Come fare trading
Come fare trading: ovvero come trovare una via d’uscita
Sarà per la crisi, per la disoccupazione dilagante, per la ripresa che ancora in larga parte non si vede, per le tasse che aumentano sempre, per la tendenza generale delle persone a cercare un modo semplice di migliorare la propria vita, ma l’attenzione di un numero sempre maggiore di persone cade prima o poi sul trading on line. E la domanda che molti si pongono dunque è come fare trading in modo corretto.
A dire il vero, no: molti non si chiedono come si debba fare trading nel modo giusto, ma piuttosto come si possa fare trading subito senza particolare impegno. Molti cercano una via d’uscita semplice, veloce, che richieda poca fatica; chi si chiede cosa si debba fare per imparare seriamente a fare trading è già un passo avanti rispetto alla moltitudine di coloro che ritengono – erroneamente – che imparare come fare trading possa essere un processo rapido e non faticoso.
Come fare trading: una miriade di siti che vendono sogni
Digitando sui motori di ricerca alcune frasi generiche, come appunto “come fare trading”, si ottengono in risposta lunghi elenchi di siti con nomi chilometrici e in alcuni casi anche assurdi, che hanno un solo denominatore comune: tentano di generare in chi legge il sogno del profitto a portata di mano. E si inventano slogan creativi e avvincenti, neologismi ammalianti, frasi ad effetto di ogni tipo, parole che colpiscano dove si stimola di più la curiosità, dove si abbattano le barriere del dubbio con l’instaurazione immediata dell’avidità, della voglia di guadagnare, dell’idea che si possa guadagnare facilmente, che si debba guadagnare facilmente. Come se guadagnare in Borsa possa diventare un diritto per chi finora non ci aveva pensato (per maggiori informazioni http://www.emiliotomasini.it/come-fare-trading/ ).
Wellness finanziario, libertà finanziaria, giocareinborsadacasa, vincere in Borsa, come giocare in Borsa, indipendenza, segreti, trucchi, ricette.
Come fare trading: il gioco è molto più duro di quanto non pensiate
La Borsa, insomma, è diventata un luogo in cui ricercare benessere, ma anche gioco, competizione per vincere – quasi fosse una gara – indipendenza. Come fare trading si riduce ad una ricetta, a qualche trucco e a uno o due segreti carpiti su qualche sito internet generoso.
Da nessuna parte si parla di lavoro, di studio, di formazione, di tempo, di fatica, di sudore, di lacrime, di sangue. Il percorso per apprendere come fare trading non viene descritto come un lungo cammino ad ostacoli, pieno di trappole, di tranelli, di tentativi ed errori. Sembra che la strada per il successo sia spianata, rettilinea, perfettamente liscia e levigata, aperta a tutti, e soprattutto gratis. Come fare trading si riduce ad un documentino in pdf che potete scaricare semplicemente lasciando la vostra e-mail e il vostro numero di telefono.
Come fare trading: nessuno vi parla del lato oscuro dei mercati
Nessuno sollecita il lettore a riflettere su cosa sia necessario fare per eccellere in qualsiasi campo scientifico; come fare trading, per qualche strano motivo, non viene interpretato come un lavoro scientifico, che richieda un approccio adeguato; non è come diventare ingegneri aerospaziali, cardiochirurghi, principi del foro. No no, quelle sono cose troppo complicate, perché perdere anni all’università, pagare fior di quattrini per i corsi, leggere libri, andare a lezione? Come fare trading è molto più facile, non complichiamoci troppo la vita, che non serve.
E chissà perché tanti studiosi del trading si sono dati tanto da fare per scrivere manuali di centinaia di pagine per spiegare una materia così semplice e alla portata di tutti? E tutti quei termini strani, lo stop loss, il take profit, il money management. Chissà mai a cosa servono.
Come fare trading non richiede saper diversificare il rischio di un portafoglio su più strumenti, mercati, valute, strategie. Non è indispensabile saper indivudare delle soglie di errore sulle quali dichiararsi sconfitti per preservare capitale finanziario e psicologico. Prendere profitto è facile: quando sono in utile chiudo. Certo, che ci vuole mai… E a chi importa del money management, troppo complicato, non serve a niente di sicuro.
Come fare trading lo si impara in 10 minuti: me lo ha detto Internet. Del resto è risaputo che sui mercati finanziari operano tanti sprovveduti che attendono solo di regalare denaro a chi lo desidera, no? Quindi chiunque può entrare, guadagnare e andarsene; quando vuole.
Come fare trading: l’illusione della leva finanziaria
Inoltre non è necessario – come alcuni vogliono farci credere – essere capitalizzati, per fare trading nel modo corretto, perché come fare trading con pochi soldi è presto spiegato: c’è la leva finanziaria! Bastano poche centinaia di euro per vedersi aprire le porte dei mercati valutari, dove la leva duecento a uno o anche mille a uno permette di manovrare decine di migliaia di euro con poche centinaia di euro sul conto.
Nessuno però dice chiaro e tondo che la leva ha una fastidiosa caratteristica: amplifica i profitti quando le cose vanno bene, ma anche le perdite quando le cose vanno male. E il sogno del trading facile si infrange alla prima perdita, che a causa della leva costringe a lasciare sul piatto tutte quelle poche centinaia di euro messe sul conto e poi anche di mettere mano al portafoglio per integrare quello che manca all’appello.
Come fare trading in modo masochista, o perfino suicida, è presto servito. Questa è l’unica ricetta veramente gratis disponibile per tutti oggi su internet. Come fare trading in modo ragionato, scientifico, efficace, è tutta un’altra storia; ma è una storia talmente complessa che pochissimi sono veramente disposti ad ascoltarla.