13Apr 18
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SIRIA: IL PRECEDENTE È il 1957; il Presidente americano Eisenhower e il Primo Ministro britannico Mcmillan decidono che è arrivato il momento di un “regime change” in Siria. Shukri al-Quwatli il presidente siriano che aveva vinto le prime elezioni democratiche, l’eroe dell’indipendenza non era più affidabile; si stava avvicinando troppo all’Unione Sovietica e Washington e Londra non potevano correre il rischio di perdere il controllo del petrolio siriano, né che la Siria diventasse un caposaldo comunista in Medio Oriente. E così furono messi in campo Cia e Sis per studiare la soluzione migliore. E fu trovata: scatenare una serie di […]
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05Set 17
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FRANKENSTEIN-CIA La morale è quella contenuta nel Frankenstein di Mary Shelley: la storia del mostro creato in laboratorio che si rivolta contro il suo creatore. È una costante che si ripete nella storia. E così non dovrebbe sorprendere sapere che martedì scorso, nel nord della Siria, soldati Usa sono stati attaccati da ribelli siriani anti-Assad. A darne la notizia alla Reuters è stato il colonnello Ryan Dillon, portavoce della Coalizione a guida statunitense che opera al fianco dei curdi contro l’Isis. Che lo scontro non sia stato un incidente ma un attacco premeditato, lo dimostra il fatto che gli americani hanno dovuto ammonire i turchi […]
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18Mag 17
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IL MATTATOIO Il Dipartimento di Stato americano ha comunicato al mondo la notizia sconvolgente che Assad ha costruito forni crematori per eliminare ogni traccia delle esecuzioni di massa che sta conducendo contro gli oppositori. In una conferenza stampa il 15 maggio scorso, Stuart Jones, vice-Segretario per gli Affari del Vicino Oriente, ha dichiarato che: “a partire dal 2013 il regime siriano ha installato un forno crematorio all’interno della prigione di Saydnaya. Lo scopo è eliminare le prove e nascondere l’entità della omicidi di massa che avvengono nel carcere stesso”. Il carcere di Saydnaya è venuto alla ribalta della cronaca nel Febbraio scorso, quando […]
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27Apr 17
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ELISEO: UN CONSIGLIO DI GUERRA Ieri mattina all’Eliseo, il Presidente della Repubblica Hollande ha riunito il Consiglio di Difesa e di Sicurezza Nazionale l’organo supremo che sovrintende le decisioni militari e di intervento all’estero, le operazioni di intelligence, le questioni di sicurezza strategica e di lotta al terrorismo. C’erano i ministri più importanti del governo i vertici delle Forze Armate e dei Servizi Segreti. Oggetto della riunione, la Évaluation Nationale, la relazione finale del Governo sul “presunto attacco chimico” a Khan Sheikhoun, in Siria, il 4 Aprile scorso. La relazione di sei pagine, ha individuato nel regime siriano il responsabile della […]
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06Apr 17
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PERCHÉ? A distanza di giorni dalla tragedia di Idlib è impossibile trovare un solo analista, un solo giornalista, un solo politico tra quelli che provano a capire veramente cosa è accaduto in Siria, in grado di rispondere alla più importante delle domande: “Perché?” Perché Assad avrebbe deciso di effettuare un bombardamento chimico nella fase finale di una guerra ormai vinta e nel giorno in cui a Bruxelles si apriva la Conferenza Internazionale sul futuro della Siria (e su quello suo)? E perché l’avrebbe fatto pochi giorni dopo aver incassato dall’Amministrazione Trump (per bocca di Nikki Haley, ambasciatrice all’Onu), la conferma che […]
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30Mar 16
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KHALED Khaled Assad era un archeologo. Anzi era l’archeologo. Era il più famoso archeologo siriano, uno dei maggiori studiosi al mondo; l’uomo che per 40 anni aveva custodito e amato Tadmor, l’antica Palmira. Fu grazie ai suoi studi che il sito fu riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Membro del partito Baath e fedele di Assad, quando sopraggiunsero le orde del Califfato, lui non scappò: ad ottant’anni rimase lì a fronteggiare l’orrore. Nei mesi precedenti aveva nascosto le opere più preziose perché non andassero distrutte dalla follia iconoclasta jihadista. Quando fu catturato decise di non rivelare ai suoi aguzzini dove le aveva […]
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16Mar 16
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È VERO RITIRO? Era l’Ottobre del 2015, la Russia aveva iniziato le operazioni in Siria su richiesta del governo di Damasco, quando il presidente americano Barack Obama predisse: “il tentativo dei russi di aiutare Assad (…) non farà che bloccarli in un pantano e non funzionerà”. A distanza di cinque mesi, Mosca nel pantano non c’è finita ed ora annuncia il suo “ritiro” dalla Siria per raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nella terminologia comune il concetto di ritiro è spesso associato all’idea di sconfitta. Fu un ritiro quello americano in Vietnam e in Iraq; così come un ritiro fu quello sovietico in […]
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13Ott 15
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I cattivi sono tre; e sono sempre gli altri. IL PRIMO CATTIVO Il primo cattivo si chiama Assad e fa il dittatore della Siria. La Siria è formalmente una Repubblica semi-presidenziale ma, di fatto, è un regime autoritario che reprime le opposizioni e limita la libertà di espressione. Non solo, ma la Siria ha finanziato per anni il terrorismo e i gruppi oltranzisti come gli Hezbollah libanesi che sono la spina nel fianco di Israele. Però la Siria è anche un paese economicamente solido, con uno dei migliori servizi sanitari del Medio Oriente (o almeno lo era prima della guerra […]
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30Set 15
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Philip Gordon, è stato consigliere speciale di Obama per il Medio Oriente; l’uomo che dal 2009 al 2013 ha lavorato, più di ogni altro, sui dossier Siria, Iran e Eurasia. Qualche giorno fa su Politico.com ha pubblicato un intervento in cui (nel linguaggio paludato di ogni diplomatico che si rispetti) ha riconosciuto che, in Siria, gli Usa hanno sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare. E forse anche qualcosa di più. La cosa ci rallegra non tanto per l’America, i cui errori stiamo scontando noi europei in maniera drammatica, quanto perché l’analisi di Gordon zittisce quei compulsivi atlantisti per i quali, criticare l’America, è una sorta di lesa […]
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11Set 15
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SIRIA: ARRIVANO I RUSSI Nei giorni scorsi la Nato ha obbligato la Grecia e la Bulgaria a chiudere il proprio spazio aereo ai voli russi verso la Siria. Secondo gli americani, Mosca starebbe trasportando strutture prefabbricate per ospitare dispiegamenti di reparti speciali; i russi sostengono invece che si tratterebbero di aiuti umanitari per fronteggiare l’ecatombe di profughi generata dalla guerra civile e garantire ponti aerei per i cittadini russi in Siria. Ricordiamo che sulla costa siriana, Mosca ha il suo unico sbocco nel Mediterrnaeo attraverso la basa navale di Tartus e la capitolazione di Assad comprometterebbe questa posizione cruciale. Immagini […]
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