Se lo Spirito Santo replicasse la scelta su Ratzinger, avremmo risparmiato un cerimoniale defatigante: per l’anziano Papa, tanta fatica in meno.
CF
il virtuoso il
1 Gennaio 2013 alle 11:20:
dove sono andati a finire le mie elucubrazioni e se vogliamo dire “precisazioni” sull’argomento inviate prima di natele? risultano solo sul mio computer.
Angelica il
30 Dicembre 2012 alle 09:57:
Fare di necessità virtù, accettare ciò che si è obbligati a fare, anche se si tratta di una cosa spiacevole o fastidiosa. In virtù di, per virtù di, di grazie a, per mezzo di.
Buon Anno a tutti.
Annamaria il
29 Dicembre 2012 alle 19:52:
Per REDAZIONE
Vi auguro sinceramente un Buon Anno 2013…a prescindere…dalle avversità, dalle tempeste e dall’idiozia che ci circonda! Ci rimane la speranza…sempre…
e se non c’è…inventiamocela… Grazie.
Adriano da Cingoli il
27 Dicembre 2012 alle 11:06:
Appunto: “sei orgoglioso di essere umile'”
Può essere una dicotonia:”sei bella nella tua bruttezza”.
La Legge spesso stabilisce che chi commette un certo reato non avrà alcuna sanzione; dicotonia.
La falsa virtù, e la fatica nel vivetre questa realtà, è più forte di chi è veramente virtuoso.
E se dico di essere orgoglioso di essere umile dico che non sono umile ma orgoglioso di esserlo; è come se dicessi la verità quando dico il falso pe cui potrei essere solo falso o sempre vero!!!!!!!!!!!!!!!
In fondo a tutto ci sia sempre semplicità nella complicatezza; altrimenti non saremmo uomini!
Angelica il
22 Dicembre 2012 alle 11:53:
Fare di necessità virtù, accettare ciò che si è obbligato a fare, anche se si tratta di una cosa spiacevole o fastidiosa.
Buon Natale a tutti.
Bianchetti Andreino il
18 Dicembre 2012 alle 22:27:
Sig. Baronelamberto, non è detto che tutti i “vergini” arrivino a trent’anni così “vergini” come lei pensa. Perchè non mette in conto la possibilità che esista una vita vergine per scelta? Nessuno può sapere quanti vergini esistano al mondo, ma quelli, pochi o tanti, non sono astratti, sono veri, vegeti e da qualche parte camminano tranquilli per la loro strada. Una volta digerito il dubbio, chiunque crede nelle proprie opinioni e in ciò che dice, altrimenti che razza di uomo sarebbe colui che dice una cosa senza credere ad essa? Ben venga Voltaire e il suo pensiero illuminista, anche se non lo condivido pienamente, ma guai a me se lo giudicassi un “imbecille”. Inoltre, di virtù ne conosciamo altre, che mi dice riguardo il coraggio?… la verità?…la fede o la speranza? Sulla carta possono essere considerate astratte, ma in realtà? Quanta gente oggi, di tutti i tipi, poveri o ricchi, sani o ammalati aprono il cuore al cambiamento, alla speranza di un domani diverso, migliore. Non occorre arrivare ad un passo dalla morte per credere in qualche cosa. Moltissimi, in gioventù, hanno delle “certezze” assolute che nessuno conosce, quindi non astratte per quei cuori. Non sempre il silenzio acconsente i propositi di Voltaire.
lupo sorvillo il
29 Dicembre 2012 alle 08:30:
“Per chi non comprende: “sono orgoglioso di essere umile”!”
Fa impressione.
Una strana impressione.
Una falsa virtù?
Adriano da Cingoli il
10 Dicembre 2012 alle 16:37:
Per chi non comprende: “sono orgoglioso di essere umile”!
Annamaria il
7 Dicembre 2012 alle 20:05:
Scusa, Adriano da Cingoli, ma cosa volevi o vuoi dire????
Baronelamberto il
7 Dicembre 2012 alle 08:37:
“La virtù non può mai essere falsa, lei è solo virtù e basta. “
Un affermazione astratta così categorica e assoluta ? Il significato semantico dei termini astratti non è mai assoluto; cambia il periodo storico, cambia il contesto e il significato della parola. La verginità, in Italia, era una “virtù” nei secoli scorsi ora una ragazza illibata di 30 anni che si sposa una rarità che per molti viene giudicata con “sarà una sfigata”.
Il dubbio, non è mai piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
LA RISPOSTA E’ NEL CRISTIANESIMO VIVENTE , RIPETE YASMIN VON HOHENSTAUFEN .
ffortini il
5 Dicembre 2012 alle 12:55:
… anche i broccoli, signora mia, sono aumentati tantissimo…
Adriano da Cingoli il
1 Dicembre 2012 alle 21:38:
Al terzo incontro con il mio padre spirituale mi sentii chiara questa frase: “sono orgoglioso di essere umile”.
Questo approccio alla vita potrebbe sembrare riduttivo di qualsivoglia iniziativa ma esprime appieno quello che noi tutti sappiamo.
Infatti diciamo spesso io faccio, io penso, io credo o, in altre parole, io ho fatto ecc.
Ma se così fosse non faremmo più nulla o non penseremmo di fare più alcuna cosa; c’è un limite a tutto!
Infatti, mi ripeto, Dio stesso dice di essere il Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe; dice Dio:”Io sono il Dio ecc…” e Gesù stesso dice spesso ai suoi interlocutori dopo averli interrogati” ma io vi dico ecc..”.
Credo che non ci si dovrebbe soffermare troppo sulle parole ma sui fatti; questi soli contano!
Rossi il
1 Dicembre 2012 alle 18:50:
Continua l’uso improprio dell’indicativo.
Per favore, il congiuntivo usatelo.
Si potrebbe aggiungere alle condizioni di sviluppo della finzione anche l’ignoranza, la dabbenaggine e la bonaria credulità.
Vedere quanto costa in politica la sostanziale ignoranza e impreparazione (nel senso di mancanza di istruzione pubblica) della quasi totalità del corpo elettorale!
Bianchetti Andreino il
1 Dicembre 2012 alle 15:56:
La virtù non può mai essere falsa, lei è solo virtù e basta. Semmai sarà la finzione ad avere un costo “maggiore di quello che si crede”. La virtù tende alla perfezione in tutti i campi, soprattutto in quello morale. Mentre il “virtuale” può aiutare l’uomo a migliorarsi come a distruggersi, la virtù rimane sempre la stessa. Essa viene più spontanea, in quanto affonda le sue radici nelle leggi naturali dell’uomo, nella sua sensibilità e nel buon senso. La finzione costa molto, infatti, per quei trucchi, palchi, maschere che deve mettere in piedi per dimostrare una bugia, una falsità. La finzione non può farcela da sola, ha bisogno di leggi illiberali, del sotterfugio, della corruzione, della illegalità, pagare spie e falsi testimoni, ha bisogno, anche, di costruire immagini distorte con tecniche d’avanguardia, il tutto per incastrare degli innocenti.
Flosil il
1 Dicembre 2012 alle 15:02:
Giovanna D’Arc, condannata al rogo e arsa viva per eresia. Poi riabilitata, proclamata santa da Benedetto XV, è patrona di Francia. Come lei milioni e milioni di persone innocenti sono state condannate, pagando per la virtù un prezzo altissimo.
Chi in coscienza si sente innocente, mentre agli altri appare colpevole, soffre, e se pure muore, è già in paradiso, fosse anche un paradiso allucinato e rabbioso.
Chi sa di essere falso, colpevole, nonostante agli altri appaia onesto, innocente, vive nel rimorso, nella paura di essere scoperto, cioè è già all’inferno. Prima o poi la pagherà. Può auto-perdonandosi, rimuovere, soffocare il rimorso ma rimane sempre un infame, non un uomo. L’universo aspetta, per riciclare i suoi miserabili resti, con pazienza.
maria angela gobbi-colico il
30 Novembre 2012 alle 18:09:
vorrei sapere se qualcun’altro de IlGiornale da’ un’occhiata a questo cosidetto blog : per es potrebbe chiedersi perchè,in presenza di tro o quattro (3 o 4 ) commenti,continua imperterrito a segnalare “Due ( 2 ) Commenti.
Non sa nemmeno contare?
E’ un bel lavoro moderare questo Blog,per pochi euro lo farei anch’io-
BIASINI il
30 Novembre 2012 alle 16:16:
Se è falsa virtù non è virtù. Senza senso.
maria angela gobbi-colico il
29 Novembre 2012 alle 21:38:
questo/a cogitatore/trice non usa mai i congiuntivi,non chiude le ” ” e sceglie sempre argomenti lugubri,cupi,pessimisti,tristi,noiosi -e via sinonimando
uffa che barba
avrebbe potuto essere un blog frizzante,pieno di idee,impertinente…..
vado a dormire sperando sogni leggiadri,o qualche parente che mi dica numeri da giocare(segnalare al redditometro????)
vi saprò dire-buona notte
Annamaria il
29 Novembre 2012 alle 16:37:
Redazione.. ” o meglio …di quanto si creda…” ! O, sbaglio? grazie
Annamaria il
29 Novembre 2012 alle 16:32:
Segnalo evidente errore di battitura: …” maggiore di quello che si crede”.
Si può intendere anche…umiltà…che è la peggiore forma di presunzione…
come diceva…La Rochefoucauld ! Grazie
Se lo Spirito Santo replicasse la scelta su Ratzinger, avremmo risparmiato un cerimoniale defatigante: per l’anziano Papa, tanta fatica in meno.
CF
dove sono andati a finire le mie elucubrazioni e se vogliamo dire “precisazioni” sull’argomento inviate prima di natele? risultano solo sul mio computer.
Fare di necessità virtù, accettare ciò che si è obbligati a fare, anche se si tratta di una cosa spiacevole o fastidiosa. In virtù di, per virtù di, di grazie a, per mezzo di.
Buon Anno a tutti.
Per REDAZIONE
Vi auguro sinceramente un Buon Anno 2013…a prescindere…dalle avversità, dalle tempeste e dall’idiozia che ci circonda! Ci rimane la speranza…sempre…
e se non c’è…inventiamocela… Grazie.
Appunto: “sei orgoglioso di essere umile'”
Può essere una dicotonia:”sei bella nella tua bruttezza”.
La Legge spesso stabilisce che chi commette un certo reato non avrà alcuna sanzione; dicotonia.
La falsa virtù, e la fatica nel vivetre questa realtà, è più forte di chi è veramente virtuoso.
E se dico di essere orgoglioso di essere umile dico che non sono umile ma orgoglioso di esserlo; è come se dicessi la verità quando dico il falso pe cui potrei essere solo falso o sempre vero!!!!!!!!!!!!!!!
In fondo a tutto ci sia sempre semplicità nella complicatezza; altrimenti non saremmo uomini!
Fare di necessità virtù, accettare ciò che si è obbligato a fare, anche se si tratta di una cosa spiacevole o fastidiosa.
Buon Natale a tutti.
Sig. Baronelamberto, non è detto che tutti i “vergini” arrivino a trent’anni così “vergini” come lei pensa. Perchè non mette in conto la possibilità che esista una vita vergine per scelta? Nessuno può sapere quanti vergini esistano al mondo, ma quelli, pochi o tanti, non sono astratti, sono veri, vegeti e da qualche parte camminano tranquilli per la loro strada. Una volta digerito il dubbio, chiunque crede nelle proprie opinioni e in ciò che dice, altrimenti che razza di uomo sarebbe colui che dice una cosa senza credere ad essa? Ben venga Voltaire e il suo pensiero illuminista, anche se non lo condivido pienamente, ma guai a me se lo giudicassi un “imbecille”. Inoltre, di virtù ne conosciamo altre, che mi dice riguardo il coraggio?… la verità?…la fede o la speranza? Sulla carta possono essere considerate astratte, ma in realtà? Quanta gente oggi, di tutti i tipi, poveri o ricchi, sani o ammalati aprono il cuore al cambiamento, alla speranza di un domani diverso, migliore. Non occorre arrivare ad un passo dalla morte per credere in qualche cosa. Moltissimi, in gioventù, hanno delle “certezze” assolute che nessuno conosce, quindi non astratte per quei cuori. Non sempre il silenzio acconsente i propositi di Voltaire.
“Per chi non comprende: “sono orgoglioso di essere umile”!”
Fa impressione.
Una strana impressione.
Una falsa virtù?
Per chi non comprende: “sono orgoglioso di essere umile”!
Scusa, Adriano da Cingoli, ma cosa volevi o vuoi dire????
“La virtù non può mai essere falsa, lei è solo virtù e basta. “
Un affermazione astratta così categorica e assoluta ? Il significato semantico dei termini astratti non è mai assoluto; cambia il periodo storico, cambia il contesto e il significato della parola. La verginità, in Italia, era una “virtù” nei secoli scorsi ora una ragazza illibata di 30 anni che si sposa una rarità che per molti viene giudicata con “sarà una sfigata”.
Il dubbio, non è mai piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)
LA RISPOSTA E’ NEL CRISTIANESIMO VIVENTE , RIPETE YASMIN VON HOHENSTAUFEN .
… anche i broccoli, signora mia, sono aumentati tantissimo…
Al terzo incontro con il mio padre spirituale mi sentii chiara questa frase: “sono orgoglioso di essere umile”.
Questo approccio alla vita potrebbe sembrare riduttivo di qualsivoglia iniziativa ma esprime appieno quello che noi tutti sappiamo.
Infatti diciamo spesso io faccio, io penso, io credo o, in altre parole, io ho fatto ecc.
Ma se così fosse non faremmo più nulla o non penseremmo di fare più alcuna cosa; c’è un limite a tutto!
Infatti, mi ripeto, Dio stesso dice di essere il Dio di Abramo di Isacco e di Giacobbe; dice Dio:”Io sono il Dio ecc…” e Gesù stesso dice spesso ai suoi interlocutori dopo averli interrogati” ma io vi dico ecc..”.
Credo che non ci si dovrebbe soffermare troppo sulle parole ma sui fatti; questi soli contano!
Continua l’uso improprio dell’indicativo.
Per favore, il congiuntivo usatelo.
Si potrebbe aggiungere alle condizioni di sviluppo della finzione anche l’ignoranza, la dabbenaggine e la bonaria credulità.
Vedere quanto costa in politica la sostanziale ignoranza e impreparazione (nel senso di mancanza di istruzione pubblica) della quasi totalità del corpo elettorale!
La virtù non può mai essere falsa, lei è solo virtù e basta. Semmai sarà la finzione ad avere un costo “maggiore di quello che si crede”. La virtù tende alla perfezione in tutti i campi, soprattutto in quello morale. Mentre il “virtuale” può aiutare l’uomo a migliorarsi come a distruggersi, la virtù rimane sempre la stessa. Essa viene più spontanea, in quanto affonda le sue radici nelle leggi naturali dell’uomo, nella sua sensibilità e nel buon senso. La finzione costa molto, infatti, per quei trucchi, palchi, maschere che deve mettere in piedi per dimostrare una bugia, una falsità. La finzione non può farcela da sola, ha bisogno di leggi illiberali, del sotterfugio, della corruzione, della illegalità, pagare spie e falsi testimoni, ha bisogno, anche, di costruire immagini distorte con tecniche d’avanguardia, il tutto per incastrare degli innocenti.
Giovanna D’Arc, condannata al rogo e arsa viva per eresia. Poi riabilitata, proclamata santa da Benedetto XV, è patrona di Francia. Come lei milioni e milioni di persone innocenti sono state condannate, pagando per la virtù un prezzo altissimo.
Chi in coscienza si sente innocente, mentre agli altri appare colpevole, soffre, e se pure muore, è già in paradiso, fosse anche un paradiso allucinato e rabbioso.
Chi sa di essere falso, colpevole, nonostante agli altri appaia onesto, innocente, vive nel rimorso, nella paura di essere scoperto, cioè è già all’inferno. Prima o poi la pagherà. Può auto-perdonandosi, rimuovere, soffocare il rimorso ma rimane sempre un infame, non un uomo. L’universo aspetta, per riciclare i suoi miserabili resti, con pazienza.
vorrei sapere se qualcun’altro de IlGiornale da’ un’occhiata a questo cosidetto blog : per es potrebbe chiedersi perchè,in presenza di tro o quattro (3 o 4 ) commenti,continua imperterrito a segnalare “Due ( 2 ) Commenti.
Non sa nemmeno contare?
E’ un bel lavoro moderare questo Blog,per pochi euro lo farei anch’io-
Se è falsa virtù non è virtù. Senza senso.
questo/a cogitatore/trice non usa mai i congiuntivi,non chiude le ” ” e sceglie sempre argomenti lugubri,cupi,pessimisti,tristi,noiosi -e via sinonimando
uffa che barba
avrebbe potuto essere un blog frizzante,pieno di idee,impertinente…..
vado a dormire sperando sogni leggiadri,o qualche parente che mi dica numeri da giocare(segnalare al redditometro????)
vi saprò dire-buona notte
Redazione.. ” o meglio …di quanto si creda…” ! O, sbaglio? grazie
Segnalo evidente errore di battitura: …” maggiore di quello che si crede”.
Si può intendere anche…umiltà…che è la peggiore forma di presunzione…
come diceva…La Rochefoucauld ! Grazie