21Feb 12
La sola libertà che è data…
La sola libertà che é data dal cosi detto libero arbitrio é quella di sceglierefra il resistere e il non resistere ai nostri impulsi egocentrici
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La sola libertà che é data dal cosi detto libero arbitrio é quella di sceglierefra il resistere e il non resistere ai nostri impulsi egocentrici
L’amore verso Dio è una scelta d’amore e, se arriva la “chiamata” diventa un dono! E…non c’è un tempo! Tutto è improvviso, seguito poi da un lungo percorso personale di ricerca: la fede, arrivata, aiuta molto, ma ha bisogno di risposte continue e progetti senza scadenza. La fede è un dono, per buoni e cattivi! Punto: è una difficile e ardua conquista…che ogni giorno si deve perseguire, cadendo e rialzandosi con determinazione…senza mai soccombere! Non è facile. Ma, consola Pascal quando afferma: ” Non mi cercheresti, se non mi avessi già trovato.”
Non ci siamo. Il libero agire esiste, perché se così non fosse non ci sarebbe né responsabilità per le proprie azioni, né punizione per i delitti, né meriti per le buone opere. Saremmo dei predestinati, marionette senza volontà e senza scopo razionale. L’Ego ha un margine di libertà, non certo libertà assoluta; ma entro i limiti assegnati può muoversi a suo piacimento. E nemmeno mi convince l’idea che si possa muovere solo tra “impulsi egocentrici”. Il pensiero proposto è debole.
La sola Libertà che conosco, dopo 40 anni di Vita intensa, è quella che coincide con la Fiducia, l’Amore e la Poesia.
Ho trovato me stesso e la mia Religione:
FLAP – Fiamma Libera d’Amore Puro.
Fabio Marini
“La Verità alberga nella coscienza di ogni individuo uomo/donna, unitamente alla bugia. Possiamo così affermare che la Verità comprende anche la Bugia. Due facce della stessa medaglia.”. Non sono dello stesso parere, perchè ciò avviene in relazione solo al passato, a un tempo storico. Io posso dire che ieri ho raccontato delle bugie a mia moglie; ma ciò è successo solo ieri o un mese fa o un anno fa. Ma di fronte a un futuro o a un bivio o a un trivio, ho sempre da fare i conti col mio libero arbitrio: solo se voglio… solo se ho interesse… solo se mi conviene… solo se… solo se… solo se…posso raccontare le bugie a mia moglie. La medaglia delle due facce prende il posto del mio essere nel passato, mai nel futuro, perchè ho sempre una pur minima libertà di cambiare rotta, anche all’ultimo momento. Il dio bifronte Giano mi starà sempre alle calcagna, ma sempre dietro a me. Egli mi perseguiterà nella coscienza o nel rimorso, ma per nessuna ragione o qualsivoglia motivo può scavalcarmi e guidare il mio dire, il mio agire. Quella stessa medaglia non potrà mai essere coniata per intero, se prima non ho messo in pratica il desiderio di raccontare bugie alla moglie. Perciò il libero arbitrio rappresenta il confine ultimo dele mie scelte e delle mie volontà.
bellissima l’esposizione breve di giancarlo!
Attraverso l’uomo si manifestano sia il male che il bene. Siamo esseri in movimento e nasciamo e moriamo non per volonta’ nostra. Il cercare di definire filosoficamente il libero arbitrio è perdita di tempo. Il bene e il male si manifestano in noi ma appartengono a volontà superiori che lottano fra loro per affermarsi in noi, e questo si constata facilmente attraverso la nostra incapacità di manifestare una volonta ferma.
Il libero arbitrio è un attributo esclusivamente divino, l’uomo timoroso di Dio lo sa bene e si sottomette. Il non credente invece che vuole fare se stesso simile a Dio crede nella forza del libero arbitrio e lotta per esso.
Così, nella lotta per la liberta’, che ha caratterizzato tutti i popoli, l’uomo è caduto in una prigionia sempre più grande e sottile ed il risultato delle sue conquiste è d’avanti agli occhi di tutti. Però, la prigionia peggiore l’hanno arrecata tutti coloro che approfittando di questo concetto, in nome di Dio hanno sottomesso interi popoli e nazioni alle loro voglie, portando la peggiore schiavitù, quella dell’anima e del corpo.
siamo sempre a chiamarci fuori dalla vita, diversi, giudici. noi siamo la vita! siamo il bene e il male contemporaneamente. Non sforziamoci di negare la nostra ambivalenza. Se ne saremo consapevoli, il bene e l’amore sgorgheranno da soli.
ci è arrivato Hitler nel ‘ maggio del 45, ci sono arrivati i dinosauri quando su di loro apparve l’asteroide, il panettiere ancora non l’ha capito
SUM ERGO COGITO corregge l’errore del padre dell’illuminismo moderno: René Descartes.
Infatti è l’Essere che determina il pensiero, e non viceversa, come erroneamente ritenuto da Cartesio.
Gli uomini nascono liberi ma ovunque si riducono in catene.
Ma perché?
Perché non riescono a superare se stessi.
Ogni persona ha un solo acerrimo nemico: il proprio “alter ego”.
Pertanto, se non si è in perfetta armonia con se stessi, non si potrà esserlo con gli altri.
Da ciò deriva la distorsione mondiale. Il mondo sottosopra!
La Verità alberga nella coscienza di ogni uomo/donna, unitamente alla bugia.
Possiamo così affermare che la Verità comprende anche la Bugia. Due facce della stessa medaglia.
Nessuno possiede la Verità, quella UNICA, che è benèfica per l’intera umanità, eccetto io.
Posseggo la Verità a decorrere dal 01/01/2001. Sono l’uomo totalmente LIBERO!
Purtroppo, sono trascorsi 12 anni e non ho ancora trovato una sola persona (povera o ricca, credente, atea, agnostica o scettica che sia) disponibile a VERIFICARLO. Questo perché? Perché, poi, si traduce in una questione di quattrini, oggi chiamati Euro, a me DOVUTI da ogni connazionale. Totalizzante la misura più che sufficiente ad ammortizzare l’insostenibile fardello del DEBITO PUBBLICO (= “il debito dei cretini”).
Intanto, che non si addivenga alla mia omologazione (= riconoscimento), resto imperturbabile, in “Felicità perfetta” in termini di “Pienezza dell’Essere”. Ma non potrò mai non serbare, per tutto il mio prossimo, chi di più e chi di meno, un profondo sentimento di pura compassione. 😡 🙂 😀
Siamo liberi per quanto riusciamo a comprendere del mondo e di noi stessi.
In ogni caso mai completamente: l’ignoranza è nostra signora.
Anche sul cornicione del tempio di Delfi era scritto: “Conosci te stesso”. Bisogna vedere però, quanto noi siamo disposti, a conoscere noi stessi. Quanto tempo dedichiamo a questo difficile impegno. Il più delle volte, ci accorgiamo di andare veramente contro corrente, perchè i limiti nostri vengono resi invalicabili dalle mode e spesso anche dalle tradizioni. “Si è sempre fatto così…”. ..si sente spesso dire. L’allargamento della base culturale, talvolta, porta a conoscere più “l’esterno di noi”, più il mondo che ci circonda, e ciò è positivo, se non fosse per il fatto di non inoltrarci mai, o raramente, dentro di noi, dentro il nostro essere. Resistere alla nostra autocritica implica il diritto e la facoltà di non voler essere mai giudicati. Guai se qualcuno osserva qualcosa di storto sulla nostra persona. Subito scatta l’autodifesa, le giustificazioni e purtroppo anche l’ira. Sotto la cenere, la brace conserva tempi lunghi prima di spegnersi. L’orgoglio è, anche, una sentinella che resiste al sonno più duro; essere capaci di scavalcarlo è già libero arbitrio.
per me, il libero arbitrio è su un piano diverso rispetto alle situazioni contingenti, anzi si esercita proprio in autonomia rispetto alle stesse determinando i comportamenti personali, in virtù di valori cui ciascuno intimamente aderisce, come conquista di sapere o di fede.
Non si può essere davvero liberi se non si conoscono i propri limiti.
Lo ha detto anche Budda, in un altro modo.
bisognerà studiare ancora per molto,molto tempo,per capire quanto di noi è legato al DNA ,quanto dai condizionamenti infantili,da mille successivi avvenimenti…
UNO che se ne intendeva disse,non a caso, “Non giudicate,se non volete essere giudicati”
NELL’EPOCA IN CUI VIVIAMO L’ESSERE UMANO E’ SEMPRE PIU’ LEGATO AGLI ALTRI ED AL SUO CONTESTO . PENSIERO APPLICABILE ANCHE PER L’EREMITA, , SE MAI OGGI ESISTE E RENDERSI, PURTROPPO , LIMITATAMENTE RESPONSABILE NELLE MANIFESTAZIONI ED ESPRESSIONI DELLA SUA LIBERTA
La prima parte dell’affermazione ha una nota di sarcasmo nel definire il libero arbitrio denominato “così detto”, che indica la facoltà di scegliere, libera da condizionamenti, se cedere agli impulsi egocentrici. La questione non è semplice così com’è posta, poichè il libero arbitrio è una conquista psicologica che si acquisisce con il tempo e l’esperienza proprio rinunciando all’egocentrismo, che presume a sua volta un discernimento dei vari comportamenti attuati nel corso della vita che in gran parte sono dettati dall’egocentrismo anche se inconsapevolmente. Il libero arbitrio è un traguardo difficile da conseguire nella società odierna, noi siamo oggetto di troppe persuasioni occulte, dalla pubblicità, alle canzoni, ai film, ai giornali ecc., siampo troppo presi da questioni che non ci permottono di essere veramente liberi.
Affermazione priva di senso. L’impulso “egocentrico” è quello che fa progredire il mondo. L’impulso collettivista è quello che lo fa regredire.
Politicamente parlando ti potrei dare ragione, lo statalismo castra il libero arbitrio mentre il liberalismo molto meno. Dal punto di vista, scevro da implicazioni religiose, umanitario le scelte che ognuno di noi fa, ogni giorno, sono contingenti all’evento che ci si pone davanti, statisticamente l’uomo o la donna libera, responsabile e rispettosa a fine giornata pareggiano la bilancia. Devo dire che purtroppo, a mia esperienza, questo insieme di mostri sacri tende ad affinarsi sempre più.
Di chi è la paternità di questa riduttiva e pessimistica intuizione del libero arbitrio? Personalmente preferisco, per definire il libero arbitrio, ricordare la frase di Soren Kiekegaard: Io sono me stesso, voglio essere me stesso e mi fondo in trasparenza con Dio. Chi conosce la meccanica quantistica bohmiana non trova nessun contrasto tra Dio e il libero arbitrio. Come dire, che è la poca scienza che allontana sia da Dio sia dal libero arbitrio, rendendo l’uomo schiavo del mondo e , perché no, di se stesso.
……….e il non resistere ai nostri impulsi egocentrici. L’orgoglio è il
peggior nemico dell’uomo!!!.:.
Basta cercare sempre un pretesto per esprimere le proprie confusioni.
Per chiarezza, il mio condivido si riferisce al pensiero.
Condivido!!!.:.
Non concordo. Il rispetto e la responsabilità non sono egotismo o egoismo, questi mettono in prima linea, spesso e volentieri, il nostro prossimo quindi non possono soddisfare certo i nostri impulsi egocentrici.