Obbligazioni subordinate: ecco perché non tutti quelli che le hanno comprate sono da salvare
Non voglio farla lunga ma la storia delle obbligazioni subordinate come viene presentata dalla stampa nazional popolare è mal posta. Manca una premessa, che vi farò apertis verbis nelle righe seguenti, senza subito scomodare i misteri delle obbligazioni subordinate. Lo Stato italiano non è in grado oggi di garantire quei servizi che fino a poco tempo fa tutti pensavamo fossero assicurati: non è in grado di garantire la sicurezza (mai provato in un piccolo centro a chiamare di notte il 112 o il 113 ?), non è in grado di garantire la sanità (siete mai andati in un pronto soccorso del Sud o delle isole ?), non è in grado di garantire l’istruzione (sì lo so, i vostri figli hanno tutti 9, ma che fortunati, quello che voi non sapete è che oggi tutti i bambini hanno 9 a scuola e questo è molto sospetto), non è in grado di garantirvi la pensione (leggevo su queste colonne che il presidente dell’INPS dice che andrò in pensione a 75 anni con una pensione ridotta el 25% rispetto ad ora), non è in grado di garantire la giustizia (mai avuto a che fare con un tribunale ?). E non è in grado di garantire il risparmio. Tutto qui, semplice semplice. Avete bisogno di sentirvi parlare delle obbligazioni subordinate ? Bene, parliamo delle obbligazioni subordinate vendute da Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e Cassa Ferrara. E premettiamo che lo Stato non è in grado di garantirvi anche dalle obbligazioni subordinate.
Le obbligazioni subordinate in caso di fallimento della banca vengono dopo le obbligazioni senior e prima delle azioni nella ripartizione dell’attivo (per capire le obbligazioni in generale clicca qui sul nostro video di youtube>>). Se l’attivo copre solo le obbligazioni senior e lascia scoperte le obbligazioni junior (che sono quelle per l’appunto chiamate obbligazioni subordinate) allora i possessori di obbligazioni subordinate si ciucciano le dita. Normale, direte voi. Sì, se fossero atti finanziari tra adulti consenzienti le obbligazioni subordinate sarebbero assolutamente normalissimi strumenti finanziari. Ma c’è un ma: visto il grado di rischio che equipara le obbligazioni subordinate alle azioni (vengono un po’ prima, ma se la coperta è corta …) non si possono vendere alle vecchiette, al pensionato, alla madre anziana del figlio handicappato, all’operaio che ha solo 50.0000 euro per sposare la figlia, all’artigiano che ha una pensione striminzita e ha bisogno di certezze. Ecco, a questa categoria di persone vendere obbligazioni subordinate è un reato e Consob e Banca d’Italia doveva vigilare. Doveva … E lo Stato dovrebbe intervenire … dovrebbe.
L’Antolisei nel suo magnifico commentario al codice penale si chiede, al reato della truffa, quanto lo Stato debba tutelare il fesso, lo stolto e lo sprovveduto. La risposta era “poco”, ed infatti il nostro ordinamento penale rispecchia questo atteggiamento (mi dicono i penalisti che il reato di truffa non è poi una roba così pesante).
Diciamo dunque che se in senso lato e senza nessuna precisione giuridica questa storia delle obbligazioni subordinate vendute alle vecchiette era una “truffa” bella e buona per via della manomissione e falsificazione della documentazione MIFID prescritta (che nemmeno gli operatori di banca sanno cosa è e a cosa serve) per una certa categoria di persone che hanno acquistato obbligazioni subordinate pur avendo gli strumenti culturali per capire ma si sono fidate della banca, ecco per costoro è inutile, secondo il nostro ordinamento, versare lacrime di coccodrillo. Ora io penso che non vi siano vittime solo tra le vecchiette i pensionati e gli handicappati ma ci saranno anche imprenditori, professionisti, funzionari dello Stato che per fiducia nella banca non si sono preoccupati di dove mettevano la firma. Ecco che per costoro dobbiamo tornare alla premessa.
Lo Stato non è più in grado di garantire tutto a tutti e non si può fare di un’erba un fascio. Siamo in un era dove la cultura finanziaria è un must e se hai comprato obbligazioni subordinate e potevi essere in grado di capire cosa facevi perché ti dovevi chiedere a cosa le obbligazioni era subordinate ma pensando di essere ancora nei mitici anni d’oro dove lo Stato garantiva tutto e tutti e si andava in pensione a 40 anni ti sei sbagliato alla grande.
Ora lo Stato non garantisce più niente, e non entriamo nel merito del perché o per come o se è giusto o non è giusto. Qui se hai il ladro in casa la polizia non viene perché non ha la macchina, se vai al pronto soccorso in qualche regione del Sud corri il rischio di uscire dall’ospedale con una gamba perché sei entrato con il mal di testa, se devi fare causa al vicino aspetta pure 30 anni e paga 50.000 euro agli avvocati. E se compri una obbligazione subordinata in banca è bene che tu capisca cosa stai facendo perché anche le banche oggi sono come lo Stato: non garantiscono più niente, come le obbligazioni subordinate del resto. Altro che agendine natalizie, signorine sculettanti, sorrisi pieni di falsità e moquette per terra. Tra una banca e il pronto soccorso del comune più a sud d’Italia io forse forse preferisco il pronto soccorso.
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