pronunciò queste parole il 6 Marzo del 2011 al giornalista Laurent Valdiguié inviato de Le Journal du Dimanche, in una delle sue ultime interviste ad un giornale occidentale. Gli europei accolsero il monito del Colonnello con indifferenza; in fondo il suo sembrava lo stesso argomento usato dagli altri ex amici dell’Occidente diventati improvvisamente despoti nel disperato tentativo di fermare il crollo dei propri regimi (come Ben Ali in Tunisia e Mubarak in Egitto) . L’ubriacatura della Primavera Araba e le manipolazioni che i media occidentali stavano compiendo su un […]
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11Feb 15
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IL DELIRIO ANTI-PUTIN Nel marzo scorso Hillary Clinton, ex segretario di Stato americano e probabile candidata liberal alla presidenza 2016, ha dichiarato che Vladimir Putin è come Hitler; la sua politica di difesa della minoranza russa in Ucraina sarebbe uguale alla difesa che il Fürher fece dei “tedeschi etnici” in Cecoslovacchia e Romania, prima dell’invasione dei due paesi da parte della Germania; come a dire anche Putin si sta preparando all’invasione. La Clinton non è nuova a queste acrobazie concettuali: fu lei a giustificare la guerra in Libia del 2011 con una previsione inventata su una follia giuridica (lo abbiamo […]
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30Gen 15
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KATA’IB HEZBOLLAH Due video caricati su You Tube il 27 e il 28 gennaio, ci spiegano meglio di tante parole il confuso mosaico di guerra che attraversa il Medio Oriente in questa fase di conflitti incrociati. Si tratta di video propagandistici delle Brigate Hezbollah (Kata’ib Hezbollah), un gruppo sciita iracheno operante fin dall’inizio della guerra in Iraq nell’ambito della variegata “insorgenza anti-occidentale”. Le Brigate Hezbollah irachene (legate ma distinte dagli Hezbollah del Partito di Dio libanese) sono state inserite, nel 2009, nella lista delle organizzazioni terroristiche del Dipartimento di Stato americano; l’organizzazione è considerata responsabile non solo di diversi attacchi […]
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25Gen 15
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UNA LETTERA È il 26 aprile del 2007 quando l’allora premier britannico Tony Blair, prende carta e penna e, su carta intestata “Downing Street”, scrive una lettera: “Caro Mu’ammar, spero che tu e la tua famiglia stiate bene…” Mu’ammar è il colonnello Gheddafi. Nella lettera, Blair si rammarica del fatto che un tribunale britannico si sia opposto ad un caso di estradizione a Tripoli e spera che questa decisione non comprometta “l’efficace cooperazione bilaterale che si è sviluppata tra Regno Unito e Libia negli anni recenti”, soprattutto “nel settore cruciale della lotta al terrorismo”. Blair si riferisce a due esponenti […]
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14Gen 15
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Le dimissioni di Giorgio Napolitano consentono di affrontare, senza più condizionamenti di ruoli istituzionali, alcuni pezzi della nostra storia recente; anche per spiegare quali dinamiche politiche avvengono quando il corso normale di una democrazia viene alterato. Per farlo useremo il parallelo con l’Ucraina, nazione in cui la sovranità nazionale è, di fatto, sospesa. I MINISTRI DI POROSHENKO Il 2 dicembre scorso, il Presidente ucraino Petro Poroshenko ha nominato tre cittadini stranieri come ministri (rispettivamente alle Finanze, all’Economia e alla Salute); ma siccome la Costituzione vieta ai non ucraini di ricoprire incarichi di governo, Poroshenko, ha pensato di dar loro la cittadinanza il giorno stesso […]
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16Dic 14
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UN FRANCESE, UN’AMERICANA E UN ITALIANO Un francese, un’americana e un italiano: non è l’incipit di un barzelletta ma coloro che dobbiamo ringraziare per aver imposto con miopia la più assurda tra le assurde guerre che l’Occidente ha condotto in questi ultimi anni in nome dell’imperativo umanitario. Il disastro in Libia e lo spaventoso errore di generare un “regime change” non governato, trasformando quello che era uno dei paesi più stabili e floridi dell’Africa in un cumulo di macerie, hanno tre firme d’autore. IL FRANCESE La prima è quella Nicolas Sarkozy, l’ex presidente francese, gollista con velleità napoleoniche. Fu lui […]
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