Federico critica l’impossibilità di dialogare con il mondo accademico e con quello della stampa su temi quali la Relatività e dell’Universo pieno:

Dall’agosto del 1990 Feltri d’accordo con Luca Landò respinse la proposta del sig. Abbiati di pubblicare un articolo su di una teoria metematica che sconvolgeva i concetti base della fisica. Pro vulgo sostituiva al dualismo pieno vuoto un universo essenzialmente pieno in accordo con Zenone di Elea, che il moto è impossibile.
La ragione che impedisce qualsiasi affermazione, espressa magnificamente dal Landò è che nessuna rivoluzione è possibile senza il permesso dei carabinieri e l’avvallo della Chiesa e che non sarebbe stata consentita alcuna replica della storia di Meucci.
Da allora nessun premio Nobel è stato più concesso a scopritori di particelle ma nessun articolo, avallato dai carabinieri, ne ha spiegato al volgo la ragione di tale comportamento..
Da allora nessuno in tutto il mondo ha risposto ai miei tentativi di dialogare non solo con il mondo accademico ma soprattutto con quello della stampa.
Voi non fate eccezione, avete perfino tentato di trasferire a De Pretto la responsabilità di aver costruito quell’enorme sciocchezza che va sotto il nome di Relatività.
Essenzialmente voi concorrete a proteggere la madre di tutte le truffe che va sotto il nome di Anello di Ginevra.
È chiaro che un giornale non può bruciarsi la fonte dei vari serpenti di mare rappresentato dalla scienza ufficiale.
Saluti