17Set 12
Verità e onestà
C’era un sant’uomo così convinto che la verità fosse la cosa più importante nella vita e la cui onestà era cosi nota che quando un giudice gli disse che, se avesse attestato l’innocenza di un certo delinquente lo avrebbe prosciolto, il sant’uomo si trovò di fronte a un dilemma: salvare una vita o mentire. Chiese a Dio di risolverlo per lui. Nella notte morì.
So che Dio mi ama più di quanto mi ami io stesso; quale è il segreto di questo Amore?
Era il 16 settembre 2006, di Sabato e mia figlia Maria Angela convogliava a nozze alle 11,00 del mattino nella Chiesa dei Frati di Falconara Marittima (AN) con Gabriele; pioveva a dirotto dalle ore 7,00 del mattino e la sposa pianse prima di unirsi in Matrimonio.
Finita la Cerimonia, erano le ore 12,00, tutti uscimmo dalla Chiesa ma mia moglie Nadia fu colpita da emoraggia celebrale; l’ambulanza per fare duecento metri ci mise circa tre quarti d’ora.
Andammo tutti al ristorante meno mia moglie accompagnata dalla sorella che da lì a poco mi avvisò perché il Chirurgo esigeva la mia presenza per poter operare alla testa mia moglie dacché poteva rimanere “storpia” “muta” o peggio morire.
Quattro ore e mezzo nell’anticamera della sala operatoria e mia moglie che uscì in coma; io sapevo che sarebbe stata salvata e ritornata come prima.
Questa è la vera storia dell’Amore e non posso rispondere a coloro che diranno che a fronte di un Miracolo altri cento milioni sono morti; nessuno potrebbe rispondere ad una domanda così infantile e puerile perché si può rispondere a domande che possono avere risposte.
Dimenticanza? diciamo così. L’articolo di Gogol si riferiva evidentemente alle: “Anime morte”. Mi cospargo il capo di cenere. Di nuovo tanti saluti. enzo33
” GIUSTIZIA” Prerogativa accordata da Dio agli uomini. Gli animali che non hanno avuto in sorte questo dono, si divorano tra loro. Ma dov’è mai questa giustizia in Italia? (io ne sono vittima). Se riflettiamo sull’iter di cui essa è materiata, vediamo che vi predomina l’idea di un fatalismo di rapporti umani e naturali, contro cui è vano cercare di ribellarci, arrivando così al paradosso, che tante persone con la faccia pulita per avere giustizia la devono infrangere, e se non fosse una negazione l’idea della solidarietà della colpa, bisognerebbe proprio citarli in giudizio con l’accusa di istigazione a delinquere. Se vi capiterà di leggere la repubblica di Cicerone, vi meraviglierete che abbia potuto scrivere tante cose contro la giustizia. In altri libri storici noterete che il magistrato veniva definito dittatore, e aveva l’appellativo di; maestro del popolo…Dal mio libro: “Assassini…brava gente”, di Enzo Amoruso Facebook-Twitter. ed: youcanprint.it Un caro saluto enzo33.
Tanti e tanti anni fa, un mio amico mi gabbò facendomi leggere una lettera che a suo dire l’aveva scritto un famoso picconatore. (pensai subito a Cossiga, anche se una certa reminiscenza…Ma eccole il testo: ” Ho ritenuto opportuno rivedervi tutti, e anche spiegarvene in parte la ragione. E’ venuto a determinarsi fra noi un affare altamente scandaloso. Suppongo che molti dei presenti sappiano di quale affare sto parlando. Questo affare ha condotto alla scoperta di altri non meno disonesti affari, nei quali sono coinvolte perfino certe persone, che io fin qui avevo ritenute oneste. Allorché vanno a fuoco gli scaffali con gli incartamenti, e colle false delazioni, si tenta di render più oscuro un affare che già è oscuro abbastanza. La cosa è troppo disonesta, e grida giustizia. La vergognosa abitudine di accettare mazzette è divenuta una necessità anche per certuni, che non sarebbero nati per essere disonesti. Benché io sappia che questo non servirà neppure da insegnamento agli altri, giacché al posto degli espulsi verranno appunto gli altri, e quelli stessi che saran ritenuti degni di fiducia inganneranno e tradiranno, ormai che accanto alla amministrazione pubblica, è venuta a formarsi una seconda amministrazione, assai più potente di quella legale, che ha stabilito un regolamento proprio, tutto ha la sua tariffa…Nikolaj Vasil’evic Gogol (1809-1848) Un caro saluto.enzo33
Il sant’uomo sapeva che la Verità è la cosa più importante della vita perché è la Vita stessa e la Via che ci conduce a Dio. E a Dio si è affidato come dovrebbe fare ogni uomo di fede. E Dio lo ha voluto con sé per dargli quella Vita che non conosce dilemmi. I delinquenti non si salvano con un proscioglimento qualunque ma con la conversione.
Gentile redazione. fra qualche giorno le farò recapitare un mio libercolo dal titolo: “Assassini…brava gente” l’eroe, in particolare, un uomo dalla faccia pulita. E se non fosse una negazione l’idea della solidarietà nella colpa, tanti magistrati bisognerebbe proprio citarli in giudizio. Ed è li’ che troverete la domanda terribile riferita ovviamente agli “assassini”: “Chi sono costoro per giudicare e condannare? Chi ha dato loro il diritto di ergersi a giudici supremi della vita e della morete? ma, piuttosto, ci siamo mai chiesti…
@ enzo 33: Ottima domanda dal momento che il mondo razionale di Cartesio é stato soppiantato prima dal romanticismo e dall’idealismoe poi oggi dalla biologia
Il mio commento per la verità è fuori tema, ma è una domanda che desideravo farvi da diverso tempo. Come mai, “SUM ERGO COGITO”, e non: “COGITO, ERGO SUM”?
N:B: Non vuole essere una polemica nel modo più assoluto. Un caro saluto da: enzo33
Quindi il saggio era al corrente che il delinquente era colpevole per cui se fosse stato convinto che la verità era il più importanti dei valori non doveva chiedere aiuto a Dio sul da farsi poichè ha mostrato che no era così sicuro del suo convincimento sulla verità, forse aveva il concetto dell’utilità della verità a secondo del caso oppure era un concetto teorico che ora era messo alla prova dei fatti.
Verità od onestà…..rimane che l’unica cosa he ci portiamo nella tomba è la dignità….. Cerchiamo di agire, da vivi, in virtù di ciò.
Ci fa una pessima figura questo giudice, ma anche il brav’uomo che non ha capito che il compito di emettere una sentenza non poteva essere suo… troppo facile chiamare altri a rispondere di un mandato di cui è investito… Ponzio Pilato ha fatto scuola!
Il poveretto non ha capito, o l’orgoglio per la sua nomea non gli ha permesso di capire il tranello di tanta delega.
Se invece di morire ci avesse pensato su, avrebbe potuto dire al giudice: cerca fin che trovi la verità, e fin che non l’avrai trovata soprassiedi…o prima o poi verrà a galla.
Cosa che normalmente succede, anche se a volte a distanza di troppo tempo.
Dio ha tolto il poveretto dall’imbarazzo di affrontare il giudice…mi dispiace per lui.
Un sant’uomo non ha dubbi: non mente. E senza curarsi delle conseguenze, anche le più gravi, perchè non sono a lui imputabili. Dubbi e rimorsi di coscienza dovrebbero, piuttosto, sommergere quel giudice, che con tanta superficialità gioca con la vita del prossimo!
Aggiungo inoltre: il fallimento di buoni propositi, di promesse, se fatto in buona fede, può essere considerato una menzogna? Inoltre, nella massima riportata, non si sa chi sia e cosa abbia commesso altri per essere considerato “delinquente”. Altro che come dice @maria angela essere blog insopportabile! A me pare invece essere di grande interesse e attualità!
Si pensi ad esempio a Salvo D’Acquisto, il valoroso che mentì, dichiarandosi colpevole mentre colpevole non era, per salvare la vita ad altri. Si pensi a quando si mente a un malato che non vuole sapere la verità e lo si fa a fin di bene. Si pensi quando essendone convinti si promette qualcosa, pensando che si potrà mantenere, ma poi non si riuscirà a realizzare. Si può essere onesti e dire bugie. Si può mentire e sembrare onesti, quando la realtà che i nostri occhi vedono non corrisponde alla realtà reale o a ciò che altri sentono e pensano. Poi, si può mentire sapendo di mentire. Ma quella è l’ipotesi più semplice.
E’ troppo riduttivo dire che la “verità può confidarsela solo il cuore”. La verità ha bisogno di certezze, di logica, di ragione. La dimostrazione di una verità segue sempre un ragionamento, poco le emozioni. Se togliamo l’innamoramento, la pietà, la compassione, le sofferenze interiori (che sono altrettante verità), tutto il resto passa per logiche matematiche o per principi e dogmi venuti da un qualche potere superiore. Solo il Libero Arbitrio è e rimarrà indipendente. Per quel che riguarda la coscienza, direi che le sue mansioni riguarderebbero più il controllo degli “eccessi”, l’equilibrio della nostra natura interna, i “mea culpa”, che l’onestà. La parola onestà è troppo generica, indica più un principio che una mansione della coscienza; anche perchè, sinceramente, troppa onestà rappresenterebbe un eccesso di bontà a cui nessuno sarebbe disposto accettare. Per il Sig. Zhuang-Zi, San Francesco è da evitare, come Al Capone e Totò Riina; tutto ciò appartiene al mondo orientale; mentre noi, occidentali, continuiamo con la nostra logica disgiuntiva che ha separato il Cielo dalla Terra. Saluti.
La premessa del “sant’uomo” è discutibile. Dire o non dire la verità, non è legato, secondo me, all’essere perfetti o all’avere visioni religiose. Poi, di questo soggetto, si sottolinea che altri sapevano, praticamente con certezza (ma chi umanamente potrà mai essere certo al 100%?), che quegli era onesto. In questa massima c’è una tensione totale verso ciò che appare. Nessun riscontro c’è nella sostanza, nel quotidiano vivere. Anzi, il quotidiano vivere sembra identificarsi con “il cattivo”, ossia il delinquente. Che però, altro problema, non si sa se è delinquente al 100% o in percentuale a decrescere. Non si sa se è delinquente per cosa e come e perché. Come dire che affermazioni tipo “verità assoluta”, “bene assoluto”, “male assoluto” sono solo limiti umani. Limiti necessari, per non impazzire, per dare un minimo di direzione al proprio agire e pensare. Infatti, non a caso, alla fine interviene Dio a risolvere. Come? Eliminando il “problema” all’origine, con la morte. La vedo come l’impossibilità, a livello umano, di trovare delle vere teorie, e quindi delle risposte sensate, a domande su cosa sia la verità e cosa sia l’onestà. Spero così di aver chiarito il mio precedente commento. Comunque, è curioso che l’essere umano si dia tanto da fare per scoprire se, chi gli è difronte, stia o no mentendo. Di solito ne ha necessità, per un fatto di tutela personale o universale. Si pensi per esempio alla “macchina della verità”. Ma, se qualcosa mi è indifferente, non tocca alcuno dei miei interessi, anche la verità potrebbe non interessarmi. Se perseguo fini per me redditizi pur male agendo, la onestà potrebbe essere di ostacolo. Comunque, si può essere onesti anche nella bugia. O dire bugie ed essere onesti. Dipende da dove si fa cosa e con chi.
Un sant’uomo convinto che la verità sia la cosa più importante della vita non ha problemi a far condannare un delinquente.
Probabilmente, per lui, più importanti della verità sono l’amore, la misericordia, il perdono, la vita stessa del suo prossimo.
E’ stato testimone di un crimine ed è chiamato a testimoniare? O rifiuta di giurare o, sotto giuramento, deve dire tutta la verità.
Se il giudice dice che proscioglierà un delinquente in base all’attestazione di un sant’uomo, senza aver notizia certa che il sant’uomo sia stato o meno testimone del reato, commette un crimine.
Dio che ha sempre rispettato le proprie leggi naturali ammazzerebbe di notte un sant’uomo per salvare un delinquente?
Siamo tutti perduti.
Io avrei preso a calci il giudice,
E…se dicessi che onestà e verità…vanno di pari passo? …voi che mi rispondete?…Cade…la massima! Un cordiale saluto.
Ma che bella e simbolica storiella: dio, verità, morte!
Così raccontata fa subito pensare alla verità trionfante, ed in eguale modo della giustizia divina, e poi un uomo che muore con anima pura, ucciso e beatificato dal suo dio.
Ma così siamo fermi al medioevo!
Quali sono i fatti?
Il sant’uomo era intelligente o stolto? Chi ci dice che il suo concetto di verità fosse corretto e non fosse pregiudizio o magari stupidità?
Può un giudice demandare ad altri la propria responsabilità, quale è stato il verdetto finale sulla colpa, se una colpa vi è mai stata?
Può la vita stessa, dono divino o biologico, essere merce di scambio con la santità, e quindi vedersi costretti a passare dalla morte per la propria salvezza?
E il delinquente, chi ci dice chi era e cosa ha fatto? Quali erano i suoi rapporti con il sant’uomo?
Esistono altre persone che hanno interagito con i citati personaggi? Qualcuno le ha sentite in merito?
Ed infine questo dio, possibile che ancora oggi risolva tutto con l’eliminazione fisica? Non sono bastate pesti e diluvi universali a farlo diventare riflessivo e tollerante?
Il problema di fondo è che leggiamo storie che, per pigrizia, ci portano verso conclusioni affrettate, magari errate o incomplete. Manchiamo di analisi critica e ragionata. Questo è il problema dell’informazione mordi e fuggi, dei libri da due euro, delle notizie che passano come “sottopancia” di due tette in primo piano.
Ora possiamo ripartire dalla stessa storia, fare un brain stormig sulle varie chiavi di ragionamento derivanti dal sacrificio estremo in nome di una virtù, stabilire se questo sia stato giusto e/o conveniente, se oggi tale evento sia apprezzabile o accettabile nel contesto attuale.
Accettare la morte è una necessità, cagionarla è una colpa!
Brava eleonora41, le coscienze sono talmente assuefatte da tante non verità, inverosimilmente non si affrontano con serietà i veri problemi che ci travolgono ogni giorno.
L’ onestà? E’ una questione di prezzo per il 99,9% dei casi.
La verità? E’ quella mia; tua; sua; …..?
e ben gli sta-
Addio,Blog insopportabile,
La verità può confidarsela solo il cuore..
L’onestà deve imporsela la coscienza
bella la storia , il fatto semplice è che siamo in italia , come hanno detto ieri sera un paese di merda . ora se la stessa domanda fosse stata fatta ad un italiano onesto , questo , stanco delle violenze di delinquenti liberi per colpa dei magistrati avrebbe detto ” lui è un delinquente ” e sarebbe accaduto quello che vediamo tutti i giorni ” il delinquente libero con le scuse del magistrato idiota ed in galera e per anni il cittadino onesto. ” questa è la pura verità , dura da digerire ma è così . poi ascolti le giornaliste , che non sai ( ovvero lo sai benissimo ) come hanno fatto a diventare tali , che miagolano durante i vari tg , dicendo ” ma non siamo nel far west ” magari lo fossimo , almeno la feccia verrebbe eliminata senza tanti problemi . gli unici oggi che ammazzano allegramente sono i mafiosi e gli extra comunitari , o comunitari dell’est. . statemi bene
E da allora in tanti tentarono a distinguere quando qualcuno mentiva o mente, ma nessuna delle teorie a proposito è mai riuscita a stabilire la verità.
Chi ha messo il meno legga Ifigenia in Aulide!
Il grande dilemma tra etica e morale.
Sempre originali, vero? Bè, al sant’uomo è andata bene…morendo nella notte, con l’aiuto di Dio e prima della decisione finale…ha salvato, in un colpo solo,…verità e onestà! Oibò!! Buona continuazione.