Essenso molto sensibile il Signore mi avverte in anticipo persino quando avvengono i terremoti.
Questo diminuisce la mia paura?
Ho imparato ed imparo a rispettare tutti e tutto sapendo che se, come ora, dicessi queste cose, sarei additato come Cassandra o peggio!
La paura si vince anche in questo modo e basta verificare per crederci sempre di più; il rispetto umano guasta tutti i rapporti!
Ronchet il
2 Novembre 2012 alle 15:39:
Ronchet….stai diventando un’ossessione!!!!!! Sei ovunque!!!!!!!!! Annamaria
Adriano da Cingoli il
2 Novembre 2012 alle 11:50:
L’egoismo e la paura vanno a braccetto!
L’altruismo e la gioia si incontrano sempre!
In tutte le variegate sfaccettature queste quattro parole sono come il gioco dei quattro cantoni; in mezzo siamo noi, sono io.
Più la mia vita è equilibrata e meno paura ci sarà.
Pur essendoci la paura, nessuno può esserne esente, viviamo sapendo che lungo il cammino incontreremo persone che hanno più paura di noi e sapremo come accompagnarle oltre la soglia della loro vita. Che sia sempre per oggi!
ffortini il
2 Novembre 2012 alle 07:57:
Da quando mi sono fatto un cappellino con la carta stagnola (che porto sempre) non ho piu’ paura e non sento piu’ le voci nel cervello. Lo consiglio a tutti, soprattutto a chi scrive commenti qui
Silvio il
1 Novembre 2012 alle 19:01:
Cavoli!!!!!!!! non sono SILVIO!!!!!!
Silvio il
1 Novembre 2012 alle 18:57:
no, il pasticcio non è finito.Ridatemi la mia mail!!!!!!!!
gian luigi il
1 Novembre 2012 alle 18:53:
REDAZIONE???????? Io non sono GIANLUIGI PICCHI
Silvio il
1 Novembre 2012 alle 15:15:
…è finito il pasticcio di Halloween???? Grazie.
honhil il
31 Ottobre 2012 alle 19:51:
??????????
honhil il
31 Ottobre 2012 alle 19:50:
Perché Mosè ha fatto così lunga la vita degli uomini e così poche generazioni? Perché non è il numero degli anni, ma la moltitudine delle generazioni che rende le cose oscure. La verità si altera passando da un uomo all’altro. Ecco la paura!
Bianchetti Andreino il
29 Ottobre 2012 alle 23:23:
Quando ho aperto la porta, sono stato travolto dalla “piena di Bauman”, un liquido nero e denso che mi ha catramato tutta la casa, me compreso. Aspettando la prossima “piena di Bauman”, spero sia acqua pura, comincio da me a far pulizia. Il catrame è tanto, il tempo poco, lo spazio piccolo e la strada è lunga…
rita il
29 Ottobre 2012 alle 13:45:
la paura è salutare l’angoscia no. chi non ha mai avuto un’ansia ingiustificata che ti fa star male sperando che dietro la porta ci sia solo e soltanto chi ti vuol bene e che è pronto a tranquillizzarti?
liberofiore il
29 Ottobre 2012 alle 07:41:
ho aperto la porta, c’era un marocchino che non voleva vendere niente.
Nadia Vouch il
28 Ottobre 2012 alle 18:42:
Dipende. Si può temere ciò che non si conosce e quindi, aperta la porta, accorgersi che ci si sbagliava. Ma, direi che oggi come oggi, non c’è da fidarsi. Meglio rispettare il meccanismo della paura, che a volte può essere utile ad evitarci di aprire la porta per temerarietà, o solo per curiosità, o per ingenuità, e trovarci poi a fare i conti con qualche esperienza negativa. In sintesi: solo chi non ha mai ricevuto un “calcio nei denti” può pronunciare la suddetta frase. Io non ci credo.
Nicodemo Nitroso il
28 Ottobre 2012 alle 07:48:
La paura ha bussato alla porta. L’amore ha aperto e non c’era nessuno (anonimo).
fabiano il
28 Ottobre 2012 alle 03:59:
Così non vuol dire niente. Non è più corretto citare l’originale?
“Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio si alzò, andò ad aprire e vide che non c’era nessuno” (Martin Luther King)
Ma chi è la Redazione?
Claudia il
27 Ottobre 2012 alle 07:58:
Mi capita spesso di sentir bussare, non aprite, è il male che vuole entrare!
Se era l’Uomo Invisibile suggerisco di controllare se il portafogli è ancora al suo posto.
Roberto il
26 Ottobre 2012 alle 11:55:
Bravo… hai avuto il coraggio di aprire la porta… molti non lo fanno !!!
fedenrico il
25 Ottobre 2012 alle 20:43:
… Ho così scoperto che la paura è fatta di niente.
Sulle azzurre acque del lago. In barca.
La paura mi aveva sempre impedito di tuffarmi. Sciocco; prestavo orecchio al nulla.
Mi tuffo. Annaspo. Un gorgoglio.
Libera e leggera, la barca si abbandona pigra alle onde.
la paura la riconosco,la mia e a volte quella degli altri,è un segnale di difesa per l’ignoto,ma poi solo io le chiudo la porta lasciando una piccola finestra sempre aperta,ripeto solo una finestra per la speranza che si può tradurre in buone relazioni,con la dovuta conoscenza e apertura
ruggero il
20 Ottobre 2012 alle 06:34:
Peccato…avresti potuto conoscerla, stare un pò con lei e poi uscire verso l’ignoto.
Angelica il
19 Ottobre 2012 alle 17:51:
La paura non esiste. Cos’è qualcosa che si tocca, si vede, si mangia, è uno stato d’animo creato da altri, inculcataci sin dall’infanzia. Prima di aprire la porta dei nostri incubi giornalieri, riflettiamo quanta è fragile la nostra esistenza, basta essere scambiati per qualcun’altro per essere uccisi, come è avvenuto a quel povero ragazzo in Campania, quindi la paura è dettata ed esercitata da d’altri. Pertanto, quella porta illusoria serve a poco quando meno te l’aspetti puoi incontrare il malevole. Ciao coraggio. (Nuovo spunto).
eleonora41 il
19 Ottobre 2012 alle 15:45:
sono una donna che non ha paura ,anzi . mi hanno scippata davanti al supermercato , prima hanno tentato di investirmi con una macchina . ho sentito la voce delle due ragazze che ridevano e urlavano , dai vai , vai . ho visto un pezzo di targa , ero infuriata , vedo due donne che guardano , tremavano come foglie al vento . ho chiesto avete visto per caso la targa . mi hanno detto di no , ma che si sono spaventate a morte . i vetri erano oscurati e le donne erano ucraine , qui ne abbiamo a bizzeffe .ho detto scusate donne , paura di che , sono stata io ad essere minacciata , non voi . mi sono detta la prossima volta che esco da sola , mi armo di qualcosa , potrei anche uccidere .
Annamaria il
19 Ottobre 2012 alle 12:05:
P.S. Scusate…ghignante! Grazie.
Annamaria il
19 Ottobre 2012 alle 08:05:
No, c’era qualcuno. Invisibile.C’è sempre qualcuno, dietro quella porta…una Signora di nero vestita, guignante…con una falce in mano!
Flosil il
18 Ottobre 2012 alle 17:35:
Accettando il giudizio insufficiente espresso con l’opinabile numero di stelline, gioco di nuovo:
Quando la paura ha bussato alla mia porta, armato di coraggio e difese, l’ho aperta. E non c’era nessuno.
Nella solitudine notturna, sembra che nessuno mi minacci.
Anzi che nessuno sia in pericolo o abbia bisogno di me.
Dato che però la paura ha bussato una prima volta (certo non sognavo e ho buone orecchie) la prudenza mi induce a prepararmi a eliminarla, la paura, quando altre volte busserà.
redazione il
1 Novembre 2012 alle 13:57:
@ Maria Angela: Gentile Maria Angela, bussi pure: qui c’è qualcuno…se a volte non lo sentite è perché questo qualcuno cerca, il più possibile, di rimanere in disparte e far parlare voi. Grazie
maria angela il
18 Ottobre 2012 alle 11:34:
tale e quale questo blog : inutile bussare, inutile aprire la porta,non c’è proprio nessuno
eddi il
18 Ottobre 2012 alle 07:48:
Enno’, non è cosí!
Se la paura bussa alla mia porta, qualcuno c’è.
Sono io che non lo vedo, perché non voglio o non posso vederlo.
Chi mai sarà quel qualcuno?
Sono tanti, troppi, e si alternano.
Ecco il motivo per cui la vita è tale, solo se impastata col coraggio: un coraggio da leoni.
andrea il
16 Ottobre 2012 alle 16:54:
Se non c’era nessuno, come puoi dire che la signora Paura aveva bussato alla tua porta?
redazione il
1 Novembre 2012 alle 13:58:
@ Benedetto: Grazie, ha espresso esattamente il senso di questa massima.
Benedetto il
16 Ottobre 2012 alle 15:13:
In genere la paura scaturisce da un pericolo reale determinato, se hai aperto la porta e non c’era nessuno, è probabile che si tratti di ansia che ha motivazioni psicologiche interiori non facilmente riscontrabili, ecco perchè dietro la porta non c’era nessuno, perchè era dentro di te.
davide il
16 Ottobre 2012 alle 13:44:
Ovvero : temiamo solo i nostri fantasmi ?
Mah….
Marcella Pedrelli il
11 Febbraio 2013 alle 14:34:
All’inizio c’è la paura come meccanismo ancestrale di difesa e sopravvivenza ma c’è la mamma, quella sufficientemente buona, che ti guarda e ti abbraccia rassicurante.Tutte le volte che hai paura lei è lì e ti crea dentro una base sicura un solido attaccamento che ti aiuterà ad affrontare meglio la vita.
Se una tale esperienza relazionale con la madre non è avvenuta, si sviluppa insicurezza, paura o ansia. vedi articolo Fuori dal bosco
enzo33 il
25 Ottobre 2012 alle 08:10:
La paura altro non è che un meccanismo di difesa contro l’ansia. enzo33.
Sei un imprudente, irresponsabile, per il tuo corpo e per i tuoi cari.
In compenso hai il coraggio di un piccolo essere, appartenente all’universo, dotato di coscienza. Sai che la tua coscienza è necessaria, ma che senza di essa, l’universo pure con un non calcolabile infinitesimo ritardo va avanti ugualmente.
Ma dato che non c’era nessuno fuori dalla porta aperta, rientra e chiudi la porta.
Armati per difenderti, chiedi chi bussa la seconda volta e non aver paura.
Marcella Pedrelli il
28 Ottobre 2012 alle 09:43:
In parte le paure le abbiamo dentro e sono silenti finchè un evento reale le risveglia e le porta alla coscienza. Stiamo attraversano tempi di paura diffusa, la annusiamo nell’aria, la ascoltiamo dalla gente parlando in un negozio, in treno. Tutti hanno paura e si sentono impotenti perchè sanno che i responsabili dei loro guai sono troppi e non solo politici italiani ma potenti lobby mondiali irraggiungibili. Fantasmi interni a parte, il pericolo c’è,è reale. Non siamo più al tempo della rivoluzione francese quando il nemico era in casa, ora è nell’Europa e nel mondo. Trovo giusto, nonostante queste pessimistiche riflessioni, fare sentire la nostra voce di consapevole protesta
gian luigi il
16 Ottobre 2012 alle 10:57:
E infatti le paure ce le portiamo dentro!
rita il
29 Ottobre 2012 alle 13:41:
la paura ha bussato alla mia porta: era un attacco di PANICO
anna il
23 Ottobre 2012 alle 12:55:
hai fatto bene, anzi dobbiamo prendere la scopa e gettarli nella spazzatura, li forse si riconoscono
GUGLIELMO il
16 Ottobre 2012 alle 09:23:
Quando hanno bussato alla mia porta credevo fosse la paura. E invece no. Era lo SCHIFO, ossia il quirinale, montecitorio e palazzo madama. Non ho aperto!
Essenso molto sensibile il Signore mi avverte in anticipo persino quando avvengono i terremoti.
Questo diminuisce la mia paura?
Ho imparato ed imparo a rispettare tutti e tutto sapendo che se, come ora, dicessi queste cose, sarei additato come Cassandra o peggio!
La paura si vince anche in questo modo e basta verificare per crederci sempre di più; il rispetto umano guasta tutti i rapporti!
Ronchet….stai diventando un’ossessione!!!!!! Sei ovunque!!!!!!!!! Annamaria
L’egoismo e la paura vanno a braccetto!
L’altruismo e la gioia si incontrano sempre!
In tutte le variegate sfaccettature queste quattro parole sono come il gioco dei quattro cantoni; in mezzo siamo noi, sono io.
Più la mia vita è equilibrata e meno paura ci sarà.
Pur essendoci la paura, nessuno può esserne esente, viviamo sapendo che lungo il cammino incontreremo persone che hanno più paura di noi e sapremo come accompagnarle oltre la soglia della loro vita. Che sia sempre per oggi!
Da quando mi sono fatto un cappellino con la carta stagnola (che porto sempre) non ho piu’ paura e non sento piu’ le voci nel cervello. Lo consiglio a tutti, soprattutto a chi scrive commenti qui
Cavoli!!!!!!!! non sono SILVIO!!!!!!
no, il pasticcio non è finito.Ridatemi la mia mail!!!!!!!!
REDAZIONE???????? Io non sono GIANLUIGI PICCHI
…è finito il pasticcio di Halloween???? Grazie.
??????????
Perché Mosè ha fatto così lunga la vita degli uomini e così poche generazioni? Perché non è il numero degli anni, ma la moltitudine delle generazioni che rende le cose oscure. La verità si altera passando da un uomo all’altro. Ecco la paura!
Quando ho aperto la porta, sono stato travolto dalla “piena di Bauman”, un liquido nero e denso che mi ha catramato tutta la casa, me compreso. Aspettando la prossima “piena di Bauman”, spero sia acqua pura, comincio da me a far pulizia. Il catrame è tanto, il tempo poco, lo spazio piccolo e la strada è lunga…
la paura è salutare l’angoscia no. chi non ha mai avuto un’ansia ingiustificata che ti fa star male sperando che dietro la porta ci sia solo e soltanto chi ti vuol bene e che è pronto a tranquillizzarti?
ho aperto la porta, c’era un marocchino che non voleva vendere niente.
Dipende. Si può temere ciò che non si conosce e quindi, aperta la porta, accorgersi che ci si sbagliava. Ma, direi che oggi come oggi, non c’è da fidarsi. Meglio rispettare il meccanismo della paura, che a volte può essere utile ad evitarci di aprire la porta per temerarietà, o solo per curiosità, o per ingenuità, e trovarci poi a fare i conti con qualche esperienza negativa. In sintesi: solo chi non ha mai ricevuto un “calcio nei denti” può pronunciare la suddetta frase. Io non ci credo.
La paura ha bussato alla porta. L’amore ha aperto e non c’era nessuno (anonimo).
Così non vuol dire niente. Non è più corretto citare l’originale?
“Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio si alzò, andò ad aprire e vide che non c’era nessuno” (Martin Luther King)
Ma chi è la Redazione?
Mi capita spesso di sentir bussare, non aprite, è il male che vuole entrare!
Se era l’Uomo Invisibile suggerisco di controllare se il portafogli è ancora al suo posto.
Bravo… hai avuto il coraggio di aprire la porta… molti non lo fanno !!!
… Ho così scoperto che la paura è fatta di niente.
Sulle azzurre acque del lago. In barca.
La paura mi aveva sempre impedito di tuffarmi. Sciocco; prestavo orecchio al nulla.
Mi tuffo. Annaspo. Un gorgoglio.
Libera e leggera, la barca si abbandona pigra alle onde.
la paura la riconosco,la mia e a volte quella degli altri,è un segnale di difesa per l’ignoto,ma poi solo io le chiudo la porta lasciando una piccola finestra sempre aperta,ripeto solo una finestra per la speranza che si può tradurre in buone relazioni,con la dovuta conoscenza e apertura
Peccato…avresti potuto conoscerla, stare un pò con lei e poi uscire verso l’ignoto.
La paura non esiste. Cos’è qualcosa che si tocca, si vede, si mangia, è uno stato d’animo creato da altri, inculcataci sin dall’infanzia. Prima di aprire la porta dei nostri incubi giornalieri, riflettiamo quanta è fragile la nostra esistenza, basta essere scambiati per qualcun’altro per essere uccisi, come è avvenuto a quel povero ragazzo in Campania, quindi la paura è dettata ed esercitata da d’altri. Pertanto, quella porta illusoria serve a poco quando meno te l’aspetti puoi incontrare il malevole. Ciao coraggio. (Nuovo spunto).
sono una donna che non ha paura ,anzi . mi hanno scippata davanti al supermercato , prima hanno tentato di investirmi con una macchina . ho sentito la voce delle due ragazze che ridevano e urlavano , dai vai , vai . ho visto un pezzo di targa , ero infuriata , vedo due donne che guardano , tremavano come foglie al vento . ho chiesto avete visto per caso la targa . mi hanno detto di no , ma che si sono spaventate a morte . i vetri erano oscurati e le donne erano ucraine , qui ne abbiamo a bizzeffe .ho detto scusate donne , paura di che , sono stata io ad essere minacciata , non voi . mi sono detta la prossima volta che esco da sola , mi armo di qualcosa , potrei anche uccidere .
P.S. Scusate…ghignante! Grazie.
No, c’era qualcuno. Invisibile.C’è sempre qualcuno, dietro quella porta…una Signora di nero vestita, guignante…con una falce in mano!
Accettando il giudizio insufficiente espresso con l’opinabile numero di stelline, gioco di nuovo:
Quando la paura ha bussato alla mia porta, armato di coraggio e difese, l’ho aperta. E non c’era nessuno.
Nella solitudine notturna, sembra che nessuno mi minacci.
Anzi che nessuno sia in pericolo o abbia bisogno di me.
Dato che però la paura ha bussato una prima volta (certo non sognavo e ho buone orecchie) la prudenza mi induce a prepararmi a eliminarla, la paura, quando altre volte busserà.
@ Maria Angela: Gentile Maria Angela, bussi pure: qui c’è qualcuno…se a volte non lo sentite è perché questo qualcuno cerca, il più possibile, di rimanere in disparte e far parlare voi. Grazie
tale e quale questo blog : inutile bussare, inutile aprire la porta,non c’è proprio nessuno
Enno’, non è cosí!
Se la paura bussa alla mia porta, qualcuno c’è.
Sono io che non lo vedo, perché non voglio o non posso vederlo.
Chi mai sarà quel qualcuno?
Sono tanti, troppi, e si alternano.
Ecco il motivo per cui la vita è tale, solo se impastata col coraggio: un coraggio da leoni.
Se non c’era nessuno, come puoi dire che la signora Paura aveva bussato alla tua porta?
@ Benedetto: Grazie, ha espresso esattamente il senso di questa massima.
In genere la paura scaturisce da un pericolo reale determinato, se hai aperto la porta e non c’era nessuno, è probabile che si tratti di ansia che ha motivazioni psicologiche interiori non facilmente riscontrabili, ecco perchè dietro la porta non c’era nessuno, perchè era dentro di te.
Ovvero : temiamo solo i nostri fantasmi ?
Mah….
All’inizio c’è la paura come meccanismo ancestrale di difesa e sopravvivenza ma c’è la mamma, quella sufficientemente buona, che ti guarda e ti abbraccia rassicurante.Tutte le volte che hai paura lei è lì e ti crea dentro una base sicura un solido attaccamento che ti aiuterà ad affrontare meglio la vita.
Se una tale esperienza relazionale con la madre non è avvenuta, si sviluppa insicurezza, paura o ansia. vedi articolo Fuori dal bosco
La paura altro non è che un meccanismo di difesa contro l’ansia. enzo33.
E’ meglio aver paura che toccarne….
Sei un imprudente, irresponsabile, per il tuo corpo e per i tuoi cari.
In compenso hai il coraggio di un piccolo essere, appartenente all’universo, dotato di coscienza. Sai che la tua coscienza è necessaria, ma che senza di essa, l’universo pure con un non calcolabile infinitesimo ritardo va avanti ugualmente.
Ma dato che non c’era nessuno fuori dalla porta aperta, rientra e chiudi la porta.
Armati per difenderti, chiedi chi bussa la seconda volta e non aver paura.
In parte le paure le abbiamo dentro e sono silenti finchè un evento reale le risveglia e le porta alla coscienza. Stiamo attraversano tempi di paura diffusa, la annusiamo nell’aria, la ascoltiamo dalla gente parlando in un negozio, in treno. Tutti hanno paura e si sentono impotenti perchè sanno che i responsabili dei loro guai sono troppi e non solo politici italiani ma potenti lobby mondiali irraggiungibili. Fantasmi interni a parte, il pericolo c’è,è reale. Non siamo più al tempo della rivoluzione francese quando il nemico era in casa, ora è nell’Europa e nel mondo. Trovo giusto, nonostante queste pessimistiche riflessioni, fare sentire la nostra voce di consapevole protesta
E infatti le paure ce le portiamo dentro!
la paura ha bussato alla mia porta: era un attacco di PANICO
hai fatto bene, anzi dobbiamo prendere la scopa e gettarli nella spazzatura, li forse si riconoscono
Quando hanno bussato alla mia porta credevo fosse la paura. E invece no. Era lo SCHIFO, ossia il quirinale, montecitorio e palazzo madama. Non ho aperto!