Hai una visione geocentrica ed antropomorfizzata di Dio, magari se tu pensassi che Dio è una realtà necessaria per spiegare razionalmente l’esistenza qualche dubbio ti verrebbe prima di affermare che non esiste, la tua risposta è più che altro una critica alla visione religiosa classica di Dio, non una risposta precisa alla sua inesistenza.
fedenrico il
23 Settembre 2011 alle 19:26:
L’Ego non sa che Dio è dentro di noi. Per questo…
Psicologio il
22 Settembre 2011 alle 19:48:
Per Benedetto
Io dico la stessa cosa in sintesi;
Dio è la proiezione dei nostro bisogni infantili di protezione;
poichè i nostro genitori non sono stati perfetti,
chi meglio di un essere perfetto potrebbe proteggerci ?
Dio non è al di là di queste questioni, Dio è un’invenzione della mente umana
di cui non c’è alcun riscontro sulla terra, a meno di credere alla favole dei miracoli o della liquefazione del sangue (finto) di San Gennaro.
Tutta la nostra vita dipende da noi, non ci sono realtà soprannaturali che infliscono su noi stessi;
inoltre molti credono per amore verso i propri genitori, ma non mi voglio dilungare.
Pertanto sulla terra non esistono tracce di divinità; se anche esistesse una qualche diviità chissadove, visto che sulla terra non c’è e non si fa sentire, Dio è un entità di interesse nullo per chi vive quaggiù.
” L’oppressore è schiavo quanto l’oppresso, perchè chi priva gli altri della libertà è schiavo dell’odio, è chiuso dietro le sbarre del pregiudizio e della ristrettezza mentale. L’oppressore e l’oppresso sono entrambi derubati della loro umanità.” Nelson Mandela
Nel link che segue vi è un omaggio musicale e una lettera aperta per un uomo straordinario… Madiba Nelson Mandela… ho letto la sua autobiografia (anche quelle di Martin Luther King e Gandhi veramente!) e la sua vita, le sue parole e soprattutto le sue azioni sono un insegnamento per tutti noi e rispecchiano il sentiero che bramo per me stessa e l’intera umanità!
Questo è il mio canale youtube… se vi va, iscrivetevi e cliccate “mi piace” sul mio video, magari lasciate anche un commento!
” L’oppressore è schiavo quanto l’oppresso, perchè chi priva gli altri della libertà è schiavo dell’odio, è chiuso dietro le sbarre del pregiudizio e della ristrettezza mentale. L’oppressore e l’oppresso sono entrambi derubati della loro umanità.” Nelson Mandela
Nel link che segue vi è un omaggio musicale e una lettera aperta per un uomo straordinario… Madiba Nelson Mandela… ho letto la sua autobiografia (anche quelle di Martin Luther King e Gandhi veramente!) e la sua vita, le sue parole e soprattutto le sue azioni sono un insegnamento per tutti noi e rispecchiano il sentiero che bramo per me stessa e l’intera umanità!
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Nadia Vouch il
21 Settembre 2011 alle 22:03:
Trovo tutti questi ultimi commenti l’uno più profondo ed interessante dell’altro. E straordinario come il “semplice” richiamare l’essere umano, anche per un solo istante, a riflettere in se stesso, genericamente su questo misterioso “ego”, possa produrre dei pensieri straordinari. Questa è, secondo me, la vera magia che contraddistingue le persone. La magia che rende unico il pensiero di ciascuno, ed importante, anche se a volte conflittuale l’incontro con ognuno. Questa è la magia che, qualsiasi possa essere la difficoltà che sul nostro cammino incontriamo, ci fa proseguire, nonostante e comunque.
La Ego è come una fastidiosa ricchezza che ci portiamo dentro, appresso, sapendo di averla, a volte negandola, altre volte svendendola, ma senza mai perderla del tutto.
Non potrei nemmeno assegnare una preferenza ad uno dei commentatori, rispetto all’altro perché, tutti assieme, sono davvero importanti.
E tutti, nessuno escluso, sono unici ed irripetibili nella loro ego e nel coraggio di rivelarla. Grazie a tutti.
Benedetto il
21 Settembre 2011 alle 14:55:
Quello che viene definito energia che agisce dentro noi sono le pulsioni, la spinta ad agire per soddisfare i nostri bisogni primari come il cibarsi, dormire, riprodursi, ripararsi dal freddo, e quelle rappresentate dai bisogni affettivi che non sempre sono così evidenti e riconoscibili ad un’analisi superficiale. La coscienza intesa come capacità di discriminazione del reale, non sempre percepisce questa richiesta emotiva perchè essa è deformata da esigenze che a volte si presentano in forma distorta come ad esempio spesso l’odio è una forma reattiva di una richiesta d’amore che in questo caso si cerca fuori di noi, ho un pò semplificato il processo per spiegarmi.
ENRICO il
21 Settembre 2011 alle 10:23:
Io credo che per superare l’ Ego prima di tutto bisogna osservarlo dentro di noi…e nel momento stesso che lo osservo e capisco i movimenti posso incominciare la ricerca del nostro essere superiore o “sacro” la nostra ricerca sacra…non è semplice ma per annullare l’Ego devo aiutare gli altri e considerarli non separati da me a un uniti a me e a Dio…la via è l’amore…altra via non c’è…la continua spinta dell’Ego nella separatezza dagli altri ci porta a sicura sconfitta…l’unicità è la via…l’amore per il tutto la vittoria finale…
Utnapishtim il
21 Settembre 2011 alle 09:56:
È vero che l’Ego non lo sa, tuttavia può percepire i messaggi, i segnali, che provengono dal Sé. Solo adeguandosi alla superiore volontà di quest’ultimo, l’Ego troverà il suo equilibrio e realizzerà pienamente il suo destino.
ennio il
20 Settembre 2011 alle 21:41:
i nostri istinti primordiali, come per esempio l’istinto di sopravvivenza, vivono grazie al’energia psichica che sta dentro di noi. grande è l’energia istintuale in ogni organismo vivente. fuori di noi possiamo trovare soltanto fonti energetiche che permettono al nostro corpo di sopravvivere, come il cibo, l’aqua e il sole!!!
Nazario il
20 Settembre 2011 alle 15:17:
Mettiamola così: l’Ego sa, e lo sa molto bene, che la fonte dell’energia è dentro di sé, ma ha un’altra necessità prioritaria: interconnettersi, come fa un Computer, con una rete di relazioni esterne per esprimersi, farsi riconoscere, svilupparsi e aggiornarsi. Dentro di noi c’é una scheggia di divino… ma Il Padreterno ci da alla nascita un S.O. base, con solo poche applicazioni…
Bianchetti Andreino il
18 Settembre 2011 alle 22:07:
Si diceva di una certa evoluzione della personalità del bambino, che non può rimanere attaccata al proprio EGO, per tutta la vita, senza mai opporgli un no. Quando arriva l’età della ragionevolezza e una prima debole volontà comincia a scalpitare nella sua mente, si può stringere quel senso unico, ( esterno-interno ), in cui passano le energie vitali dell’EGO. Chiudere i canali sensoriali non possiamo, pena la morte dell’EGO; ma formare un cestino di rifiuti, opera assai ardua della volontà, che raccolga tutto ciò che ingrassa inutilmente l’EGO. Quando infatti, il troppo storpia, viene necessaria che la misura delle energie entranti, sia equilibrata dalla volontà che ognuno di noi si modella con le sue capacità. L’ubriacarsi di desideri inutili o impossibili, conduce a spaventose aspettative. L’inganno subdolo dell’autoadorazione ( Narciso docet ) aumenta la voglia malsana, di costruirci una fortezza inespugnabile sul verbo avere. Solo un paio d’esempi indicativi. Noi tutti che siamo passati per l’età di quel bambino lì, possiamo riconoscerci una certa volontà più o meno resistente, più o meno combattiva adatta a frenare la forza irruente dell’EGO. Tale volontà dispone tre armi che la natura ci ha consegnato col tempo: una razionalità scientifica, una razionalità filosofica e una razionalità sapienziale. Saluti.
Benedetto il
17 Settembre 2011 alle 08:29:
L’io non è un organizzazione monolitica che possiamo riscontrare in qualche zona del cervello, l’io è un insieme modulare in cui l’esperienza sensoriale contribuisce a costruire, ma non è prevalente nella sua formazione in quanto i dati dell’a reatà esterna sono recepiti, interpretati, acquisiti, comparati e in caso di necessità provvedono ad informarci sulla risposta. L’io è il risultato di un’attività neuronale il cui funzionamento è determinante ai fini del suo porsi nei confronti del reale, nel senso che un dosaggio alterato dei neurotrasmettitori provoca una risposta alterata che non rientra nella norma, l’io non è un attività volontaria, non dipende dalla volontà e legato a fattori inconsci che sfuggono all’attività cosciente.
audaci inni lagni il
16 Settembre 2011 alle 15:25:
L’ego sa che la fonte di energia e felicità è già in noi stessi, ma ne rappresenta solo una piccola parte che trova compimento e realizzazione dell’intero quando si unisce con quella degli altri: tante piccole fonti confluiscono fino a formare torrenti, fiumi, mari e persino oceani…
Bianchetti Andreino il
15 Settembre 2011 alle 22:15:
Quando un bambino appena nato, piange di continuo, significa, o che sta male o che ha fame. Il 99% il piccolo ha fame, e appena si attacca al seno di sua madre stiamo sicuri che smetterà di piangere:: il pianto chiamasi informazione-istintiva. Però è vero, bisognerebbe distinguere quali energie si serve l’EGO e soprattutto di che tipo. Cosa intendiamo noi per energia in uso all’EGO, o anche in suo contrasto, in sua opposizine. Questa primordiale struttura psichica si serve, principalmente dei nostri sensi, come porte o passi obbligati, per far alimentare la potenza dell’istinto con gli odori, i sapori, i suoni o rumori e altro. Lo diceva anche John Locke: ” Nihil est in intellectu, quod prius non fuerit in sensu “. ” Niente passa per la mente, se non è passato prima attraverso i sensi “. Penso che il filosofo inglese, del 1600, intendesse dare valore all’EGO in quanto colonna principale di tutta la struttura umana. I sensi, quindi, visti come canali attraverso i quali alimentare l’impianto primordiale dell’EGO. Ma non basta ciò, perchè questo IO che alimenta solo sè stesso, può portare anche a grosse catastrofi. Saluti.
Innanzitutto è necessario precisare di quale energia stiamo parlando, ovviamente. Non dell’Energia Informazione, secondo Paolo Manzelli, da me dimostrata clinicamente nei sistemi biologici, ignota al grande Einstein, come ho scritto nel sito di Nature (Einstein and God
: http://blogs.nature.com/news/thegreatbeyond/2008/0 /einstein_god_is_human_weakness.html). Infatti, la EI si trova dentro e fuori di noi, ovunque, nella Realtà non-locale. Dio come proiezione dell’uomo?
Un ateo serio non lo direbbe più dopo la confutazione fatta da Cornelio Fabro in “Introduzione all’Ateismo”.
Bianchetti Andreino il
14 Settembre 2011 alle 19:07:
Già il tema su cui approntare il commento mi conferisce qualche dubbio. A mio parere, l’EGO inizia a formarsi già al concepimento del feto, quando ancora si trova nella pancia della madre. Il “divenire” dell’EGO, cresce con lo stato fisico del feto, anzi, si forma piano piano insieme, per cui il nascituro è gia “istinto” con i propri “poteri” e le sue pulsioni. Esso impone la sua volontà in tempi molto antecedenti al concetto del sapere che viene dopo. Infatti, quando un bambino si pone le prime domande curiose o comincia a scarabbocchiare qualcosa, l’EGO ha già fatta tanta strada per conto suo. Posso sbagliarmi, ma penso che le informazioni del sapere viaggiano nella mente dopo che i neuroni si sono formati nel cervello, e così il pensiero e le sue idee. Dato l’argomento difficile, mi piacerebbe sentire il parere di qualche vostro esperto al riguardo. Grazie e saluti.
cinzia guatterini il
25 Settembre 2011 alle 12:28:
Dopo un lungo lavoro di ricerca introspettiva, sono addivenuta alla conclusione che tutta l’energia e’ dentro noi stessi, ma si attiva soltanto attraverso gli “altri”.
Diego Malcangi il
22 Settembre 2011 alle 16:07:
Grazie. Credo che Lei abbia ben capito il mio commento: una battuta, non in contraddizione ma a completamento dell’assunto iniziale.
Per lanciare questo dibattito si è fatto riferimento alla fonte dell’energia, che sarebbe dentro di noi. Io invece mi sono riferito solo all’energia, già sviluppata, che ho situato più negli altri: se l’energia sta negli altri, e la sua fonte sta dentro di noi, vuol dire che siamo vasi comunicanti.
Poi, mi chiedo se “gli altri” siano tali in quanto proiezione dell’Ego, giacché ciascuno è “Io” e vede “gli altri”, cioè se l’energia negli altri sia in quantità proporzionale al legame che stabiliamo (o che i casi della vita stabiliscono per noi)… Ma qui la cosa si fa troppo complicata.
Nadia Vouch il
15 Settembre 2011 alle 08:59:
Mi piace molto questo commento. Credo che davvero non si possa vivere solo per se stessi, anche quando si possiede una grande, sterminata personalità, è sempre auspicabile l’incontro con gli altri.
L’Ego non sa che l’energia è negli altri. Per questo si ostina a cercarla in sé stesso
Benedetto il
14 Settembre 2011 alle 15:45:
#Psicologio-visto che Dio non è altro che la proiezione dei suoi bisogni
Semmai Dio è la proiezione di nostro padre che dovrebbe soddisfare i nostri bisogni infantili irrsolti, questo succede per la rappresentazione di un Dio antropomorfizzato da parte delle religioni e che si adatta alle nostre esigenze psicologiche, in realtà Dio è al di là di queste questioni e la sua natura è per noi inconcepibile.
L’ego non e’ del tutto EGOistico, una parte di esso ha la tendenza ad insidiarci per spingerci a cercare la vera verità.
Psicologio il
12 Settembre 2011 alle 19:57:
E’ la stessa cosa che dire :
l’uomo la verità la cerca fuori di sè (es Dio)
ma sta dentro di lui,
visto che Dio non è altro che la proiezione dei suoi bisogni.
Luca il
23 Settembre 2011 alle 08:58:
sono assolutamente convinto che la sua analisi sia corretta. siamo molto meno liberi di scegliere di quanto non si creda.
Gigi il
22 Settembre 2011 alle 18:06:
Premetto che sono un ignorante, ma nessuno mi potrà convincere che siamo dotati di libero arbitrio: la natura ci fa nascere bassi, alti, scemi, intelligenti, dotati di un certo grado di volontà, e poi siamo influenzati continuamente in un’ infinità di modi. Non esiste in noi nè merito nè demerito per il nostro comportamento, ma dobbiamo comportarci come se avessimo il libero arbitrio, altrimenti sarebbe il caos nella nostra vita sociale.
Bnedetto il
12 Settembre 2011 alle 16:25:
lL’ego affonda le sue radici nella nostra infanzia, se intendiamo la componente egoica della nostra personalità, essa se non si evolve in un io maturo resta in una fase involutiva che ci condiziona per la vita in comportamenti coatti, la nostra vita è più determinata di quanto si creda, accettare questo principio è difficile in quanto mette in dubbio il libero arbitrio, che è un fontamento della nostra cultura. Non pretendo che questa breve analisi sia condivisa, anzi mi rendo conto che è inaccettabile, ma posso garantire che siamo messi così.
#Psicologio
Hai una visione geocentrica ed antropomorfizzata di Dio, magari se tu pensassi che Dio è una realtà necessaria per spiegare razionalmente l’esistenza qualche dubbio ti verrebbe prima di affermare che non esiste, la tua risposta è più che altro una critica alla visione religiosa classica di Dio, non una risposta precisa alla sua inesistenza.
L’Ego non sa che Dio è dentro di noi. Per questo…
Per Benedetto
Io dico la stessa cosa in sintesi;
Dio è la proiezione dei nostro bisogni infantili di protezione;
poichè i nostro genitori non sono stati perfetti,
chi meglio di un essere perfetto potrebbe proteggerci ?
Dio non è al di là di queste questioni, Dio è un’invenzione della mente umana
di cui non c’è alcun riscontro sulla terra, a meno di credere alla favole dei miracoli o della liquefazione del sangue (finto) di San Gennaro.
Tutta la nostra vita dipende da noi, non ci sono realtà soprannaturali che infliscono su noi stessi;
inoltre molti credono per amore verso i propri genitori, ma non mi voglio dilungare.
Pertanto sulla terra non esistono tracce di divinità; se anche esistesse una qualche diviità chissadove, visto che sulla terra non c’è e non si fa sentire, Dio è un entità di interesse nullo per chi vive quaggiù.
” L’oppressore è schiavo quanto l’oppresso, perchè chi priva gli altri della libertà è schiavo dell’odio, è chiuso dietro le sbarre del pregiudizio e della ristrettezza mentale. L’oppressore e l’oppresso sono entrambi derubati della loro umanità.” Nelson Mandela
Nel link che segue vi è un omaggio musicale e una lettera aperta per un uomo straordinario… Madiba Nelson Mandela… ho letto la sua autobiografia (anche quelle di Martin Luther King e Gandhi veramente!) e la sua vita, le sue parole e soprattutto le sue azioni sono un insegnamento per tutti noi e rispecchiano il sentiero che bramo per me stessa e l’intera umanità!
Questo è il mio canale youtube… se vi va, iscrivetevi e cliccate “mi piace” sul mio video, magari lasciate anche un commento!
http://www.youtube.com/user/tittinf?feature=mhsn
” L’oppressore è schiavo quanto l’oppresso, perchè chi priva gli altri della libertà è schiavo dell’odio, è chiuso dietro le sbarre del pregiudizio e della ristrettezza mentale. L’oppressore e l’oppresso sono entrambi derubati della loro umanità.” Nelson Mandela
Nel link che segue vi è un omaggio musicale e una lettera aperta per un uomo straordinario… Madiba Nelson Mandela… ho letto la sua autobiografia (anche quelle di Martin Luther King e Gandhi veramente!) e la sua vita, le sue parole e soprattutto le sue azioni sono un insegnamento per tutti noi e rispecchiano il sentiero che bramo per me stessa e l’intera umanità!
Questo è il mio canale youtube… se vi va, iscrivetevi e cliccate “mi piace” sul mio video, magari lasciate anche un commento!
Trovo tutti questi ultimi commenti l’uno più profondo ed interessante dell’altro. E straordinario come il “semplice” richiamare l’essere umano, anche per un solo istante, a riflettere in se stesso, genericamente su questo misterioso “ego”, possa produrre dei pensieri straordinari. Questa è, secondo me, la vera magia che contraddistingue le persone. La magia che rende unico il pensiero di ciascuno, ed importante, anche se a volte conflittuale l’incontro con ognuno. Questa è la magia che, qualsiasi possa essere la difficoltà che sul nostro cammino incontriamo, ci fa proseguire, nonostante e comunque.
La Ego è come una fastidiosa ricchezza che ci portiamo dentro, appresso, sapendo di averla, a volte negandola, altre volte svendendola, ma senza mai perderla del tutto.
Non potrei nemmeno assegnare una preferenza ad uno dei commentatori, rispetto all’altro perché, tutti assieme, sono davvero importanti.
E tutti, nessuno escluso, sono unici ed irripetibili nella loro ego e nel coraggio di rivelarla. Grazie a tutti.
Quello che viene definito energia che agisce dentro noi sono le pulsioni, la spinta ad agire per soddisfare i nostri bisogni primari come il cibarsi, dormire, riprodursi, ripararsi dal freddo, e quelle rappresentate dai bisogni affettivi che non sempre sono così evidenti e riconoscibili ad un’analisi superficiale. La coscienza intesa come capacità di discriminazione del reale, non sempre percepisce questa richiesta emotiva perchè essa è deformata da esigenze che a volte si presentano in forma distorta come ad esempio spesso l’odio è una forma reattiva di una richiesta d’amore che in questo caso si cerca fuori di noi, ho un pò semplificato il processo per spiegarmi.
Io credo che per superare l’ Ego prima di tutto bisogna osservarlo dentro di noi…e nel momento stesso che lo osservo e capisco i movimenti posso incominciare la ricerca del nostro essere superiore o “sacro” la nostra ricerca sacra…non è semplice ma per annullare l’Ego devo aiutare gli altri e considerarli non separati da me a un uniti a me e a Dio…la via è l’amore…altra via non c’è…la continua spinta dell’Ego nella separatezza dagli altri ci porta a sicura sconfitta…l’unicità è la via…l’amore per il tutto la vittoria finale…
È vero che l’Ego non lo sa, tuttavia può percepire i messaggi, i segnali, che provengono dal Sé. Solo adeguandosi alla superiore volontà di quest’ultimo, l’Ego troverà il suo equilibrio e realizzerà pienamente il suo destino.
i nostri istinti primordiali, come per esempio l’istinto di sopravvivenza, vivono grazie al’energia psichica che sta dentro di noi. grande è l’energia istintuale in ogni organismo vivente. fuori di noi possiamo trovare soltanto fonti energetiche che permettono al nostro corpo di sopravvivere, come il cibo, l’aqua e il sole!!!
Mettiamola così: l’Ego sa, e lo sa molto bene, che la fonte dell’energia è dentro di sé, ma ha un’altra necessità prioritaria: interconnettersi, come fa un Computer, con una rete di relazioni esterne per esprimersi, farsi riconoscere, svilupparsi e aggiornarsi. Dentro di noi c’é una scheggia di divino… ma Il Padreterno ci da alla nascita un S.O. base, con solo poche applicazioni…
Si diceva di una certa evoluzione della personalità del bambino, che non può rimanere attaccata al proprio EGO, per tutta la vita, senza mai opporgli un no. Quando arriva l’età della ragionevolezza e una prima debole volontà comincia a scalpitare nella sua mente, si può stringere quel senso unico, ( esterno-interno ), in cui passano le energie vitali dell’EGO. Chiudere i canali sensoriali non possiamo, pena la morte dell’EGO; ma formare un cestino di rifiuti, opera assai ardua della volontà, che raccolga tutto ciò che ingrassa inutilmente l’EGO. Quando infatti, il troppo storpia, viene necessaria che la misura delle energie entranti, sia equilibrata dalla volontà che ognuno di noi si modella con le sue capacità. L’ubriacarsi di desideri inutili o impossibili, conduce a spaventose aspettative. L’inganno subdolo dell’autoadorazione ( Narciso docet ) aumenta la voglia malsana, di costruirci una fortezza inespugnabile sul verbo avere. Solo un paio d’esempi indicativi. Noi tutti che siamo passati per l’età di quel bambino lì, possiamo riconoscerci una certa volontà più o meno resistente, più o meno combattiva adatta a frenare la forza irruente dell’EGO. Tale volontà dispone tre armi che la natura ci ha consegnato col tempo: una razionalità scientifica, una razionalità filosofica e una razionalità sapienziale. Saluti.
L’io non è un organizzazione monolitica che possiamo riscontrare in qualche zona del cervello, l’io è un insieme modulare in cui l’esperienza sensoriale contribuisce a costruire, ma non è prevalente nella sua formazione in quanto i dati dell’a reatà esterna sono recepiti, interpretati, acquisiti, comparati e in caso di necessità provvedono ad informarci sulla risposta. L’io è il risultato di un’attività neuronale il cui funzionamento è determinante ai fini del suo porsi nei confronti del reale, nel senso che un dosaggio alterato dei neurotrasmettitori provoca una risposta alterata che non rientra nella norma, l’io non è un attività volontaria, non dipende dalla volontà e legato a fattori inconsci che sfuggono all’attività cosciente.
L’ego sa che la fonte di energia e felicità è già in noi stessi, ma ne rappresenta solo una piccola parte che trova compimento e realizzazione dell’intero quando si unisce con quella degli altri: tante piccole fonti confluiscono fino a formare torrenti, fiumi, mari e persino oceani…
Quando un bambino appena nato, piange di continuo, significa, o che sta male o che ha fame. Il 99% il piccolo ha fame, e appena si attacca al seno di sua madre stiamo sicuri che smetterà di piangere:: il pianto chiamasi informazione-istintiva. Però è vero, bisognerebbe distinguere quali energie si serve l’EGO e soprattutto di che tipo. Cosa intendiamo noi per energia in uso all’EGO, o anche in suo contrasto, in sua opposizine. Questa primordiale struttura psichica si serve, principalmente dei nostri sensi, come porte o passi obbligati, per far alimentare la potenza dell’istinto con gli odori, i sapori, i suoni o rumori e altro. Lo diceva anche John Locke: ” Nihil est in intellectu, quod prius non fuerit in sensu “. ” Niente passa per la mente, se non è passato prima attraverso i sensi “. Penso che il filosofo inglese, del 1600, intendesse dare valore all’EGO in quanto colonna principale di tutta la struttura umana. I sensi, quindi, visti come canali attraverso i quali alimentare l’impianto primordiale dell’EGO. Ma non basta ciò, perchè questo IO che alimenta solo sè stesso, può portare anche a grosse catastrofi. Saluti.
Innanzitutto è necessario precisare di quale energia stiamo parlando, ovviamente. Non dell’Energia Informazione, secondo Paolo Manzelli, da me dimostrata clinicamente nei sistemi biologici, ignota al grande Einstein, come ho scritto nel sito di Nature (Einstein and God
: http://blogs.nature.com/news/thegreatbeyond/2008/0 /einstein_god_is_human_weakness.html). Infatti, la EI si trova dentro e fuori di noi, ovunque, nella Realtà non-locale. Dio come proiezione dell’uomo?
Un ateo serio non lo direbbe più dopo la confutazione fatta da Cornelio Fabro in “Introduzione all’Ateismo”.
Già il tema su cui approntare il commento mi conferisce qualche dubbio. A mio parere, l’EGO inizia a formarsi già al concepimento del feto, quando ancora si trova nella pancia della madre. Il “divenire” dell’EGO, cresce con lo stato fisico del feto, anzi, si forma piano piano insieme, per cui il nascituro è gia “istinto” con i propri “poteri” e le sue pulsioni. Esso impone la sua volontà in tempi molto antecedenti al concetto del sapere che viene dopo. Infatti, quando un bambino si pone le prime domande curiose o comincia a scarabbocchiare qualcosa, l’EGO ha già fatta tanta strada per conto suo. Posso sbagliarmi, ma penso che le informazioni del sapere viaggiano nella mente dopo che i neuroni si sono formati nel cervello, e così il pensiero e le sue idee. Dato l’argomento difficile, mi piacerebbe sentire il parere di qualche vostro esperto al riguardo. Grazie e saluti.
Dopo un lungo lavoro di ricerca introspettiva, sono addivenuta alla conclusione che tutta l’energia e’ dentro noi stessi, ma si attiva soltanto attraverso gli “altri”.
Grazie. Credo che Lei abbia ben capito il mio commento: una battuta, non in contraddizione ma a completamento dell’assunto iniziale.
Per lanciare questo dibattito si è fatto riferimento alla fonte dell’energia, che sarebbe dentro di noi. Io invece mi sono riferito solo all’energia, già sviluppata, che ho situato più negli altri: se l’energia sta negli altri, e la sua fonte sta dentro di noi, vuol dire che siamo vasi comunicanti.
Poi, mi chiedo se “gli altri” siano tali in quanto proiezione dell’Ego, giacché ciascuno è “Io” e vede “gli altri”, cioè se l’energia negli altri sia in quantità proporzionale al legame che stabiliamo (o che i casi della vita stabiliscono per noi)… Ma qui la cosa si fa troppo complicata.
Mi piace molto questo commento. Credo che davvero non si possa vivere solo per se stessi, anche quando si possiede una grande, sterminata personalità, è sempre auspicabile l’incontro con gli altri.
L’Ego non sa che l’energia è negli altri. Per questo si ostina a cercarla in sé stesso
#Psicologio-visto che Dio non è altro che la proiezione dei suoi bisogni
Semmai Dio è la proiezione di nostro padre che dovrebbe soddisfare i nostri bisogni infantili irrsolti, questo succede per la rappresentazione di un Dio antropomorfizzato da parte delle religioni e che si adatta alle nostre esigenze psicologiche, in realtà Dio è al di là di queste questioni e la sua natura è per noi inconcepibile.
L’ego non e’ del tutto EGOistico, una parte di esso ha la tendenza ad insidiarci per spingerci a cercare la vera verità.
E’ la stessa cosa che dire :
l’uomo la verità la cerca fuori di sè (es Dio)
ma sta dentro di lui,
visto che Dio non è altro che la proiezione dei suoi bisogni.
sono assolutamente convinto che la sua analisi sia corretta. siamo molto meno liberi di scegliere di quanto non si creda.
Premetto che sono un ignorante, ma nessuno mi potrà convincere che siamo dotati di libero arbitrio: la natura ci fa nascere bassi, alti, scemi, intelligenti, dotati di un certo grado di volontà, e poi siamo influenzati continuamente in un’ infinità di modi. Non esiste in noi nè merito nè demerito per il nostro comportamento, ma dobbiamo comportarci come se avessimo il libero arbitrio, altrimenti sarebbe il caos nella nostra vita sociale.
lL’ego affonda le sue radici nella nostra infanzia, se intendiamo la componente egoica della nostra personalità, essa se non si evolve in un io maturo resta in una fase involutiva che ci condiziona per la vita in comportamenti coatti, la nostra vita è più determinata di quanto si creda, accettare questo principio è difficile in quanto mette in dubbio il libero arbitrio, che è un fontamento della nostra cultura. Non pretendo che questa breve analisi sia condivisa, anzi mi rendo conto che è inaccettabile, ma posso garantire che siamo messi così.