Per diventare eretico occorre che…
Per diventare eretico occorre che si sia una chiesa che continua a interessare
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Per diventare eretico occorre che si sia una chiesa che continua a interessare
La pace, come la verità, é descrivibile solo per quello che non é.
Non si può imparare senza passare dal noto all’ignoto.
Per avere sempre ragione occorre che qualcuno abbia sempre torto
Non si diventa migliori cercando di essere migliori. Lo si diventa facendo emergere il bene che c’é in noi.
Non chiedetevi mai se potete fare qualcosa. Fatelo e vedrete quante cose inaspettate succedono.
Siamo responsabili anche se non necessariamente colpevoli per tutto ciò che ci succede. Per questo è inutile addossare la colpa agli altri.
Desidero un mondo normale, banale, dove accendi la radio è t’informano che hano premiato la buona azione dell’anno, che l’inverno porta le prime piogge e che tra un pò le vetrine s’illumineranno a festa, sogno che il lavoro sia un luogo dove le persone realizzano i loro sogni, dove quelli capaci sono incoraggiati, sogno una politica che fa a gara per assicurare pace sociale e benessere per tutti, sogno le luminarie di un paese che festaggia ll suo patrono, sogno le vacanze estive che segnavano la fine della scuola, sogno le famiglie che si siedono a tavola con i loro […]
Solo se ingabbiati in una visione finalistica della vita si può pensare in termini negativi della fine che ci stiamo facendo imporre. Ci stiamo facendo inporre un pensiero falsamente bipolare, ma sitratta semplicemente di un unico pensiero che si riorganizza su se stesso , ma senza cambiare il suo obiettivo. Ci sono altri modi e altri mondi possibili che possiamo realizzare solo per il fatto che siano pensabili. Una volta si sprecava tempo per confutare nuove idee, poi è bastato bollarle come Utopie. Spesso quelli che bollano il nuovo lo fanno perchè nel vecchio ci prosperano o meglio pensano di […]
D’accordo con Laura e anche con A. Benn di Aprèslude! Ma ditemi perché anche il Savonarola era d’accordo col detto “Virtus laudata crescit”. Permettetemi di affermare che mi stanno anche bene le dicotomie gioia-sofferenza, vittoria-sconfitta, eccetera, figlie del nostro pensiero cartesiano, “bi-polare”, che non ci avvicina all’UNO, ma ci allontana da LUI. Tuttavia, quando ogni giorno, urti contro muri di gomma (gomma da intendersi come segno di sponsorizzazione) quando dimostri che potremmo soffrire meno, vivere più sani, compresi i nostri cari – figli e nipoti – ebbene allora subentra un altro sentimento che ve lo lascio intendere.