Bitcoin visti da un trader
“Partenza col botto per i futures sul Bitcoin +17% al momento in cui scrivo – spiega Francesco Placci, direttore ufficio ricerca di Algoritmica.pro sul sito www.robotrader.it –
Come immagino saprete sono stati quotati dal CBOE i primi futures con sottostante la criptovaluta più diffusa la mondo, il Bitcoin. La novità è interessante perché per la prima volta una criptovaluta trova posto in una sede istituzionale di negoziazione. E questo non è un fatto da poco in quanto l’unica cosa che mi ha fermato (purtroppo!) dall’investire in bitcoin è stato il fallimento di MtGox, piattaforma di scambio della moneta virtuale. La mancanza di garanzie sulla solvibilità delle istituzioni preposte allo scambio della criptovaluta non dovrebbe essere più un problema, essendoci ora una cassa di compensazione (come per tutti i futures) finalizzata a garantire la solvibilità delle controparti.
Ma con la quotazione di oggi le novità non sono finite perché domenica 17 Dicembre un secondo future sempre con sottostante il Bitcoin verrà quotato dal CME.
Sarà interessante verificare – continua Francesco Placci, direttore ufficio ricerca di Algoritmica.pro sul sito www.robotrader.it – su quale future si verserà la liquidità degli investitori (magari su entrambi). Al momento penso che possa essere utile capire quali sono le differenze tra i due future.
Da quello che ho letto sinora la principale differenza è il diverso nozionale che i due future muovono: il future XBT (quotato al CBOE) ha come valore nozionale un Bitcoin, mentre il future BTC (che sarà quotato al CME) avrà come nozionale 5 bitcoin.
La valuta di conversione sarà per entrambi i futures il dollaro americano.
Per il settlement il future XBT farà riferimento all’exchange Gemini su cui vengono negoziati i Bitcoin, mentre il future BTC farà riferimento ad un indice rappresentativo delle quotazioni del Bitcoin composto dalle quotazioni di 4 differenti exchange, Bitstamp, GDAX, itBit e Kraken.
Anche i margini richiesti saranno differenti, 30% per il future XBT e 35% per il future BTC (salvo ovviamente eventuali maggiorazioni richieste discrezionalmente dai brokers).
Esistono inoltre alcune differenze anche sugli orari di negoziazione, anche se entrambi i future saranno quotati h24. Per future XBT la sessione diurna andrà delle 9:30 alle 16:15 orario di New York (Eastern Time) mentre la sessione notturna andrà dalle 18:00 della Domenica alle 9:30 del lunedì mattina, e dalle 16:30 del lunedì sono alle 9:30 del Venerdì mattina. In sostanza si avrà un unico stop alle quotazione di 15 minuti.
Per il future BTC le quotazioni andranno dalle 18:00 (della Domenica) alle 17:00 del giorno seguente, sempre Eastern Time, esattamente come la maggioranza dei future quotati h24 dal CME.
Per quanto riguarda le scadenze – continua Francesco Placci, direttore ufficio ricerca di Algoritmica.pro sul sito www.robotrader.it – il CBOE ha attualmente quotato i cicli trimestrali più le 3 scadenze mensili più prossimi, ma potrebbe a breve quotare anche scadenze settimanali. Il CME ha dichiarato che quoterà le scadenze trimestrali più le due scadenze non trimestrali prossimi (se comprendo correttamente mi sembra la stessa cosa).
Per il CBOE la sospensione delle negoziazioni avverrà se il bid del future più prossimo alla scadenza si discosterà di oltre un 10% (stop di 2 minuti) successivamente il secondo stop si verificherà se le quotazioni si discosteranno di oltre un 20% (minuti di stop). Il CME applicherà delle soglie si sospensione del 7%, 13%, 20%, e resteranno sospese per il resto della giornata se superiori al 20%.
Terminati i dettagli tecnici, un aspetto sicuramente innovativo sarà la possibilità di prendere posizioni short sulla criptovaluta, finora non possibile. In tanti parlano di bolla speculativa in atto sul BItcoin, che nonostante le attuali quotazioni stellari, ha già visto nel passato crolli piuttosto significativi e violenti, tutti comunque ampiamente riassorbiti.
Si tratta di strumenti estremamente speculativi capaci di variazioni giornaliere dell’ordine del 30% e anche più, pertanto non adatti ai più deboli di cuore… anche se alcuni istituzionali prevedono che la quotazione dei future dovrebbe avere l’effetto di calmierare la volatilità della criptovaluta a causa dell’attività di arbitraggio che sicuramente si svilupperà tra il Bitcoin e i suoi future.
Non tutti però la pensano allo stesso modo, infatti il Chairman di Interactive Brokers Thomas Peterffy, il più grande discount broker al mondo, ha noleggiato una pagina del Wall Street Journal per mettere in guardia circa i rischi che la quotazione del future sul Bitcoin potrebbero avere sulla economia reale. Tra le tante considerazioni, vi è la necessità di creazione di una cassa di compensazione ad hoc per i future sul Bitcoin, al fine di evitare che eventuali shock di mercato della criptovaluta possano minare la solidità della cassa di compensazione stessa.
Non dimentichiamoci – sottolinea Francesco Placci, direttore ufficio ricerca di Algoritmica.pro sul sito www.robotrader.it – infatti che anche il Bitcoin, seppure con le dovute differenze, è una valuta e come per tutte le valute la sua quotazione si fonda sulla fiducia che gli investitori hanno su di essa. La differenza è che è totalmente slegata dai fondamentali economici di una Nazione, che sicuramente hanno un peso sulle quotazione della moneta usata, e dalla politica monetaria di una Banca Centrale che è in grado in particolari situazioni di intervenire in difesa della valuta emessa. In un certo senso mi sento di affermare che Bitcoin è pura fiducia perché la sua quotazione deriva unicamente dalla percezione sulla sua solidità che ne hanno i suoi utilizzatori. Il fallimento di una piattaforma di negoziazione, la concorrenza di altre criptovalute, attività di hackeraggio solo per citarne alcuni, sono tutti elementi in gradi di minare profondamente la percezione della sua solidità e quindi in grado di provocare potenziali crolli alle quotazioni.
Infine in tanti di voi mi hanno chiesto di trading systems sul Bitcoin, e qualche esperimento per il passato lo ho fatto. Il problema è che la serie storica disponibile, è relativa alla quotazione della criptovaluta e non dei suoi futures che sono convinto influenzeranno il futuro andamento dei prezzi. Di conseguenza ritengo molto bassa la affidabilità di un tale backtest.
Non escludo tuttavia nei prossimi post, anche se a scopo puramente dimostrativo, di trattare di un trading system sul Bitcoin future utilizzando come serie storica, l’andamento delle quotazione della criptovaluta. Immagino che sia il caso di utilizzare logiche di Breakout!”
Dai un occhio ai trading systems e agli eventi sul trading quantitativo di www.algoritmica.pro