Money management, questo sconosciuto. Eppure il money management è la principale chiave di successo nel trading.

Perché il money management è così importante? Uno dei problemi di base negli investimenti è che per ottimizzare i risultati bisogna allocare al meglio possibile le proprie risorse, e questa attività deve essere intrapresa in condizioni di incertezza. Il money management è la risposta a questo problema: un insieme di regole codificate per spremere il massimo ritorno ponderato sul rischio possibile.

Cosa è il money management

E in ultima analisi il money management attiene alla scelta della quantità di capitale da allocare ad ogni singola operazione per ottimizzare l’utilizzo del proprio denaro.

Esistono molteplici metodologie di money management; le più diffuse sono fixed amount, martingala, anti-martingala, fixed fractional, formula di Kelly.

Lo studio del money management coinvolge una notevole mole di aspetti del trading e richiede una lunga trattazione. Qui vedremo soltanto i tratti principali di questa attività fondamentale.

Il punto di partenza può essere una semplice domanda: se abbiamo un capitale di ventimila euro e vogliamo investirli nel tempo utilizzando un sistema di trading da applicarsi ad un singolo titolo azionario, sul quale si avranno segnali operativi in diversi momenti di tempo, quale money management dobbiamo adottare sul nostro denaro per massimizzare il tasso di rendimento su rischio?

Un esempio di money management

Posto che ogni operazione a priori ha un rischio non prevedibile, in linea generale la strategia di money management corretta sarebbe quella di allocare ogni volta lo stesso ammontare di denaro. Questo è un money management di tipo fixed amount. Ma quanto? Tutto il capitale? E se investiamo ventimila euro e la prima operazione va male? Sulla seconda non avremo più la stessa quantità di denaro da investire e saremo costretto a violare immediatamente la nostra regola di money management.

Il problema risiede proprio nell’eventualità che in un qualsiasi momento di vita della strategia il saldo del conto scenda al di sotto della quantità di denaro che dovremo investire nella prossima operazione. L’unico modo di risolvere la questione è sottoporre a verifica storica la propria strategia di trading, per sapere quanto capitale sarebbe stato opportuno allocare ad ogni operazione in passato in funzione della strategia di money management prescelta; tutto ciò definendo un capitale fisso per operazione, così da poter verificare se il sistema avrebbe potuto funzionare sempre o meno (clicca qui per saperne di più http://www.emiliotomasini.it/money-management-1/)

Ipotizziamo dunque che le nostra strategia di trading e di money management fixed amount applicate ad un titolo azionario su una base dati decennale, impiegando diecimila euro per operazione (metà del capitale iniziale), abbiano prodotto i risultati in figura successiva.

money management

I ventimila euro iniziali sono diventati circa trentacinquemila, dunque, dopo aver toccato un massimo a circa trentasettemila.

L’informazione più importante che deriva dal grafico è quanto il sistema sia andato male nel suo periodo peggiore, il che è funzione delle politiche adottate in materia di setup operativo, gestione del rischio, gestione del rendimento e money management.

Nella parte centrale del grafico, il sistema, applicando il money management fixed amount è arrivato a perdere circa seimila euro, per poi risalire e raggiungere nuovi massimi di profitto.

È corretto dunque applicare il money management in questo modo? La risposta corretta è “forse sì”, perché anche dopo una tempesta il sistema avrebbe avuto a disposizione diecimila euro per cogliere il successivo segnale operativo. Il problema, però, è che il sistema avrebbe avuto il capitale per andare avanti se e solo se le operazioni si fossero presentate nella stessa sequenza che appare nel grafico.

Il discorso è più complesso di quanto non sembri. Per approfondimenti vi rimandiamo alla lettura di questo articolo su http://www.emiliotomasini.it/money-management-1/